L’ultimo appuntamento del 2019 per il Circus delle due ruote, comprendente le classi Moto3, Moto2, MotoE e MotoGP, sarà al Circuito di Valencia dedicato a Ricardo Tormo, pilota spagnolo bicampione del mondo della classe 50cc scomparso più di vent’anni fa. Il nastro d’asfalto stretto, le vie di fuga in ghiaia e le similitudini con un kartodromo più che con una pista convenzionale non lo rendono un tracciato particolarmente amato né dai piloti né dagli appassionati, ma si tratta comunque di un luogo storico del Motomondiale. In quattro occasioni, il titolo mondiale della classe regina si è deciso in questa gara (nel 2006, 2013, 2015 e 2017).
Quest’anno, i tre titoli iridati piloti delle tre categorie canoniche sono già stati assegnati, perciò la gara valenciana diventerà una semplice passerella per concludere al meglio il 2019, nonché un antipasto per il 2020 poiché, tra pochi giorni, inizieranno anche i test in vista della stagione ventura. Marc Márquez giunge in una delle sue gare di casa col vento in poppa: dopo aver raggiunto il suo ottavo titolo con ampio margine e anticipo, ha continuato la sua sequenza di vittorie a Motegi e a Phillip Island, fermata da Maverick Viñales a Sepang. Il team Honda Repsol può inoltre concorrere per il campionato a squadre avendo solo due punti di svantaggio sulla squadra Ducati, e su una pista come Valencia le possibilità che la squadra ufficiale HRC raggiunga anche questo obiettivo è tutt’altro che remota. Questo, però, non è il principale motivo d’interesse attorno al box della Casa dell’Ala Dorata: poche ore fa è stata annunciata un’intervista straordinaria con la presenza di Jorge Lorenzo e di Carmelo Ezpeleta, per questo pomeriggio. Nella mente di tantissimi aleggia l’idea che il pentairidato stia per concludere la sua carriera, come fece l’anno scorso uno dei suoi più grandi rivali, nonché il suo predecessore nel team Repsol, Dani Pedrosa.
In una gara come quella malese, che sembrava favorevole a Ducati e ad Andrea Dovizioso in particolare, alla fine il box di Borgo Panigale si è dovuto accontentare di un terzo posto con il forlivese. Il titolo squadre sarebbe un premio di consolazione per un’annata in cui la GP19 si è dimostrata competitiva ma senza quel margine che aveva la precedente GP18 rispetto alle concorrenti, come dimostrato anche dalle prestazioni degli altri piloti Ducati, ben più alterne rispetto a quelle di Dovizioso. Dovrà dare un serio contributo per proteggere questo risultato anche Danilo Petrucci, dopo l’ennesima gara opaca a Kuala Lumpur che l’ha escluso anche dalla lotta per il podio in campionato, conclusa dietro all’altra GP19 di Jack Miller.
Il secondo successo stagionale della Yamaha è stato ottenuto nuovamente da Maverick Viñales, alla sua settima perla nella classe regina. “Top Gun” sta dimostrando come non sia minimamente da sottovalutare nelle gerarchie dei piloti Yamaha, ma la sua posizione nel team Monster Energy, come confermato dal manager Paco Sanchez, non è poi così assicurata per il prossimo futuro. I piloti del team Petronas SRT invece non hanno avuto la giornata sperata nella gara di casa del team a Sepang, concludendo in sesta e settima posizione. Valencia si preannuncia una di quelle piste in cui la Yamaha può fare la differenza su tutte le altre, essendoci ben pochi allunghi e un tratto misto dove far valere le qualità telaistiche della M1.
Il successo di Maverick Viñales gli ha permesso di effettuare il sorpasso su Álex Rins nella classifica generale e la loro battaglia per il terzo posto in campionato, ristretta solo a loro due adesso, si concluderà nell’ultimo appuntamento stagionale. La stagione di Álex Rins, nonché della Suzuki, non è di facile lettura: prove di assoluto spessore, come Austin, Mugello e Silverstone, alternate a gare difficili o addirittura pessime sia per lo spagnolo, che per l’altra GSX-RR di Joan Mir. Con l’attuale situazione, Rins eguaglierebbe il quarto posto ottenuto da Viñales nel 2016 con la Suzuki come miglior risultato della casa dal ritorno nel 2015, ma è anche possibile che la Suzuki si comporti bene quanto la Yamaha, nel kartodromo di Valencia. Mir ha invece l’obiettivo di superare Pol Espargaró nella classifica iridata (attualmente a +11 nei suoi confronti), per agguantare un buon 11° posto da debuttante.
Per la KTM la doppia trasferta Australia-Malesia è stata forse la più difficile di tutta la stagione, con Pol Espargaró capace di ottenere solo nove punti, Syahrin e Kallio costantemente nelle ultime posizioni e Oliveira infortunato in questo finale di stagione. Il portoghese, per l’operazione alla spalla infortunatasi nel pauroso incidente di Phillip Island, non sarà nemmeno a Valencia e verrà sostituito dal suo futuro compagno di squadra, lo spagnolo Iker Lecuona; egli debutterà così con qualche mese d’anticipo rispetto alla tabella di marcia. Lo scorso anno la KTM aveva ottenuto il suo primo podio qui, grazie a Pol Espargaró e alle sue abilità sul bagnato.
Il team Aprilia Gresini ha affrontato in maniera migliore rispetto alla KTM la trasferta asiatico-oceanica, ma gli incredibili sprazzi di Phillip Island non si sono ripetuti a Sepang. Per il marchio di Noale Valencia sarà più rilevante per i test che si svolgerà nei giorni successivi al Gran Premio, nel quale si spera che il tanto discusso modello 2020 possa dare più soddisfazioni a una squadra disperatamente in cerca di risultati in questa MotoGP. Per l’occasione, come negli ultimi tre anni, l’Aprilia avrà la livrea RED totalmente rossa per sostenere la lotta contro l’HIV e l’AIDS.
Nell’ultima gara è stato assegnato anche il titolo piloti della Moto2 e a ottenerlo è stato Álex Márquez, al suo secondo centro iridato dopo quello ottenuto nel 2014 in Moto3; in questa maniera, il pilota del team Marc VDS è diventato anche il primo capace della doppietta Moto3-Moto2. Un’annata strana e dal livello dei protagonisti non proprio eccezionale, ma nonostante ciò il Márquez giovane si è dimostrato sicuramente meritevole dopo una fase della stagione a suo favore e dopo aver gestito il vantaggio nelle ultime tre gare. Brad Binder ha ottenuto la sua quarta vittoria iridata ma non è bastata per permettergli di tenere aperti i giochi iridati, ma il momento di grazia del sudafricano può comunque essere di ottimo auspicio per il debutto in MotoGP nel 2020, nel team KTM Factory. Vedremo se anche gli italiani si risolleveranno da un’Australia e da una Malesia amara, in vista di un 2020 dove il tricolore italiano potrebbe tornare a splendere nella classe di mezzo. Ci sono stati anche alcuni movimenti di mercato, come il ritorno di Simone Corsi per il 2020, che guiderà la MV Agusta F2, oppure la scelta di Fausto Gresini di preferire Edgar Pons a Mattia Pasini per la prossima stagione.
Nella Moto3 Lorenzo Dalla Porta, dalla conquista del titolo mondiale, pare aver ingranato un’altra marcia rispetto al resto della griglia della classe leggera, completando la tripletta Giappone-Australia-Malesia a cui si aggiunge l’ottimo secondo posto di Buriram. Valencia non è una pista che porta benissimo agli italiani, ma lo stato di forma del #48 potrebbe ridarci un vincitore italiano nella classe leggera qui, cosa mai successa in Moto3 e che non succede dal 2008, grazie a Simone Corsi e all’Aprilia. E’ ancora in corso la lotta per il secondo posto in campionato tra Canet, Arbolino e Ramírez, i primi due in fase calante nelle ultime gare e col terzo in rimonta dopo una serie di buoni risultati, mentre sono in rialzo le quotazioni di Albert Arenas, che sarebbe potuto arrivare a podio a Sepang se non fosse stato per la caduta all’ultima curva, e di Celestino Vietti, miglior rookie in classifica e in lizza per essere il miglior debuttante dell’anno. Lo scorso anno i piloti della Moto3 dovettero correre una gara pazza sotto la pioggia, in cui a vincere e a fare la storia fu Can Öncü.
In questo ultimo weekend di Motomondiale del 2019 tornerà anche la MotoE, con un ultimo double-header per concludere la prima Coppa del Mondo della categoria. In testa alla classifica c’è Matteo Ferrari con 72 punti grazie alle due vittorie di Misano e il primo degli inseguitori è Héctor Garzó a 53 punti, seguito a sua volta da Smith e Di Meglio (rispettivamente a 48 e 47 punti). Nella prima manche di sabato pomeriggio all’italiano basterà avere un vantaggio di 25 punti su Garzó e Smith, e conservare quelli che ha già su Di Meglio e Siméon, per essere il primo vincitore della coppa 100% elettrica di Dorna. Per quest’occasione sarà presente anche Lucas Mahias come sostituto di Niki Tuuli, e vedremo cosa riuscirà a fare l’ex-campione della Supersport 600 su una Energica Ego Corsa.
Quest’ultimo appuntamento sarà in diretta sia sulla TV satellitare che sul digitale terrestre, almeno per quanto concerne qualifiche e gare. Si tratta della maniera migliore per chiudere quest’annata ancor più povera di dirette per i non abbonati a Sky, nella speranza che venga corretto il tiro il prossimo anno e che la tendenza s’inverti. Il meteo si preannuncia buono per tutto il weekend e con possibilità di piogge ridotte all’osso, seppur con temperature piuttosto basse.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.005 m
Rettilineo principale: 876 m
Curve: 14 (9 a sinistra, 5 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:29.401 (Jorge Lorenzo, Yamaha, 2016)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 15 novembre 2019
09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
16:05 – E-Pole MotoE (Sky Sport MotoGP)
Sabato 16 novembre 2019
09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
16:15 – Gara-1 MotoE (Sky Sport MotoGP, TV8)
Domenica 17 novembre 2019
08:20 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
08:50 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
09:20 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:05 – Gara-2 Moto-E (Sky Sport MotoGP, TV8)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
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