Inizia il triple-header asiatico-oceanico, con Phillip Island ad aprire le danze. Continua la lotta Bagnaia-Martín in MotoGP.
Sono passate due settimane dal Gran Premio del Giappone a Motegi ed ora il Motomondiale si appresta a cominciare la fase probabilmente cruciale della propria stagione. I prossimi tre weekend vedranno il Circus continuamente impegnato per le tappe, tra Asia ed Oceania, di Phillip Island, Buriram e Sepang.
Sarà il GP Australia 2024 il primo di questa lista, pronto a disputarsi nello Stato del Victoria. La spettacolare pista situata sull’omonima isola è ancora oggi considerata non solo tra le più belle del calendario iridato, ma probabilmente anche tra le più emozionanti al mondo.
MotoGP
Ed è qui che, lo scorso anno, lo scontro iridato nella MotoGP ha raggiunto un suo punto di svolta, cosa che potrebbe capitare anche quest’anno. I protagonisti sono gli stessi del 2023, Francesco Bagnaia e Jorge Martín, ma a parti invertite: a quattro Gran Premi dalla fine è il madrileno a condurre la generale, seppur con un vantaggio in classifica misero.
I dieci punti di cui “Martinator” dispone nei confronti di “Nuvola Rossa” non sono sicuramente un gap su cui poter fare molti calcoli: l’alfiere di punta del team Pramac Racing dovrà continuare ad andare all’attacco tanto quanto sta facendo il pilota Ducati factory, autore della doppietta Sprint-GP a Motegi.
Dodici mesi fa, come detto, questo GP segnava un punto di svolta decisivo per le sorti del campionato tra i due ducatisti, con la scelta della gomma posteriore Soft di Martín che gli costò una vittoria apparentemente certa sin dal venerdì, andata poi nelle mani del compagno Johann Zarco. Quella gara si corse al sabato per evitare di gareggiare nel pieno della tempesta prevista (e poi arrivata) domenica, anche a costo di cancellare la gara Sprint.
Se Jorge ha un pessimo ricordo di questo evento, Pecco al contrario ha molti bei ricordi legati a Phillip Island: nel 2019 fece la sua prima gara da protagonista chiudendo quarto in sella alla Ducati del team Pramac dell’anno precedente, mentre nel 2022 e nel 2023 ha raggiunto dei piazzamenti sul podio poi utili ai fini della classifica. Il torinese, però, qui non ha mai vinto in nessuna categoria.
Coloro che potrebbero essere gli aghi della bilancia di questo mondiale sono alle prese con una lotta per il terzo posto in campionato. Enea Bastianini e Marc Márquez hanno continuato la loro sfida a Motegi e, dopo il terzo posto dello spagnolo ed il quarto dell’italiano nell’ultimo Gran Premio, sono separati da soli due punti.
Sulla carta Phillip Island rappresenta un’occasione ghiottissima per il #93, autore qui di gare spettacolari (basti pensare alle vittorie di forza del 2015, 2017 e 2019) e, al contempo, anche di errori grossolani (ad esempio nel 2014 e nel 2016, con altrettante gare buttate mentre si trovava in testa con margine). Alla vigilia del weekend al Victoria potrebbe essere il “Cabroncito” il favorito assoluto, mentre Enea qui non ha mai brillato granché, anche se la sua capacità di preservare le gomme nei finali di gara potrebbe rivelarsi incredibilmente utile qui.
Gli altri ducatisti, come oramai da diverso tempo, potrebbero ricoprire il ruolo di comprimari: Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi continueranno la loro sfida interna nel team VR46 nella speranza di portare a casa altri punti utili alla squadra. Franco Morbidelli cercherà di dare continuità ai buoni risultati visti nelle ultime uscite ed Álex Márquez dovrà rifarsi dall’erroraccio di cui è stato autore in Giappone, con l’incidente provocato al primo giro e che ha coinvolto Joan Mir; per questa ragione il pilota Gresini dovrà scontare un long lap penalty domenica.
Chi, in questo momento, potrebbe dare più fastidio di tutti alle Ducati è il gruppo KTM e, più precisamente, Pedro Acosta. Nonostante questa sia solo la prima stagione del murciano, la prestazione messa in campo dal #31 a Motegi ha fatto già capire che l’appuntamento con la prima vittoria in MotoGP sia parecchio vicino.
“El Tiburón”, tuttavia, è incappato in due cadute in altrettante gare al Mobility Resort, mancando quella che, finora, è stata l’occasione forse per lui più ghiotta. Phillip Island, però, è storicamente un tracciato capace di esaltare più le capacità del pilota che quelle del mezzo, perciò Acosta potrebbe rivelarsi nuovamente la carta matta del weekend.
Lo scorso anno questo ruolo è stato ricoperto, oltre che da Di Giannantonio (giunto poi terzo), anche da Brad Binder. In termini di performance il sudafricano ha patito molto il confronto con Acosta in Giappone, ma nella loro sfida per il quinto posto in campionato il fratello di Darryn ha guadagnato dei punti ed ha risuperato Pedro in campionato, approfittando dei due zeri del futuro compagno di squadra. Come tra Bastianini e Márquez, anche tra loro ci sono solo due punti di differenza.
Quello del 2024 sarà anche l’ultimo Gran Premio di casa con KTM per Jack Miller, che si appresta al passaggio in Yamaha Pramac per la prossima stagione. L’australiano, tuttavia, non vanta bellissimi ricordi qui a Phillip Island, eccezion fatta per il podio del 2019 ottenuto in maniera fortuita, dopo la scivolata all’ultimo giro di Maverick Viñales.
Parlando di “Top Gun”, egli ha parecchio da recriminare per quanto accaduto in Giappone: Viñales era riuscito ad ottenere un’insperata prima fila, poi buttata al vento in entrambe le manche con due partenze tremende e degne del Maverick dei tempi della Yamaha. L’Australia deve rappresentare il weekend del riscatto, essendo anche un tracciato dove il #12 si esalta e dove ha vinto nel 2018.
Premesse meno esaltanti per Aleix Espargaró, il quale si appresta a disputare le sue ultimissime gare con la tuta Aprilia prima del passaggio in Honda in qualità di tester, dove si recherà insieme a Romano Albesiano (annunciato come nuovo ingaggio da HRC, in qualità di direttore tecnico). Conoscendo i limiti della RS-GP, queste ultime gare si prospettano in difesa per la Casa di Noale, anche per quanto riguarda il team Trackhouse e l’accoppiata Raúl Fernández-Lorenzo Savadori (quest’ultimo in sostituzione di Miguel Oliveira).
I marchi giapponesi rimangono un po’ alla finestra, anche se in Giappone Honda ha fatto emergere delle novità interessanti sul proprio futuro, appunto la notizia dell’arrivo di Albesiano. Dei quattro piloti titolari, quello con prospettive più allettanti è Zarco, vincitore qui nel 2023 e speranzoso di poter quantomeno puntare alla top ten in sella alla moto del team LCR.
Dietro di lui potrebbe essere Joan Mir il pilota con più chance di far bene in sella alla RC213V, mentre Luca Marini e Taka Nakagami, con tutta probabilità, dovranno sperare negli eventi per puntare alla zona punti.
C’è infine Yamaha, che a Motegi ha di nuovo patito, sia nelle prove che in gara, il problema dei consumi e la mancanza di benzina nel finale, tanto che Fabio Quartararo è rimasto a secco prima del traguardo (come accaduto a Misano 2).
Questo sta diventando un problema cronico per la M1, un guaio da risolvere anche in vista della gara di Phillip Island, una delle chance più ghiotte per la Casa dei Tre Diapason per sperare in un buon piazzamento. Le fiches saranno puntate tutte su “El Diablo”, mentre Álex Rins dovrà un po’ ritrovare il bandolo della matassa, perso dopo l’infortunio di Assen.
Moto2
Oltre che in MotoGP, la sfida iridata è ancora aperta anche in Moto2, seppur decisamente meno in bilico rispetto a quella della classe regina. Ai Ogura, forte del secondo posto nel GP di casa di due settimane fa, ha allungato a +60 nella graduatoria nei confronti del compagno Sergio García e già a Phillip Island potrebbe palesarsi il primo match-point, nel caso riuscisse a mettere, tra sé e gli inseguitori, più di 75 punti di vantaggio.
A vincere a Motegi è stato Manuel González, il cui primo trionfo nel Motomondiale è passato colpevolmente sottotraccia per via del caso QJMotor scoppiato nel corso della scorsa settimana, con la Casa cinese che, in seguito all’indossare dello spagnolo di un hachimaki (una bandana a scopo motivazionale, una tradizione giapponese), ha addirittura richiesto il licenziamento del #18 da parte del team Gresini. La questione pare essersi conclusa con la fine del rapporto tra Gresini e QJMotor.
Vedremo se, nonostante l’evitabilissimo qui pro quo, González saprà comunque essere della partita a Phillip Island, così come potrebbero esserlo Alonso López (vincitore nel 2022 sull’asciutto) e Tony Arbolino (primo nel 2023 sul bagnato).
Moto3
Al contrario di MotoGP e Moto2, il campionato Moto3 è stato già deciso con largo anticipo e nulla ha potuto mettere in secondo piano il trionfo di David Alonso, alla sua decima vittoria dell’anno in quel di Motegi, decisiva per l’assegnazione del titolo iridato.
Con la mente sgombra dalla questione iridata, l’ispano-colombiano potrà ora dedicarsi alle prossime gare senza la preoccupazione di dover dosare le forze o amministrare, ma con la possibilità d’infrangere diversi record (a cominciare dal numero di vittorie di Joan Mir nel 2017 in questa categoria). Phillip Island, però, potrebbe essere anche teatro dello scontro per il secondo posto nel mondiale tra Collin Veijer, Iván Ortolá e Daniel Holgado, i quali vorranno anche prendersi una rivincita (quantomeno morale) su Alonso.
Come al solito, la variabile del meteo sarà importantissima qui in Australia e le previsioni non rassicurano per nulla: la giornata del sabato è quella più a rischio, con temperature massime di soli 14° e scrosci in programma durante gli orari dei turni, mentre le sessioni del venerdì e quelle della domenica dovrebbero avere meno problemi. Le dirette delle gare, ancora una volta, saranno visibili tutte quante solo su Sky Sport e MotoGP.com, mentre gli utenti su TV8 potranno giovare della messa in onda solo delle qualifiche del sabato e della Sprint, con le gare alla domenica in differita al mattino.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.448 m
Rettilineo principale: 900 m
Curve: 12 (7 a sinistra, 5 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:27.246 (Jorge Martín, Ducati, 2023)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI*
Giovedì 17 ottobre 2024
23:45 – FP Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
Venerdì 18 ottobre 2024
00:35 – FP Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
01:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
04:15 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
05:05 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
06:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
23:40 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
Sabato 19 ottobre 2024
00:25 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
01:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
01:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
02:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
03:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
04:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
04:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
05:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
06:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
Domenica 20 ottobre 2024
00:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
02:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
03:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
05:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
09:05 – Gara Moto3 (TV8)
10:20 – Gara Moto2 (TV8)
12:05 – Gara MotoGP (TV8)
*: in grassetto gli orari in diretta.
Fonti immagini: press.ktm.com, marcvds.com, ajo.fi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.