Meteo parecchio infido quello che i piloti delle tre classi stanno vivendo a Termas de Rio Hondo. Sul veloce tracciato argentino paiono le Honda le favorite, con Marc Márquez a capeggiarle: lo spagnolo ha segnato il miglior tempo nella FP2 (1:39.395) ma anche nell’ultima prova libera conclusa pochi minuti fa, svolta su asfalto umido. I suoi compagni hondisti, Cal Crutchlow e Daniel Pedrosa, dimostrano ancora una volta la bontà della nuova moto della Casa di Tokyo, piazzandosi nella FP2 rispettivamente in seconda e terza posizione. Rimanendo sul #93, il campione del mondo ha passato un venerdì parecchio turbolento, tra il rischio di un duro contatto con Viñales e un’uscita dai box “sopra le righe”.
Le principali avversari di Honda, le Ducati, sembrano invece nel pallone sulla pista sudamericana: le GP18 di Dovizioso, Petrucci e Lorenzo partiranno dal Q1 nelle qualifiche avendo staccato rispettivamente il 14°, 15° e 16° posto; difficoltà paurosa per la nuova moto di Borgo Panigale soprattutto nel terzo settore, dove sia Dovizioso che Lorenzo pagano dai tre ai sei decimi al campione del mondo. In contrapposizione ai risultati delle moto ufficiali bolognesi, vanno bene invece le GP17 di Miller e soprattutto Rabat, giunto quarto alla fine del secondo turno dopo lo squadrone Honda. Molto bene anche Iannone, sesto nella combinata dietro a Zarco e ottimo soprattutto nella FP1.
La Moto2 ha dovuto fare i conti, sia il venerdì sia oggi, col ritorno della pioggia che ha costretto i commissari a esporre la bandiera bianca con la croce rossa di Sant’Andrea. Le possibilità che la gara si corra sul bagnato ci sono e con queste potrebbero spuntare possibili sorprese. Sull’asciutto il venerdì mattina Pasini è stato il più veloce col tempo di 1:44.461, davanti a Miguel Oliveira e a Pecco Bagnaia. Il Paso è stato anche autore di un salvataggio in uscita di curva 1, evitando un possibile high-side. Álex Márquez è stato il più veloce nella seconda sessione invece, seguito a ruota sempre dal portoghese. Stupisce il figlio d’arte Remy Gardner sulla Mistral del team Tech3, quarto nella FP2 e bravo sull’umido anche in FP3, tanto da guadagnarsi la prima posizione.
La Moto3 questa mattina è stata la prima a saggiare le condizioni difficili della pista argentina, con ancora delle visibili chiazze di umido in particolare negli ultimi due settori. Con queste temperature fredde è stato il pilota del team Gresini, Fabio Di Giannantonio, a mettersi al comando della FP3. Sono stati tre gli italiani davanti a tutti in questa sessione, con anche Bastianini e Bezzecchi a seguire “Diggia”; ottima anche la prestazione di Dennis Foggia, 10° nella FP3 dopo esser stato solo 22° il venerdì pomeriggio. E mentre il vincitore del Qatar Martín si è messo comodamente nella top ten senza forzare, soffre terribilmente Nicolò Bulega, addirittura 26° in FP2.
Curiose, infine, le disavventure di Canet col debuttante Yurchenko, pilota del team CIP: lo spagnolo in FP1 è stato ostacolato dal rookie durante il suo giro, e poco dopo i due sono stati autori di un pericoloso incrocio di traiettoria che ha innescato la loro caduta. Penalità scampata per entrambi, in particolare per lo spagnolo che dalla dinamica è sembrato avere maggiori responsabilità.
Immagine copertina: motogp.com
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