Ancora Aprilia davanti a tutti con Aleix Espargaró, sul passo bene anche Quartararo. Migliora anche Bagnaia, sesto.
Il un inconsueto warm-up di ben quaranta minuti, fatto per sopperire al poco tempo a disposizione durante il resto del weekend, la MotoGP ha affrontato l’ultimo turno prima di avviarsi verso il GP Argentina 2022, che si correrà alle 20:00 ora italiana. Stavolta, al contrario di altre occasioni, i valori in campo appaiono abbastanza delineati e la squadra da tenere assolutamente d’occhio è Aprilia.
In particolare, bisognerà tenere d’occhio Aleix Espargaró. Dopo la fantastica pole di ieri, il più anziano dei due fratelli ha comandato anche il warm-up girando in 1:39.648, circa due o tre decimi meglio rispetto al ritmo gara previsto per la gara di questa sera. La RS-GP22 pare perfettamente bilanciata e capace di assorbire le asperità dell’asfalto di Termas de Rio Hondo, cosa confermata anche dall’ottimo quinto posto di Maverick Viñales.
In seconda posizione sbuca Fabio Quartararo, che è andato un po’ controcorrente rispetto al programma di lavoro degli avversari più diretti. Lo yamahista ha girato un paio di decimi più lento rispetto ad Aleix ed ha usato una combinazione di gomme Soft per provare il ritmo gara, cosa sconsigliata per la gara visto l’alto grado di usura degli pneumatici qui in Argentina. A chiudere il “podio” della sessione c’è Álex Rins sulla Suzuki.
L’ultimo posto in top five lo occupa Jorge Martín con la prima Ducati, quella del team Pramac Racing. Il madrileno, però, ha dovuto fare i conti col perenne chattering della sua GP22 nelle curve 6 e 11, mentre Francesco Bagnaia, sesto, è sembrato avere una moto più stabile e si è fermato a 0”3 dalla prima Aprilia, pur usando un set usato.
Ad inseguire Bagnaia troviamo la coppia KTM, con Miguel Oliveira e Brad Binder. Il portoghese ha il difficile compito di recuperare dalla sesta fila quest’oggi e il tempo fatto segnare nel warm-up, circa 0”4 più lento rispetto ad Aleix Espargaró, potrebbe dargli un po’ di fiducia. Anche l’ex-campione della Moto3, 12° in griglia, dovrà sperare in una buona partenza per poter lottare subito coi migliori.
Moto2
La sensazione comune nel paddock di Termas è che stia nascendo una nuova stella. Fermín Aldeguer, difatti, ha continuato a dominare anche nel warm-up della Moto2 facendo segnare il nuovo record della pista in 1:42.547. La Speed Up #54 potrebbe davvero ambire al successo, riportando così al successo il telaio italiano dopo quasi quattro anni di magra.
I principali rivali di Aldeguer potrebbero essere i leader del mondiale, Celestino Vietti e Arón Canet. I due si sono classificati secondo e terzo nella sessione di riscaldamento ma senza impensierire il pilota Speed Up, mentre a chiudere la top five troviamo Sam Lowes ed Augusto Fernández Guerra. Vicine anche le Kalex di Honda Asia, con Somkiat Chantra a precedere Ai Ogura in settima ed ottava posizione.
Moto3
Nella prima sessione della domenica i valori in campo della Moto3 sono stati confermati e le KTM hanno continuato a farla da padrone. Il più veloce è stato Deniz Öncu sulla moto del team Tech3 in 1:48.615, appena 0”2 più lento della pole position fatta segnare ieri da Sergio García. Il fratello di Can guida un gruppetto di ben sei moto del gruppo KTM, con Guevara secondo, Moreira terzo, García quarto, Masiá quinto e Tatay sesto.
La prima Honda è nuovamente la #7 di Dennis Foggia, col difficile compito di recuperare dalla quarta fila nella gara che scatterà alle 17:00. “The Rocket” è settimo e guida l’unica NSF250R nei primi dieci, essendo seguito da Joel Kelso (CIP Greenpower), Ivan Ortolá (MTA Italia) e Ayumu Sasaki (Max Racing Team).
Questi i risultati del turno MotoGP e l’analisi dei run completati. Appuntamento alle 17:00 con la gara della Moto3.
Fonti immagini: press.piaggiogroup.com, teamspeedup.it, tech3racing.fr
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