Marc Márquez domina la FP1, Miller risponde nella FP2. Il #93 cade al curvone nella seconda sessione, Aleix Espargaró secondo su Aprilia.
La prima giornata del Gran Premio d’Aragona, dedicato alle prove libere 1 e 2, si è conclusa con Jack Miller al comando della classifica combinata della classe MotoGP. Il suo tempo migliore, 1:47.613, gli ha permesso di staccare di oltre 0”2 i suoi primi inseguitori, dimostrando il potenziale della Ducati qui ad Alcañiz.
Le Desmosedici si sono trasfigurate rispetto a dodici mesi fa, dove il grip nullo al posteriore ha reso i due weekend aragonesi un vero e proprio incubo per la Casa di Borgo Panigale. Nei primi sei spuntano tutt’e quattro le GP21, con Johann Zarco quarto davanti ad Jorge Martín e Francesco Bagnaia. Quest’ultimo ha dichiarato di non avere aspettative altissime, ma dopo una prima giornata positiva il pronostico potrebbe anche esser sovvertito. In top ten anche Enea Bastianini (decimo) a meno di mezzo secondo, mentre Marini è 16° con 0”8 di ritardo.
La FP1 è stata invece condotta da Marc Márquez. Il “Cabroncito” parte come favorito e l’1:48.048 fatto al mattino è stato di ottimo auspicio, visto il secondo netto di vantaggio sul secondo classificato Joan Mir. Nella FP2, però, l’hondista si è reso protagonista di una scivolata al curvone 16: mentre inseguiva il fratello Álex, l’anteriore della sua RC213V ha ceduto, impedendogli di migliorare il proprio crono di riferimento. Il Márquez più anziano è ottavo ed è l’unico a non aver migliorato tra FP1 e FP2.
Le quattro Honda presenti sono tutte piuttosto vicine in classifica, con Takaaki Nakagami e Pol Espargaró subito dietro all’otto volte iridato in nona ed 11a posizione. Più staccato il secondo pilota LCR, che ha girato per diversi passaggi insieme al fratello durante la FP2 (prima della caduta di quest’ultimo), ma ha chiuso solo 14°.
Considerando chi troviamo nelle prime posizioni alle spalle di Miller, la classifica delle FP2 deve comunque esser presa con le pinze. Al secondo posto spunta la prima delle due Aprilia, guidata da Aleix Espargaró: dopo lo splendido podio di Silverstone, il #41 vuole mantenere l’inerzia del momento in questa pista storicamente amica.
Il suo nuovo compagno di squadra Maverick Viñales ha potuto finalmente mettere le mani sulla RS-GP in una sessione ufficiale. La prima giornata si è conclusa con un 20° posto a poco più di un secondo da “Jackass”, ma si tratta di un risultato comunque poco indicativo. Ci si aspetta un sabato in cui il neoacquisto di Aprilia Racing sarà ben più incisivo.
Terza posizione per la prima Yamaha, sicuramente quella che si attendeva meno nelle prime posizioni. E’ Cal Crutchlow, tester e momentaneo rimpiazzo nel team Monster Energy, a tenere alta la bandiera del marchio di Iwata, con un ottimo 1:47.8 come crono di riferimento.
Sulla carta Fabio Quartararo dovrebbe ristabilire le gerarchie all’interno del box già da domani, ma il leader del mondiale ha ammesso di considerare Aragón la sua bestia nera. Il settimo posto dopo le prime due sessioni conferma questa teoria, mentre le Yamaha Petronas continuano a faticare: Valentino Rossi è solo 19° ad oltre un secondo (con anche una scivolata alla 5 da tenere in conto), mentre Jake Dixon occupa l’ultima posizione.
Fuori dalla top ten anche le due Suzuki, protagoniste di un venerdì di difficile lettura. Joan Mir, secondo nella FP1, ha migliorato di soli 0”2 durante il pomeriggio ed è precipitato al 21° posto, mentre la posizione di Álex Rins, tra sessione 1 e 2, è rimasta più o meno invariata col 12° tempo finale. Solo il resto del weekend ci dirà se le GSX-RR stanno davvero soffrendo il caldo o no.
La situazione di KTM è simile a quella Honda in merito alla classifica, con tutte le RC16 molto vicine. Tuttavia, il livello di competitività delle moto austriache è decisamente inferiore a quello delle avversarie. La prima KTM è in 13a posizione con Brad Binder (costantemente il migliore dello squadrone arancione negli ultimi weekend), mentre il suo compagno Miguel Oliveira è solo 18°. Rispettivamente 15° e 17° Danilo Petrucci ed Iker Lecuona, quest’ultimo scivolato al curvone proprio come Márquez.
Moto2
A guidare la classifica combinata del venerdì Moto2 è Remy Gardner. Il vincitore del GP di Gran Bretagna si è preso il primato in 1:52.743, con appena 0”007 di vantaggio sul suo futuro sostituto Augusto Fernández e con 0”1 di vantaggio su Raúl.
La condizione fisica dello spagnolo di Ajo potrebbe essergli sfavorevole sulla lunga distanza di gara, ma sul giro secco la competitività c’è ancora. La top five si conclude con Fabio Di Giannantonio (quarto) e Sam Lowes quinto. Bene le Boscoscuro nel complesso, con Albert Arenas ottimo sesto e le due moto Speed Up in nona e decima posizione, con Jorge Navarro a precedere Fermin Aldeguer.
Moto3
Al contrario che in MotoGP, la KTM fa la voce grossa nelle altre due categorie. Oltre al primo posto di Gardner sulla Kalex sponsorizzata dal marchio austriaco, il venerdì al Motorland si chiude col miglior tempo di Deniz Öncü in sella alla sua RC 250 GP preparata da Tech3. Il turco ha girato in 1:58.929, confermando il suo stato di forma invidiabile in termini di velocità.
Solo lui ed Izan Guevara, secondo classificato di giornata, sono stati in grado di girare sotto il ’59. I distacchi sono comunque molto risicati e in un secondo troviamo ben ventuno piloti, con Jeremy Alcoba a chiudere il gruppo. La lotta per entrare nei quattordici durante la FP3 si preannuncia incredibilmente serrata, con alcuni protagonisti (quali Acosta, Suzuki o Migno) rimasti a centro gruppo. Quarto Sergio García, nono il vincitore dell’ultima gara, Romano Fenati.
Qui i risultati di FP1 e FP2 MotoGP, insieme alla classifica combinata.
Fonte immagine: ducati.com, ajo.fi, press.ktm.com
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