Motomondiale | GP Aragón 2020, sintesi dei warm-up

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Ottobre 2020 - 11:53
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Nakagami chiude al comando davanti al quartetto spagnolo Viñales-Mir-Márquez-Rins. Le Yamaha Petronas e le Ducati ufficiali in top ten.


L’ultima sessione di prove prima dell’inizio delle gare al Motorland di Aragón ha dato i seguenti risvolti. Partendo dalla MotoGP, Takaaki Nakagami ha conquistato il miglior tempo in 1:48.651, distanziando dai due decimi in su tutti i suoi inseguitori. Il giapponese non è tra i favoritissimi per il Gran Premio di oggi, ma chissà che non arrivi un’altra top ten in una stagione incredibilmente costante del giapponese.

La sua non è l’unica Honda a brillare. Aragón parrebbe una tappa molto favorevole ai Márquez e infatti anche Álex, su Honda Repsol, sta continuando a stupire: quarto tempo per lui e primo pilota in classifica a essere sopra il muro del ’49, ma il distacco da Nakagami è di soli tre decimi. Gli altri due hondisti, Stefan Bradl e Cal Crutchlow, non si sono piazzati in top ten, ma il tedesco è riuscito a ottenere una discreta 12a posizione.

Il Márquez più giovane si trova proprio in mezzo a una selva di moto con quattro cilindri in linea. Tra queste le Yamaha continuano a essere una presenza fissa delle prime posizioni, con Viñales secondo nel WUp a due decimi da Nakagami. Le due Yamaha Petronas occupano invece la sesta e settima posizione, con meno di cinque centesimi a dividerle e un distacco che oscilla sui quattro decimi dalla vetta.

Viste però le posizioni di partenza, potrebbero essere le Suzuki le favorite per la gara di oggi. Joan Mir è terzo nel warm-up e, se l’andamento del Gran Premio sarà simile a quello di Barcellona, negli ultimi giri lo spagnolo potrebbe essere decisamente veloce. Rins chiude nel panino delle GSX-RR Álex Márquez, con il quinto posto finale.

Questo turno un po’ più caldo ha dato una mano anche alle Ducati, con la coppia factory Petrucci-Dovizioso in ottava e nona posizione. Il forlivese spera che quella di Aragón sia una gara basata sulle gomme per poter rimontare dalla 13a posizione, mentre Danilo potrebbe ottenere il suo secondo risultato utile consecutivo. In difficoltà i piloti Pramac: Bagnaia occupa la 14a posizione, mentre Jack Miller è addirittura 20°, dietro anche alle GP19 di Rabat e Zarco.

Una sola KTM in top ten, quella di Pol Espargaró. Stamattina “Polyccio” ha fatto meno la differenza rispetto ai compagni di marca, dato che Miguel Oliveira gli è in scia in 11a posizione, però per la gara potrebbe essere comunque lui il miglior pilota della Casa di Mattighofen. Brad Binder, su una pista a lui amica in passato, è solo 19°, dietro anche alla quarta moto austriaca guidata da Iker Lecuona (16°).

Breve ribaltamento delle gerarchie in casa Aprilia: Bradley Smith stavolta si trova ben più avanti rispetto l compagno Aleix Espargaró, ottenendo la 13a posizione. Il fratello di Pol è ultimo in questa sessione, ma l’ottima terza fila ottenuta e il buon adattamento della moto a questa pista possono permettergli di fare un discreto risultato, come negli anni precedenti.

Sia nella Moto2 che nella Moto3 il pilota di riferimento in vista del Gran Premio non è cambiato. Sam Lowes continua a essere il più veloce anche nei turni di riscaldamento, dove ha primeggiato in 1:52.687. In seconda posizione troviamo Jorge Navarro su Speed Up, mentre il suo compagno Di Giannantonio è caduto in curva 2 a causa della gomma fredda. “Diggia” non è l’unico a esser incappato in un errore, poiché si sono registrate anche le scivolate di Dalla Porta e Chantra. Anche Enea Bastianini, sulla seconda Kalex Italtrans, ha rischiato di cadere alla chicane in discesa per un contatto con Lüthi, ma alla fine l’italiano è rimasto in piedi chiudendo 15° questo turno.

La Moto3 ha dato il via ai turni di riscaldamento con un’ora e venti di stacco risposto al solito programma, ma questa modifica non ha cambiato i valori in campo. Raúl Fernández rimane il pilota da battere e anche stamani è stato il più veloce in 1:59.160, seppur di appena sette millesimi su Deniz Öncü, secondo. Lo spagnolo deve saper concretizzare in un tracciato dove la fuga, sulla carta, è possibile, anche se chiaramente nulla si può dare per scontato. A inizio sessione sono state anche comunicate le penalità inflitte ai piloti della classe leggera a seguito dei comportamenti visti in Q1 e Q2: Yuki Kunii, Stefano Nepa, Davide Pizzoli, Riccardo Rossi, Khairul Idham Pawi, Filip Salač, Darryn Binder e molti altri ancora sono stati puniti per aver rallentato eccessivamente durante le qualifiche, e salteranno dei minuti nelle FP del prossimo Gran Premio. John McPhee, per aver effettuato l’infrazione anche in Q1, ha persino rimediato un long lap penalty per la gara di oggi, tanto da effettuare più passaggi, durante il warm-up, nella traiettoria esterna di curva 9. Tornando alla sessione, Arenas ha chiuso terzo a due decimi davanti a Binder, mentre Gabriel Rodrigo, quinto, è stato protagonista di un contatto con Ai Ogura alla chicane 14-15, cadendo a terra.

Qui i risultati del turno MotoGP, insieme all’analisi dei tempi.

Fonte immagine: motogp.com

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