Dopo appena una settimana dal Gran Premio di Francia, nel deserto di Alcañiz si disputa il primo di due Gran Premi al Motorland di Aragón. Quartararo tenta la fuga definitiva, il terzetto Mir-Dovizioso-Viñales prova il riaggancio.
Il Motorland di Aragón quest’anno ha avuto il suo bel da fare in termini d’impegni sportivi, andando a ricoprire spazi in calendario altrimenti lasciati vuoti da eventi rinviati o addirittura cancellati, causa Coronavirus ovviamente. Soprattutto le due ruote hanno girato molto su questa pista, con ad esempio il campionato Superbike che ha corso qui due tappe poco più di un mese fa. Il Motomondiale farà la stessa cosa, con il GP di Aragón in questo weekend e quello di Teruel in quello successivo.
Già questa prima gara al Motorland potrebbe sconvolgere pesantemente gli equilibri del mondiale MotoGP. Si arriva da un Gran Premio di Francia pieno di sorprese, comprese quelle del vincitore Danilo Petrucci e del secondo classificato Álex Márquez. Un’altra di queste sorprese, in negativo in questo caso, è stato Fabio Quartararo, che sulla pista di casa non è riuscito a ben figurare a causa delle condizioni bagnate, a lui poco congeniali a quanto pare. Incredibilmente però, “El Diablo” è riuscito comunque ad allungare sull’avversario più diretto nella generale, Joan Mir, tenendolo alle sue spalle al traguardo.
Aragón potrebbe però diventare un altro weekend da passare in difesa, non solo per Quartararo ma per tutto lo squadrone Yamaha. Nonostante l’assenza di Marc Márquez, dominatore del tracciato nelle ultime quattro stagioni, la M1 qui ha sempre sofferto a causa dei due lunghi rettilinei e anche per il fattore gomme, causando eccessivo stress all’anteriore. Nella scorsa stagione Maverick Viñales giunse quarto come primo degli yamahisti, davanti al futuro compagno Quartararo, mentre la coppia italiana Rossi-Morbidelli non passò un bel fine settimana, con Valentino solo ottavo e “Franky” centrato al primo giro da Álex Rins.
Con il Márquez più anziano fuori gioco e una Honda ancora non al massimo con le condizioni asciutte, ad approfittarne potrebbe essere Ducati. Come detto, la Casa di Borgo Panigale è tornata al successo lo scorso weekend con Danilo Petrucci, che ha fatto valere le sue doti sull’acqua vincendo il suo secondo GP in carriera. Il suo compagno Andrea Dovizioso, quarto, ha sì recuperato qualche punto dopo l’amarezza di Barcellona, ma non quanto si sperava nel box Ducati. Quel che non è stato recuperato a Le Mans può essere però riottenuto al Motorland, dove Dovizioso, negli ultimi due anni, ha raccolto due secondi posti, mentre Ducati vanta un successo nel 2010 con Stoner e tre podi dal 2017 al 2019, con anche il terzo posto di Jorge Lorenzo tre anni fa. C’è voglia di rivincita anche nel box Pramac dopo la Francia, con Jack Miller ritiratosi per un guasto al motore e Francesco Bagnaia solo 13°, a oltre trenta secondi dal vincitore.
Per Suzuki, la gara di Le Mans ha riservato un conto salato, ma non quanto ci si aspettasse grazie alle disavventure di Quartararo. Joan Mir, in fin dei conti, ha perso solo due punti ed è a -10 da “El Diablo” nella generale; è andata molto peggio al compagno Rins, sdraiatosi in curva 2 mentre era secondo dietro Petrucci. Ad Aragón, sin dal ritorno in MotoGP della Casa di Hamamatsu, la GSX-RR è sempre andata a luci alterne, con ottime gare di entrambi i piloti capaci persino di lottare per il successo (2018) alternate da prove scialbe e poco convincenti (2017 e 2019). Vedremo se, in questo 2020, il Motorland porterà fortuna o meno alla coppia spagnola.
Sempre a Le Mans, un’altra Casa giapponese è riuscita a trovare uno spiraglio di luce in fondo a un tunnel che pareva senza fine. Honda arriva su una delle piste probabilmente più favorevoli alla RC213V, ma come detto senza il proprio fenomeno di riferimento. Nell’ultima gara però suo fratello Álex Márquez ha compiuto una rimonta eccezionale che l’ha portato al primo podio in carriera nella classe regina, mentre per HRC è stato il primo arrivo nei primi tre in questo 2020. Nelle altre classi il campione della Moto2 ha ottenuto due secondi posti su questo tracciato, uno nel 2014 in Moto3 e uno nel 2016 in Moto2. Spera di poter far meglio il team LCR, settimo in Francia con Nakagami e out col secondo pilota Crutchlow.
Insieme a Ducati, un altro marchio che potrebbe approfittare della pista favorevole, sulla carta, è la KTM. Aragón è spesso utilizzata come tracciato per numerosi test, ed è una pista che il tester d’eccezione Daniel Pedrosa conosce probabilmente a menadito. La Casa di Mattighofen può quindi persino sperare di tornare al successo, magari con quel Pol Espargaró ancora alla caccia del suo primo centro in MotoGP, nonché giunto a podio sotto la pioggia francese. L’annata degli altri tre piloti sta invece passando lentamente (ma nemmeno tanto) nell’anonimato, con Brad Binder che non raggiunge la top ten da quattro GP, Iker Lecuona ben poco costante e Miguel Oliveira che alterna gare discrete ad altre ben più grigie.
Il Motorland rappresenta forse la pista dove Aprilia è andata meglio storicamente, sin dal ritorno nel 2015. Qui Aleix Espargaró ha ottenuto per due volte di fila, nel 2017 e nel 2018, il sesto posto, a cui si aggiunge il settimo posto del 2019; insieme alla sesta piazza di Iannone in Australia dodici mesi fa, questi sono i migliori risultati ottenuti dal team Gresini con la RS-GP. In un’annata così incerta e con ben due appuntamenti su questa pista, questa rappresenta l’occasione perfetta per poter portare a casa un risultato degno di questo nome. Deve rifarsi anche Bradley Smith, caduto nell’ultima gara dopo aver recuperato molte posizioni al via.
Diverse notizie riguardano la Moto2, e non solo relative al weekend che sta per avvicinarsi. A Le Mans è stato Sam Lowes, su Kalex Marc VDS, a tornare al successo approfittando della scivolata di Jake Dixon davanti a sé e dello “zero” di Luca Marini, acciaccato dalla caduta nelle prove. L’inglese è finalmente tornato a uno stato di forma ottimo dopo annate su annate deludenti, e non sarebbe impensabile vedere un suo attacco al titolo; Aragón rappresenta, tra l’altro, una delle piste preferite del fratello di Alex, dove ha vinto nel 2016 e nel 2012 in Supersport, su Honda CBR600RR. Vedremo se il terzetto italiano Marini-Bastianini-Bezzecchi riuscirà a reagire all’inglese, con “Maro” che gode ancora di 15 punti di vantaggio sulla “Bestia”. C’è stata anche qualche news di mercato, con lo scambio di squadra tra Stefano Manzi e Lorenzo Baldassarri, il primo diretto verso la squadra Pons e il secondo in direzione MV Agusta, mentre per il GP in sé è stata ufficializzata l’assenza di Arón Canet, a causa dell’infortunio rimediato nel WUP dell’ultima gara in cui ha perso il mignolo della mano sinistra (fortunatamente già operata con successo); a sostituirlo sarà Xavi Cardelús.
In questa fase, invece, il campionato della Moto3 è aperto come non mai. Le Mans ha regalato a Celestino Vietti il suo secondo successo in questa stagione, ma soprattutto gli ha permesso di accorciare drasticamente le distanze dal nuovo leader della generale Albert Arenas, ora con 135 punti. Ai Ogura è stato nuovamente passato e negli ultimi due GP il giapponese non è parso avere la velocità o la costanza mostrata a lungo per tutto l’arco di campionato precedente. Ora il pilota di Honda Asia ha sei punti di ritardo, mentre la coppia italiana Vietti-Arbolino, in rimonta, ha ora rispettivamente 16 e 20 punti di distacco. Ad Aragón la tradizione vuole che siano gli spagnoli a vincere, ma sarà da capire anche l’equilibrio delle forze in campo tra Honda e KTM-Husqvarna.
Nonostante anche la penisola iberica sia in pieno autunno, le possibilità che ci siano pioggia sono scarse, tanto che alla domenica si apprestano circa sul 10%, con massime di 21°. Ancora una volta niente diretta per gli spettatori muniti di solo digitale terrestre, che su TV8 potranno guardare solo prove di qualifica e gare in differita, tra l’altro con più ore di ritardo del solito per la concomitanza con la SBK. Stavolta, nessuna modifica al palinsesto originale.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 5.077 m
Rettilineo principale: 968 m
Curve: 17 (10 a sinistra, 7 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:46.635 (Marc Márquez, Honda, 2015)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 21 agosto 2020
09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP; DAZN)
Sabato 22 agosto 2020
09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:35 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:15 – Qualifiche Motomondiale (TV8)
Domenica 23 agosto 2020
08:40 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:10 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:20 – Gara Moto3 (TV8)
17:40 – Gara Moto2 (TV8)
19:20 – Gara MotoGP (TV8)
*in grassetto gli orari in diretta
Fonte immagine: motogp.com
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