Motomondiale | GP Andalusia 2020, sintesi della FP1

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Luglio 2020 - 13:00
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La prima sessione di prove libere del primo Gran Premio di Andalusia è andata appannaggio di Maverick Viñales, primo in 1:37.063, un decimo scarso più veloce del secondo classificato ma, cosa interessante, tre decimi più veloce del tempo fatto venerdì scorso sulla stessa pista e nello stesso orario dal pilota spagnolo. Ciò può essere frutto dei dati già disponibili dal weekend precedente.

In seconda posizione, a sorpresa viste le premesse con cui partiva questo weekend, troviamo Valentino Rossi per un uno-due del team Yamaha factory. Il pesarese, insieme al suo team, pare aver attuato delle modifiche sull’altezza della moto, che si sono rivelate utili negli ultimi minuti di turno per piazzare due o tre giri su un ottimo ritmo. E’ presto per parlare di ripresa, ma almeno il weekend andaluso inizia in maniera nettamente migliore rispetto al precedente.

I due marchi all’attacco in questa sessione sono stati Yamaha e KTM, con entrambi i marchi capaci di mettere tre moto nelle prime sei posizioni. Brad Binder ha continuato a stupire e a dimostrare come Jerez sia una pista molto favorevole per lui, con il terzo posto in 1:37.370, a tre decimi da “Top Gun”. Dopo Franco Morbidelli, quarto sulla Yamaha Petronas con specifiche differenti, troviamo le RC16S di Pol Espargaró e di Miguel Oliveira, quella del portoghese coi colori Tech3; a ciò si aggiunge il 12° posto di un buon Iker Lecuona. La Casa di Mattighofen sta diventando ufficialmente una contendente per le prime posizioni.

In settima posizione la Ducati di Jack Miller, la prima Desmosedici in classifica. Rispetto allo scorso weekend, le moto di Borgo Panigale sono partite più in sordina, con solo “Jackass” e Andrea Dovizioso in top ten. Il forlivese si ritrova addirittura ai margini della top ten con sei decimi di ritardo (relativamente tanti, qui a Jerez), mentre Danilo Petrucci e Francesco Bagnaia occupano la 16a e 17a posizione alla fine del turno. Il torinese è stato anche protagonista di un contatto con Álex Márquez alla corda del tornantino Lorenzo, ma fortunatamente entrambi i piloti sono rimasti in piedi.

L’ottava posizione è occupata dalla prima Honda, la 2019 guidata da Taka Nakagami. In assenza della punta di diamante della Casa dell’Ala Dorata Marc Márquez (il quale, sotto consiglio di Honda, salterà tutta la giornata di venerdì per prendersi un po’ di riposto), il marchio ha fatto fatica a entrare in top ten, con anche Cal Crutchlow acciaccato dopo l’operazione allo scafoide della mano sinistra e 20° nella lista dei tempi, a due secondi dalla vetta; un’eternità, qui a Jerez. Álex Márquez ha chiuso solo 15° dietro la coppia francese Johann Zarco e Fabio Quartararo, ma il campione della Moto2 pare essere più o meno nella stessa, difficile situazione di settimana scorsa. Alle spalle di Nakagami troviamo anche Aleix Espargaró, autore di un ottimo turno su Aprilia.

Se Yamaha e KTM stanno stupendo, c’è anche chi stupisce in negativo. La Suzuki conferma la grana piloti prevista già dopo il weekend di Jerez 1, con Joan Mir 11° (seppur a soli dieci millesimi da Dovizioso su Ducati) ma soprattutto Álex Rins ultimo nella lista dei tempi, a tre secondi dai primi. E’ probabile che il suzukista abbia solo testato le sue condizioni in vista di una possibile partecipazione alla domenica, ma queste premesse non fanno ben sperare. Davanti ai due infortunati, Crutchlow e Rins, c’è Bradley Smith in 19a piazza sulla seconda Aprilia.

La prima sessione di libere della Moto2 ha visto Marco Bezzecchi al comando con un 1:41.525 e 28 millesimi di vantaggio sul secondo classificato, Tetsuta Nagashima; “Bez” ha molto da farsi perdonare dopo l’errore nel Gran Premio scorso, mentre Luca Marini, suo compagno di box, è settimo in FP1 davanti alla seconda KTM Ajo di Jorge Martín. Il gruppo della classe di mezzo è molto più compatto rispetto a quello della MotoGP, con ventidue piloti in un secondo; a chiudere questo gruppone alcuni nomi di grosso calibro, quali Fabio Di Giannantonio e Augusto Fernández.
Piuttosto nutrita la presenza di azzurri nelle prime posizioni: oltre Bezzecchi e Marini, troviamo Lorenzo Baldassarri quarto, Nicolò Bulega quinto e Stefano Manzi nono, davanti al pilota di casa Arón Canet.

La Moto3 ha dato il via alle danze di questa mattina, con Raul Fernandez del team Ajo al comando della sessione in 1:45.896, unico in grado di scendere sotto la barriera dell’1:46. Tatsuki Suzuki occupa la seconda posizione in 1:46.112: il giapponese conferma la sua attitudine al giro secco, ma dovrà lavorare anche sul passo gara per poter sfruttare un’eventuale prima fila e per non deludere le aspettative di Paolo Simoncelli e dell’intero team Ongetta. Filip Salač, seconda pilota del team Snipers, ha terminato la FP1 in terza posizione, a tre decimi dallo spagnolo al comando, mentre il caposquadra Tony Arbolino ha chiuso ottavo a due ulteriori decimi. In generale si tratta di un’ottima giornata per la squadra italiana. Decisamente più in difficoltà il team Leopard, con Dennis Foggia 11° e Jaume Masia addirittura 24°, ancora alle prese con le sue inspiegabili difficoltà. In generale, questa FP1 è stata più lenta di quella del GP di Spagna di settimana scorsa, nonostante le condizioni pressoché identiche. Si segnala anche il guasto tecnico sulla KTM di Arenas, che non gli ha permesso di concludere il turno con un buon giro; il leader della classifica iridata è 18°. Infine, a tempo scaduto c’è stata la caduta di Maximilian Kofler, mentre pochi secondi prima il suo compagno Darryn Binder ha rischiato tantissimo in uscita dalla Pedrosa, dopo un contatto con Gabriel Rodrigo.

Nella MotoE, rispetto a settimana scorsa, le carte si sono un pò mescolate con la prima posizione di Dominique Aegerter per il team Dynavolt. Lo svizzero si sta dimostrando un pilota ben capace ad adattarsi e, dopo il podio nella prima gara, potrebbe davvero puntare alla vittoria già da questa domenica. Alle sue spalle due italiani e un sanmarinese, con Mattia Casadei e Matteo Ferrari che chiudono a panino l’esperto Alex De Angelis, voglioso di rivincita dopo la partenza anticipata nel GP di Spagna. Il vincitore della scorsa gara, Eric Granado, ha iniziato il weekend più in sordina, con il sesto tempo dietro Jordi Torres, a sei decimi dal #77.

C’è stata anche qualche notizia di carattere regolamentare: da questo weekend, durante le sessioni varie e soprattutto le qualifiche, verranno cancellati i tempi migliori fatti dai piloti in regime di bandiere gialle, anche singole; la scelta è stata attuata per evitare casi come quello di sabato scorso, con Quartararo che ha spinto al massimo durante il suo giro migliore nonostante la doppia caduta alla 11 di Miller e Rins. In ogni caso, si ripartirà alle 13:15 con la FP1 della Moto3

Qui i risultati della FP1 MotoGP e i passi mostrati.

Fonte immagine: yamahamotogp.com

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