Seconda gara di fila a Jerez, dopo appena sette giorni. Tutti a caccia di Quartararo, partecipazione di Márquez in forse
Il terzo Gran Premio della stagione 2020 del Motomondiale, il secondo per la MotoGP quest’anno, si svolgerà nuovamente a Jerez de la Frontera. Per la prima volta in oltre settant’anni di storia del Motomondiale, più di un GP si svolgerà su una stessa identica pista, una misura necessaria per poter correre più gare possibili in un anno funestato dal Coronavirus.
Il primo GP motociclistico d’Andalusia parte con delle premesse molto interessanti, a cominciare da una situazione di classifica ben diversa da come ce la si aspettava alla vigilia del GP di Spagna e soprattutto dalle notizie riguardanti il campione in carica Marc Márquez. Lo spagnolo del team HRC, domenica scorsa, è stato protagonista di una rovinosa caduta in uscita dalla curva 3 a seguito di una furiosa e fantastica rimonta a suon di sorpassi e giri veloci, caduta causata dall’aver tagliato un po’ troppo all’interno il cordolo e dall’aver dato gas troppo presto. La diagnosi parlava di una triplice frattura all’omero del braccio destro, ridotta in seguito all’operazione svolta a Barcellona martedì scorso. Tutto questo sembrava rendere certa l’assenza del fenomeno dalla seconda gara del campionato della classe regina, ma nelle ultime ore è diventata ufficiale la notizia di come Márquez voglia tentare il rientro a tempo di record già per questo weekend. In caso di suo definitivo forfait, il team Honda Repsol schiererà il solo Álex Márquez, che da rookie di categoria rischia di essere l’unica punta del team più importante della storia della MotoGP, una grande responsabilità ma soprattutto un grandissimo peso. Anche il team LCR rischia di presentarsi azzoppato già dal via del weekend: Cal Crutchlow ha saltato la scorsa gara a causa di una commozione cerebrale, alcuni traumi al collo e la frattura dello scafoide alla mano sinistra, e la sua presenza per Jerez 2 è incerta, mentre Takaaki Nakagami proverà a rientrare in top ten come fatto nell’ultima gara.
“Quando il gatto non c’è, i topi ballano”, e Fabio Quartararo si è dimostrato perfetto nel far danzare la sua M1 tra i curvoni di Jerez, lo scorso weekend. “El Diablo”, dopo aver ottenuto un’altra pole position al sabato, ha conquistato la tanto sospirata prima vittoria in MotoGP, forse il preludio anche a una sequela di risultati simili nei prossimi anni, per quanto sia ancora presto per dirlo. Il ventuenne si ritrova quindi primo nella generale, davanti al compagno di marca e futuro compagno di team Maverick Viñales: lo spagnolo ha sfruttato molto bene lo “zero” di Márquez portando a casa il suo miglior risultato nella pista andalusa da quando corre nella top class, ma ora che il giovane rampante del team Petronas si è finalmente “sbloccato”, per “Top Gun” la situazione potrebbe essere più complicata del previsto.
Infinitamente più complessa quella di Valentino Rossi, ritiratosi anche lui nell’ultima gara per un guasto al motore, ma dopo diversi giri passati a centro gruppo e senza mai avere il passo per competere coi primi. Franco Morbidelli, giunto quinto nell’ultima gara, spera invece di puntare più concretamente al podio con questa seconda opportunità.
Il capitolo Ducati, contro ogni aspettativa, si è aperto in un’ottima maniera con il terzo posto di Andrea Dovizioso, il primo podio del #04 a Jerez in classe MotoGP. Considerando la natura della pista, poco favorevole sia allo stile di guida di “Dovi” che alla stessa Ducati, i test decisamente migliori di Yamaha e Suzuki e soprattutto l’infortunio alla clavicola che l’italiano ha subito poco prima del weekend, questo arrivo nei primi tre si può considerare come oro colato per le ambizioni iridate di Dovizioso, specie considerando che, dopo la seconda gara di Jerez, il trittico di gare tra Brno e il Red Bull Ring dovrebbe essere molto favorevole al binomio italiano. A condire il podio del pilota Ducati ufficiale si aggiunge l’ottimo quarto posto di Jack Miller su moto Pramac e il settimo del compagno “Pecco” Bagnaia, a cui è mancata costanza nella seconda parte di gara ma che si è dimostrato velocissimo in qualifica. La nota dolente del GP scorso è stata, ancora una volta, Danilo Petrucci in nona posizione, forse anche condizionato dalla caduta dei test del mercoledì precedente.
Mentre a Borgo Panigale e a Iwata si sorride, nel box Suzuki c’è la consapevolezza di aver totalmente buttato un weekend molto favorevole. Álex Rins e Joan Mir hanno lasciato il GP di Spagna con zero punti all’attivo, col primo autore di una brutta caduta nelle qualifiche che l’ha estromesso dalla gara della domenica causa lussazione della spalla destra e il secondo ritiratosi per scivolata dopo appena due giri. Nonostante il tracciato possa favorire la GSX-RR, è proprio sul piano dei piloti che la Casa di Hamamatsu ha dei problemi, vista l’incertezza sulla partecipazione di Rins alla gara; tra l’altro, l’alfiere del team Ecstar non si è sottoposto a un intervento.
Una delle sorprese più interessanti del GP di Spagna è stata la KTM, con ben due moto in top ten a fine gara. Pol Espargaró si è dimostrato in splendida forma e ha portato la nuova RC16S a un buon sesto posto al debutto, dicendosi persino un po’ deluso per il mancato podio, mentre Miguel Oliveira ha terminato ottavo a pochi decimi da Bagnaia su Ducati GP20. Anche coi debuttanti KTM ha di che sorridere: nonostante Brad Binder sia caduto e Iker Lecuona non abbia concluso la corsa, entrambi hanno lottato per entrare o rimanere stabilmente in top ten. Il sudafricano ha particolarmente sorpreso: giunto 13° dopo la scivolata, durante la gara ha superato Smith e Rabat, terminando a quattro secondi da Johann Zarco e ad appena due da Álex Márquez su Honda ufficiale.
Al contrario della KTM, Aprilia non ha tratto molto vantaggio dai progressi fatti. Aleix Espargaró ha terminato la gara di casa anzitempo, mentre Bradley Smith, nonostante un’ottima partenza, ha fatto ben presto il passo del gambero, giungendo ultimo in pista. Jerez 2 dovrà essere un segnale di risveglio da parte della Casa di Noale, per non iniziare quest’ennesima stagione con la consapevolezza di essere il marchio fanalino di coda.
Cambiando di categoria, passiamo alla Moto2. A rilanciare le proprie quotazioni in campionato è stato Luca Marini settimana scorsa, vincendo la sua prima gara stagionale e la sua prima gara europea nel campionato mondiale. Ha continuato a sorprendere Tetsuta Nagashima, secondo e ora a quota 45 punti nella generale, capace di tenere dietro il più blasonato compagno Jorge Martín anche nella gara di casa. Tra coloro che sono usciti tra i delusi del GP di Spagna troviamo Marco Bezzecchi (caduto mentre era tra le posizioni da podio), Tom Lüthi e Marcel Schrötter per il team Dynavolt (entrambi caduti e poco o, nel caso dello svizzero, per nulla competitivi) e Augusto Fernández (giunto solo 13°). I team Sky VR46 e KTM Ajo si stanno dimostrando come quelli più in forma e, nella seconda gara in Andalusia, potremmo rivederli monopolizzare le prime posizioni.
Per la Moto3, pare già iniziato il primo tentativo di fuga nella graduatoria, per mano di Albert Arenas. Lo spagnolo del team Aspar ha centrato la sua seconda vittoria consecutiva dopo quella del Qatar e guida ora con 14 punti di vantaggio su Ai Ogura, giunto secondo a sorpresa a Jerez. Il #75 si è posizionato perfettamente nel corso dell’ultimo giro e ha approfittato dei pasticci tra Tony Arbolino e John McPhee per vincere. Se per l’italiano c’è comunque stato un buon terzo posto per rilanciare le proprie quotazioni iridate, lo scozzese ha invece assaporato la ghiaia in uscita dalla curva Lorenzo, dopo un contatto scaturito tra Vietti (giunto poi sesto dietro Migno) e Arbolino che l’ha buttato a terra. Il pilota del team Petronas ha perso punti importanti, considerando il secondo posto del Qatar, e lo stesso discorso vale anche per Darryn Binder, caduto a due giri dalla fine. In cerca di rivalsa, già da questo secondo weekend, anche Jaume Masia per il team Leopard, dato tra i favoriti alla vigilia e invece solo quarto nel mondiale, a oltre 30 punti dal connazionale Arenas.
Correrà nuovamente anche la MotoE. Nel primo round della Coppa del Mondo 2020, a dominare la gara delle Energica Ego Corsa è stato Eric Granado, alla sua terza vittoria consecutiva dopo i trionfi a Valencia nel 2019. Il brasiliano ha fatto valere la sua esperienza dai campionati spagnoli che ha vinto in passato, mentre il campione in carica Matteo Ferrari ha chiuso secondo con una gara solida, conclusa davanti al debuttante Dominique Aegerter. Per questa seconda gara sulla stessa pista è difficile pensare a uno sconvolgimento delle forze in campo, perciò è assai probabile che possa di nuovo essere il #51 il protagonista assoluto.
Come nel precedente fine settimana, sole e caldo la faranno da padrone, con temperature poco sotto i 40°; inutile dire che queste condizioni renderanno ancor più difficili gli eventuali rientri in pista dei piloti infortunati. Come per lo scorso weekend, gli utenti Sky Sport e DAZN godranno delle dirette di tutti i turni trasmessi, mentre chi vorrà seguire su TV8 si dovrà accontentare delle sole qualifiche e gare in differita.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.423 m
Rettilineo principale: 607 m
Curve: 13 (5 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:36.705 (Fabio Quartararo, Yamaha, 2020)
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 24 luglio 2020
09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
Sabato 25 luglio 2020
09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:35 – Qualifiche Motomondiale (TV8)
15:35 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:05 – E-Pole (Sky Sport MotoGP)
Domenica 26 luglio 2020
08:20 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
08:50 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:20 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:05 – Gara Moto-E (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:15 – Gara Moto-E (TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:15 – Gara Moto3 (TV8)
15:30 – Gara Moto2 (TV8)
17:15 – Gara MotoGP (TV8)
*(in grassetto gli orari in diretta)
Fonte immagine: motogp.com
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.