Motomondiale | GP Americhe 2023, sintesi delle P2

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Aprile 2023 - 23:34
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Di nuovo le Ducati davanti con Jorge Martín a precedere Bagnaia, ottimo terzo Rins sulla Honda LCR. In Q2 anche Quartararo, Bezzecchi fuori dai dieci.


Pur non avendo assistito ad una giornata da primati per quanto concerne i tempi realizzati, le P2 del GP Americhe 2023 non hanno lesinato delle sorprese nei turni decisivi all’assegnazione dei posti valevoli per Q1 e Q2 delle tre classi del Motomondiale.

MotoGP

E’ stata proprio la categoria regina a regalare i colpi di scena più significativi in questo venerdì pomeriggio ad Austin. L’ottenimento del primato da parte di Jorge Martín, tuttavia, è l’ennesima conferma delle capacità innate del madrileno sul giro secco, bravo a realizzare un 2:02.178 notevolissimo, viste le temperature non favorevoli. Questo crono è a 0″1 dal primato assoluto del 2022, di proprietà proprio del pilota Pramac.

Le Ducati, come in mattinata, dettano legge grazie anche al secondo posto di Francesco Bagnaia. Dopo aver risparmiato una gomma morbida nella P1, il campione del mondo in carica non si è risparmiato nell’attacco al tempo collettivo fermandosi a meno di un decimo dal tempo realizzato da Martín, assicurandosi un posto nella Q2 senza difficoltà.

Rimanendo su Ducati, però, fa scalpore l’eliminazione dai dieci proprio del leader della classifica iridata, Marco Bezzecchi: un ultimo stravolgimento nella classifica dei tempi della P2 ha fatto sì che il vincitore dell’Argentina finisse all’11° posto. Il #72 dovrà quindi partire dalla Q1 nelle qualifiche di domani, mentre il compagno Luca Marini si è aggiudicato il quarto posto pochi minuti fa davanti ad Álex Márquez.

In mezzo alle quattro Desmosedici nelle prime cinque posizioni, sbuca una Honda. Si tratta di Álex Rins il quale, nonostante le decantate difficoltà della RC213V, è riuscito a strappare un’insperata terza posizione, convincendo molto per tutta la durata della P2. Chissà che domenica non possa arrivare la seconda vittoria ad Austin per l’ex-suzukista.

Le cose non sono andate così bene all’ex-compagno di squadra di Rins, Joan Mir: un incidente nelle battute finali di Johann Zarco nel primo tratto del tracciato ha fatto sì che la sua Ducati rimanesse in mezzo alla pista nel tratto delle esse veloci (coi commissari che inspiegabilmente non hanno esposto la bandiera rossa); Mir ha dovuto quindi compiere una manovra evasiva per evitare la moto del francese, finendo però per cadere poco dopo (fortunatamente senza conseguenze). Il #36 è 12° al termine della P2.

Pur non riuscendo a sfruttare a pieno le proprie potenzialità, le Aprilia (con il leggero aumentare della temperatura) sono riuscite a tornare davanti più costantemente ed entrambe le RS-GP23 del team ufficiale si sono qualificate direttamente alla Q2.

Maverick Viñales, finora riferimento della Casa di Noale qui ad Austin, si è messo in sesta posizione, mentre Aleix Espargaró ha reagito alle grosse difficoltà patite nel pomeriggio italiano e si è piazzato alla nona. Non è andata altrettanto bene a Miguel Oliveira, incappato in due cadute e solo 15° al termine della sessione, poco più avanti rispetto al compagno Raúl Fernández (18°).

Chi ha sudato le proverbiali sette camicie per entrare in Q2 è stato Fabio Quartararo. Con la mannaia della bandiera gialla esposta nel primo intertempo, l’alfiere di punta di Yamaha si è dovuto inventare un T4 perfetto al suo ultimo giro utile pur di passare direttamente alla sessione decisiva. “El Diablo” è settimo a mezzo secondo da Martín, mentre la rivalsa di Morbidelli dopo l’Argentina potrebbe esser già finita, dato che l’italo-brasiliano ha chiuso solo 16° e non è mai stato davvero della partita per entrare in top ten.

Ad entrarci in extremis escludendo Bezzecchi è stato invece Brad Binder, ottavo a fine turno. Potendo partire più avanti il sudafricano potrebbe avere ottime chance di cogliere un altro risultato di rilievo dopo la vittoria nella Sprint del GP d’Argentina; discorso che può valere anche per il compagno Jack Miller, decimo e davanti a Marco di appena 0″037.

Moto2

La Moto2 continua ad essere la classe più equilibrata in questo weekend, almeno finora. Le cose potrebbero cambiare in vista di domani, osservando alla rivalsa di Pedro Acosta: grazie ad un ottimo 2:09.856 (unico pilota sotto il 2:10 quest’oggi), “El Tiburón” è balzato al comando dopo il quarto posto ottenuto nella P1.

Balzo in avanti anche per l’altro pilota soprannominato “Squalo”, Tony Arbolino: dopo il nono posto del mattino, l’italiano è passato in seconda posizione ad un paio di decimi dal rivale spagnolo, inserendosi tra lui ed Arón Canet proprio all’ultimo giro disponibile. Chiudono la top five l’americano Joe Roberts e l’inglese ex-leader della classifica Jake Dixon.

Moto3

Se nelle prime prove era stato Diogo Moreira a mettersi in testa durante il turno Moto3, nella P2 ad issarsi in cima alla classifica è stato un altro contendente al titolo, Ayumu Sasaki. L’alfiere Husqvarna ha girato in 2:16.306 (nel pomeriggio i tempi si sono abbassati notevolmente, nonostante alcuni sprazzi di pioggia) precedendo Jaume Masiá. I due hanno anche avuto da ridire tra loro per un battibecco nei minuti finali, dovuto ad un rallentamento del giapponese nei confronti dello spagnolo.

Terza posizione per Ivan Ortolá, mentre al quarto posto si è piazzato Diogo Moreira, primo nella P1 del mattino texano; il brasiliano è anche incappato in una scivolata senza conseguenze. Al contrario, l’highside in cui è incappato José Antonio Rueda in curva 6 ha fatto sì che il debuttante venisse portato al centro medico per dei controlli.

Qui troverete la classifica della P2 MotoGP, il cronologico dei tempi e la combinata delle due sessioni valida per l’assegnazione dei posti in Q1 e Q2.

Fonti immagini: pramacracing.com, ajo.fi, intactgp.de

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