Motomondiale | GP Americhe 2023 – Anteprima di Austin

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Aprile 2023 - 09:00
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Dopo il round in Argentina, il Motomondiale prosegue nel continente americano per il GP Americhe, al COTA in Texas. Bezzecchi a sorpresa in testa alla generale MotoGP, ancora assenti Marc Márquez e Bastianini.


La pausa di due settimane dopo il Gran Premio d’Argentina è terminata; è ora il momento, per il Motomondiale, di sbarcare negli Stati Uniti per il GP Americhe 2023, terza tappa del campionato mondiale. La gara al COTA di Austin festeggerà il suo decennale, dato che questa pista ha debuttato nel calendario nel 2013 sostituendo, nel giro di pochi anni, la vecchia tappa di riferimento negli States della MotoGP, ovvero Laguna Seca.

I cinque chilometri e mezzo del Circuit of the Americas si sono dimostrati molto versatili nel corso degli anni per tantissime categorie, a due e a quattro ruote come nazionali o internazionali. Il tracciato risulta però lunghissimo e costellato di buche (proprio per lo sfruttamento da parte delle altre serie), diventando così una sfida ulteriormente difficile.

MotoGP

La situazione nella categoria massima, dopo i primi due round, risulta in divenire. Dopo la doppietta in Portogallo, Francesco Bagnaia non è riuscito ad avere un weekend altrettanto positivo anche in Argentina, incappando in una scivolata durante il GP della domenica mentre era in seconda posizione. Ciò ha fatto riapparire alcuni fantasmi del 2022 in merito alla sua incostanza, ma tra i principali indiziati per la lotta al titolo risulta ancora, per distacco, quello meglio piazzato. Tra questi è da considerare Enea Bastianini, assente in Argentina e costretto al forfait anche in Texas (dove ha vinto nel 2022).

Ad approfittare della debacle di Pecco è stato il suo amico e compagno di marca Marco Bezzecchi, al suo primo centro in MotoGP durante il GP d’Argentina. Sulla stessa pista che gli aveva regalato il primo trionfo in Moto3, “Bez” ha fatto la differenza sul bagnato ed ha sbaragliato la concorrenza, prendendosi contemporaneamente un’insperata leadership del mondiale. Potrebbe essere solo un fuoco di paglia (in attesa che la fase centrale del campionato veda il ristabilirsi dei valori in campo più abituali), ma nel frattempo la squadra VR46 Mooney non può che gioire.

Il timore che la classifica venisse dominata dalla pattuglia Ducati si è manifestato già dopo i primi due round, con quattro Desmosedici nelle prime quattro posizioni in campionato. Johann Zarco ed Álex Márquez sono saliti in terza e quarta posizione dopo aver raggiunto il podio della gara lunga di Termas de Río Hondo, mentre Jorge Martín e Luca Marini necessitano ancora di recuperare terreno, col madrileno a -28 nella generale e l’italiano a -35 dal compagno di squadra.

In mezzo alla selva di Ducati, Aprilia è sembrata l’unica Casa a tenere il passo in termini tecnici, ma il meteo sfavorevole dell’Argentina ha tolto al marchio di Noale una chance importante per vincere la propria seconda gara in MotoGP. Questo ha fatto sì che Maverick Viñales, da secondo qual era dopo Portimão, sia calato al quinto posto nella generale, mentre Aleix Espargaró è momentaneamente 13°, in un inizio di campionato in totale contrapposizione a quello che è stato il 2022.

Austin rappresenterà il primo banco di prova importante per valutare i progressi della RS-GP23, dato che nella scorsa stagione la vecchia RS-GP22 non aveva brillato. A riscattare il vecchio modello potrebbe pensarci il team RNF Racing, il quale spera di poter godere del rientrante Miguel Oliveira (per cui oggi è fissata una visita medica valutativa per dare il via libera o meno per l’evento).

L’assenza di maggior peso, tuttavia, non può che essere quella di Marc Márquez. Il dominatore del COTA (sette vittorie in nove edizioni disputate) non sarà presente ai nastri di partenza delle due gare per via della frattura all’osso metacarpale della mano destra, non ancora guarito del tutto. Si tratta di un grosso colpo a vuoto per il #93, che rimarrà a secco di punti in un’altra gara a lui molto favorevole.

La situazione di Honda, pensando anche all’infortunio patito da Joan Mir a Termas, non volge per il meglio: la partecipazione del campione 2020 è stata confermata ed il box Repsol sarà costretto a fare affidamento su Stefan Bradl per rimpiazzare il “Cabroncito”. Rimane il baluardo LCR, con Álex Rins che sta ottenendo punti con discreta costanza. 

La sorpresa del weekend argentino, tuttavia, è stata Yamaha. Dopo le difficoltà in Portogallo, per le M1 si prospettava un altro fine settimana pessimo, ed invece uno spiraglio di luce tra le nuove di Termas è apparso illuminando Franco Morbidelli, autore di due quarti posti nelle due manche disputate. Il risultato di “Franky” ridà finalmente fiducia all’italo-brasiliano dopo un periodo nero durato mesi, ma sarà cruciale dargli continuità per convincere i vertici di Iwata a non compiere una sostituzione per il prossimo anno.

Al contrario, Fabio Quartararo è sembrato fuori fase in Argentina, anche al netto delle solite situazioni di gara a lui sfavorevoli: se in Portogallo era stato toccato da Mir, in Argentina a rovinare il GP di “El Diablo” è stato Takaaki Nakagami, al quale Quartararo non ha risparmiato critiche feroci (come anche alla direzione gara). A questo punto il valore della Yamaha rimane un’incognita e solo le libere del venerdì potranno dare un responso sulla competitività del mezzo ad Austin.

Altrettanto sorprendente la rimonta di Brad Binder nell’ultima Sprint Race disputata, col sudafricano capace di riportare in vetta la KTM dopo esser partito da una mesta 15a posizione. L’ex-campione Moto3 ha dimostrato nuovamente le sue abilità in fase di sorpasso e di recupero, ma ciò non è bastato per concludere in bellezza il weekend per via della caduta al primo giro di domenica.

In caso di condizioni meteo favorevoli, le RC16 potrebbero tornare protagoniste in pianta stabile ad Austin. E’ qui che Jack Miller ha conquistato due terzi posti nel 2019 e nel 2022 su Ducati, perciò l’australiano potrebbe inserirsi tra i possibili outsider del weekend. Difficile invece pensare che possa riuscirci Augusto Fernández Guerra, il quale sarà spalleggiato da Jonas Folger (sostituto di Pol Espargaró, ancora infortunato).

Moto2

Dopo la dominanza di Acosta in Portogallo, a danzare sul bagnato della pista di Termas de Río Hondo è stato Tony Arbolino, che ha così conquistato il proprio primo successo stagionale ed il quarto in Moto2. Il #14 ha così ribadito la sua posizione di candidato alla vittoria finale in questo mondiale, mentre “El Tiburón” non è andato oltre ad una 12a posizione.

A vantaggio del pilota Marc VDS c’è il terreno di gioco, dato che ad Austin dodici mesi fa Arbolino vinceva per la prima volta nella classe di mezzo, ma non sarà da sottovalutare nemmeno il resto della pattuglia spagnola, con rappresentanti di spicco quali Arón Canet ed Alonso López. Ai Ogura ed Izan Guevara, invece, con tutta probabilità rientreranno in partita e dovranno schiodarsi dal fondo della generale, dato che sono a zero punti.

Moto3

La Honda, durante l’ultimo round in Argentina, ha avuta una reazione nei confronti del gruppo KTM e Tatsuki Suzuki è tornato alla vittoria dopo tre anni di digiuno, proponendo una prestazione sul bagnato da applausi. Il giapponese si è issato al terzo posto della classifica piloti dietro a Daniel Holgado e Diogo Moreira, col primo in testa con due punti di vantaggio sul secondo (38 a 36).

Per Austin, il team favorito potrebbe essere ancora quello Leopard, vista l’affinità di Jaume Masiá con questo tracciato: il pilota di Algemesí vi ha vinto lo scorso anno e vi ha collezionato un secondo posto nel 2019, ma dovrà allo stesso tempo non sprecare l’occasione come fatto in Argentina con la caduta mentre era secondo. Lo stesso discorso vale per Ayumu Sasaki, con soli dieci punti raccolti in due corse, e Riccardo Rossi, autore di un grosso errore all’ultimo giro della scorsa gara.

Al contrario di quanto visto in Argentina, il meteo in Texas si preannuncia stabile e con bassi rischi di pioggia, anche se un’incognita potrebbe essere rappresentata dalle temperature in calo della domenica. Anche per questo weekend la diretta delle gare domenicali sarà esclusiva di Sky Sport per le TV italiane, ma TV8 potrà contare sulla live delle qualifiche e della Sprint MotoGP.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.513 m
Rettilineo principale: 1.200 m
Curve: 20 (11 a sinistra, 9 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 2:02.135 (Marc Márquez, Honda, 2015)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 14 aprile 2023

16:00 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
16:50 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
17:45 – P1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
20:15 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
21:05 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
22:00 – P2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

Sabato 15 aprile 2023

15:40 – P3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
16:25 – P3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
17:10 – FP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
17:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
18:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
19:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
20:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
20:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
21:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
22:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)

Domenica 16 aprile 2023

16:45 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
18:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
19:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
20:15 – Gara Moto3 (TV8)
21:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
21:30 – Gara Moto2 (TV8)
23:15 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonti immagini: suzuki-news.com, marcvds.com, ajo.fi

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