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Motomondiale | GP Americhe 2022, sintesi della FP1

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 8 Aprile 2022 - 19:00
Tempo di lettura: 6 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Motomondiale | GP Americhe 2022, sintesi della FP1
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Rins paga un problema tecnico ma si rifà col miglior tempo, Viñales a 0”008. Miller terzo davanti a Quartararo, Bastianini settimo e primo degli italiani in MotoGP.


Il ritorno ad Austin del Motomondiale e della MotoGP nello specifico era sicuramente carico di temi alla vigilia, ma durante le prime prove libere del GP Americhe 2022 se n’è aggiunto uno inatteso, viste la caratteristiche della pista: l’equilibrio delle forze in campo. Storicamente il COTA è un tracciato che esalta le differenze tecniche ed ampia i distacchi, ma non è stato questo il caso.

MotoGP

La classe regina è stata la seconda a scendere in pista e, come già visto in Argentina, i piloti spagnoli hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, primeggiando sul giro secco e facendo bene anche sul passo gara. Su tutti, il migliore è stato Álex Rins, tra l’altro pure penalizzato da un problema tecnico (forse elettronico) alla sua Suzuki a metà della sessione.

Situazione completamente diversa per il suo compagno ed (in teoria) caposquadra Joan Mir, staccato di dieci posizioni e di quasi nove decimi. Il tracciato di Austin è sempre stato piuttosto indigesto al campione del mondo 2020, perciò questa sera sarà cruciale la collaborazione nel team Ecstar nel passaggio dei dati per avere entrambi i piloti davanti.

Il vincitore dell’edizione 2019 ha dunque girato in 2:04.007, rimanendo comunque a quasi due secondi dal record assoluto del tracciato. Nel suo ultimo stint il catalano ha sfruttato al massimo le nuove gomme montate (Soft all’anteriore, Medium al posteriore) ed ha fatto segnare questo tempo, seppur con un margine risicato su chi lo segue.

Infatti, per appena 0”008, Maverick Viñales si è dovuto accontentare del secondo posto a vantaggio del suo ex-rivale. Il pilota dell’Aprilia vuole dimostrare sia che la RS-GP22 può essere competitiva ovunque, sia che Aleix Espargaró non è l’unico a poterla spremere al 100%. Il vincitore del GP d’Argentina, nel frattempo, occupa l’ottavo posto, ma durante il turno è stato rallentato prima da Remy Gardner e poi dal fratello Pol Espargaró nei minuti finali.

In terza posizione l’altro marchio italiano, Ducati. Jack Miller, oltre ad essersi reso protagonista dell’ennesimo gesto altruista nei confronti di Johann Zarco a fine sessione quando l’ha trainato fino ai box per via di uno spegnimento della Ducati #5, ha anche girato molto forte chiudendo con un 2:04.4 ed un run finale di nove giri piuttosto interessante.

Anche il francese del team Pramac è andato abbastanza bene chiudendo la top ten, ma a tornare a sorridere è anche l’ex-leader della classifica iridata Enea Bastianini, in settima posizione. La “Bestia” è ad oltre mezzo secondo dal tempo di Rins, ma le premesse per tornare ad ottenere un risultato di buon livello ci sono.

Francesco Bagnaia, sulla Ducati ufficiale, ha iniziato in salito anche questo weekend col 13° tempo. La squadra Ducati Corse è subito passata ad un setting differente in modo da rimetterlo subito in corsa per le prime posizioni, ma la sensazione è che Pecco dovrà remare pure in questo fine settimana. Alle sue spalle Jorge Martín.

La situazione della Yamaha, rispetto all’Argentina, non è cambiata. Fabio Quartararo continua a farsi in quattro pur di far registrare tempi simili ai diretti avversari e per sopperire alle mancanze della M1. Anche il campione del mondo in carica ha tentato una combinazione Soft-Medium nell’ultimo run, finendo a 0”4 dallo spagnolo della Suzuki.

Staccatissime le altre Yamaha, con Franco Morbidelli ben lontano dalle prime dieci posizioni (17°) e con un ritardo di 1”2. Andrea Dovizioso gli è subito dietro ed ha un gap pressoché identico, ma i palesi limiti del pacchetto tecnico stanno sfavorendo il duo italiano. Terzultimo Darryn Binder sulla moto 2020.

Al contrario, sembrerebbe messa decisamente bene Honda, su una pista storicamente amica grazie soprattutto agli sforzi di Marc Márquez. Il pilota di Cervera ha fatto il proprio ritorno e si è subito messo all’opera accumulando giri e dati preziosi, mettendosi anche al comando nella prima metà del turno e chiudendo quinto alla fine. Il suo compagno Pol Espargaró, ma per il #44 è stato un turno travagliato tra una stranissima caduta durante il primo giro di lancio (con Pol scivolato su una buca della Hayden Hill a bassa velocità) e la moto fermatasi per mancanza di benzina a fine sessione.

La terza Honda nei dieci la guida Takaaki Nakagami, bravo a stare già al sicuro dalla possibile tagliola per il passaggio in Q2. Al contrario, Álex Márquez continua ad essere il fanalino di coda della Casa nipponica, col 15° tempo finale.

Per ora la KTM rimane nell’ombra, un po’ come successo nei test prestagionali. Il 12° posto di Brad Binder non è certamente un risultato consono al potenziale del sudafricano, ma a preoccupare realmente è addirittura la 23a piazza di Miguel Oliveira, davanti al solo Di Giannantonio e ben più indietro rispetto alla coppia Tech3.

Moto2

Nella Moto2 il più veloce era stato Ai Ogura inizialmente, ma il 2:10.407 fatto registrare nel finale è stato cancellato in seguito ad un’infrazione nel T4, costringendolo così alla nona posizione finale. Ad ereditare il primo posto, perciò, è stato Augusto Fernández, voglioso di rivincita dopo la brutta figura in partenza nella scorsa gara.

Il 2:10.489 di Fernández Guerra è stato meno di un decimo più veloce rispetto al tempo fatto dal pilota di casa Cameron Beaubier, mentre a chiudere il terzetto di testa della FP1 è stato Tony Arbolino (Marc VDS). Arón Canet (Pons Racing) occupa il quarto posto davanti a Sam Lowes e Somkiat Chantra (Honda Asia), mentre il leader del campionato Celestino Vietti giace in 16a posizione.

Moto3

A compensare dei turni di MotoGP e Moto2 non eccelsi per gli italiani ci hanno  pensato i nostri portacolori della Moto3, con Andrea Migno e Dennis Foggia di nuovo protagonisti nella classe leggera. “Mig” ha l’assoluta necessità di riscattarsi e questa FP1 convincente, chiusa al comando in 2:16.241 con 0”4 di vantaggio, è un buon punto di partenza.

Jaume Masiá, vittima dell’incidente causato proprio da Migno in Argentina, occupa il quarto posto alle spalle di un sorprendente Carlos Tatay, alla guida della CFMoto PrüstelGP. Anche Artigas, sulla seconda moto col marchio cinese, è andato bene chiudendo la top five, mentre la coppia Aspar Guevara-García rimedia quasi un secondo di ritardo dagli italiani.

Ecco i risultati della FP1 MotoGP e il cronologico dei tempi fatti.

Fonti immagini: suzuki-racing.com, ajo.fi, snipersteam.com


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