Motomondiale | GP Americhe 2019, sintesi warm-up

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Aprile 2019 - 17:45
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Il turno di riscaldamento finale prima dello svolgersi del Gran Premio delle Americhe della MotoGP pare aver dato risvolti un po’ bugiardi, specie dopo quanto abbiamo visto in qualifica ieri sera. La prima posizione, come prevedibile, è andata a Marc Márquez su Honda Repsol HRC con un tempo di 2:04.573, un tempo di circa otto decimi più alto di quello fatto segnare in Q2 per ottenere la pole, ma il suo vantaggio è di un solo decimo meglio rispetto a quanto fatto da Andrea Dovizioso su Ducati. Il secondo posto ottenuto in questa sessione può dare fiducia al forlivese, ma servirà una buona partenza e un ritmo costante per stare intorno alla top five. Terza posizione per Jack Miller, che ha regalato qualche numero da circo tra le curve 9 e 10 mentre seguiva il compagno Pecco Bagnaia.

Dopo le due Ducati, ecco quattro moto giapponesi capitanate da Maverick Viñales. Dopo il compagno Valentino Rossi, “Top Gun” è uno dei grandi favoriti per ottenere il secondo gradino del podio alle spalle di quel Márquez apparentemente imprendibile, nella speranza che Maverick riesca ad azzeccare la partenza dalla seconda fila. Valentino ha terminato il warm-up sesto, dietro anche alla Honda di un sempre più solido Cal Crutchlow, e davanti alla terza M1 2019 guidata dall’italo-brasiliano Franco Morbidelli.

Petrucci, Rins e Mir terminano la top ten. Da segnalare sia i distacchi, già sopra il secondo per questi tre piloti, che le gomme utilizzate, con tutti e tre stranamente su gomme Soft all’anteriore, considerando i consumi problematici che l’asfalto crea sugli pneumatici; le due Suzuki hanno anche puntato su delle Medium al posteriore, mentre “Petrux” ha scelto un’altra Michelin soffice al retrotreno.

Nella Moto2 la prima posizione è andata ad Álex Márquez, col tempo di 2:11.016. Lo spagnolo ha dimostrato come possa essere tra i favoriti per la gara di oggi delle moto con propulsore Triumph, considerando però anche la presenza di avversari sicuramente ostici. Quello da tenere d’occhio è sempre Marcel Schrötter, che ha finito terzo a un decimo dal pilota Marc VDS, mentre i rispettivi compagni dei due partenti in prima fila si sono classificati nel warm-up in quinta e nona posizione, con lo svizzero Lüthi a due decimi dalla testa e il poleman dell’Argentina Xavi Vierge a più di mezzo secondo.

La sorpresa del turno è stata Jorge Navarro, secondo a cinque millesimi dal connazionale, e se dovesse confermare questo passo durante la gara, potrebbe persino essere l’outsider di Austin, specie considerando l’ottima sesta posizione di partenza; il compagno Di Giannantonio ha chiuso 13°, a un secondo secco da Márquez.

In Moto3 chi aveva guidato le prove libere, Romano Fenati, è tornato al comando con la pista asciutta. Il pilota del team Snipers ha ottenuto la prima posizione nel primo turno della giornata con tre decimi di vantaggio su Aron Canet, dimostrando come i due siano quasi degli specialisti del tortuoso tracciato texano. Romano punterà alla terza vittoria ma dovrà farlo dalla quarta fila, mentre il poleman Antonelli ha chiuso nono questo turno, a otto decimi dal connazionale e a mezzo secondo da Tatsuki Suzuki, suo compagno di squadra classificatosi terzo a pochi centesimi da Canet. La KTM del team di Max Biaggi è l’unica moto austriaca in top ten, in mezzo a nove Honda.

Appuntamento alle 18:00 con la gara della classe leggera, poi alle 19:20 quella della Moto2 e infine la MotoGP in “prima serata”, alle 21:00. Qui i risultati del WUP MotoGP e l’analisi dei tempi effettuati.

Fonte immagine: Twitter / MotoGP

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