Dopo gli incidenti del 2020 e le cadute piuttosto rischiose del GP di Stiria 2021, gli organizzatori hanno rivelato il nuovo disegno, con una chicane tra curva 1 e la Remus.
Quasi tutto il pubblico del Motomondiale è concorde nel pensare che il Red Bull Ring, luogo del Gran Premio di Stiria di settimana scorsa e dove si svolgerà quell’Austria questo fine settimana, non sia una pista granché adatta alle corse di moto.
I lunghissimi rettilinei in cui le MotoGP raggiungono i 300 km/h se non oltre e le frenate in cui si riparte quasi da fermi possono diventare delle vere e proprie trappole per i piloti al minimo errore. Gli incidenti di Zarco, Morbidelli, Rossi e Viñales in MotoGP e di Syahrin e Bastianini in Moto2 avvenuti lo scorso anno ne sono la prova concreta.
Dopo le forti pressioni ricevute, gli organizzatori dei due GP e i proprietari della pista hanno finalmente trovato una soluzione accettabile per il 2022. Durante la classica conferenza stampa del giovedì antecedente ad un Gran Premio, è stato presentato un layout sul quale, dal prossimo anno, le classi del Motomondiale correranno.
La modifica effettuata è una ed ha lo scopo di risolvere il punto più critico del Red Bull Ring per le moto: la staccata della vecchia curva 3, la Remus. Il nuovo layout prevedrà l’inserimento di una chicane destra-sinistra sulla velocissima salita in uscita da curva 1 (la Niki Lauda Kurve). Questo andrà a rallentare le velocità di punta e renderà meno critico il tornantino in salita della Remus.
Non ci è ancora dato sapere se questo layout sarà utilizzato esclusivamente per le competizioni sotto l’ala della FIM o se, in futuro, potrà servire anche alle gare a quattro ruote, in particolare alla F1 la quale ha corso due GP sia nel 2020 che nel 2021.
Fonte immagine: motogp.com
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