Motomondiale | Compiuti interventi su cordoli e vie di fuga alla pista del Mugello

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Gennaio 2024 - 22:37
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Il circuito di proprietà della Ferrari ha optato per alcune soluzioni in modo da rendersi più sicuro in vista del GP d’Italia 2024.


Mancano ancora diversi mesi al Gran Premio d’Italia 2024 del Motomondiale, ma l’Autodromo del Mugello si è già preparato in anticipo completando alcuni lavori sul piano della sicurezza.

Per far fronte alle prestazioni sempre più elevate delle moderne MotoGP, alcuni tratti della pista toscana sono stati rivisti, senza però snaturare il valore tecnico del tracciato (considerato tra i più apprezzati dal pubblico delle due ruote). La novità più importante riguarda quanto fatto in fondo al lungo rettilineo che porta alla San Donato, ovvero curva 1.

La via di fuga esterna che costeggia il rettilineo è stata ampliata, e di conseguenza è stato aumentato anche lo spazio tra il nastro d’asfalto principale e le protezioni, tramite l’arretramento della strada di servizio subito dietro di esse.

Altri interventi hanno riguardato le curve 3, 8, 9 e 11, nell’ordine la Poggio Secco, le due Arrabbiate e la Palagio. Nel caso della prima curva a destra veloce in salita del tratto centrale, è stata creata una zona asfaltata che congiunge la pista alle protezioni, larga 1.500 metri quadri; nelle altre tre curve, invece, sono stati introdotti i cordoli di nuova generazione FIA e FIM, visti già a Jerez de la Frontera.

Paolo Poli, direttore del circuito, ha dichiarato: “La sicurezza di una pista non è un qualcosa di statico. Al contrario, è una continua sfida alla ricerca di soluzioni per ridurre quel minimo rischio che – seppur residuale – inevitabilmente ancora esiste nella pratica del motorsport. I continui studi e gli importanti investimenti che abbiamo stanziato, sono finalizzati ad innalzare ulteriormente i già altissimi standard del Mugello con l’obiettivo di permettere a tutti i piloti che lo frequentano (professionisti e non) di esprimere la propria passione in un impianto sempre all’avanguardia nella sicurezza e punto di riferimento internazionale”.

Il fatto che il tracciato italiano s’impegni per migliorare su tale aspetto è sicuramente positivo, anche se il metodo lascia qualche dubbio, considerando la pericolosità che le vie di fuga asfaltate rappresentano nell’incapacità di rallentare i mezzi quando vanno fuori pista (specie per le corse di moto, che sono nel corso dell’anno il “piatto forte” del Mugello). Ad ogni modo, le novità saranno valutate col tempo.

Fonte immagine: mugellocircuit.com

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