In un comunicato ufficiale rilasciato ieri, la FIM ha puntato il dito contro l’assicurazione che ha lavorato la pratica di Tatay.
Durante questa settimana Carlos Tatay aveva rilasciato su Instagram un video di denuncia in cui accusava la FIM e le federazioni motociclistiche spagnola e valenciana di non avergli concesso lo stato d’invalidità in seguito ad un incidente avvenuto durante una gara Moto2 del JuniorGP a Portimão ed in tale video si scagliava apertamente contro di esse per il trattamento ricevuto, invitando anche i colleghi piloti a stare attenti in situazioni simili.
La risposta della Federazione Internazionale di Motociclismo non ha tardato ad arrivare. Nella giornata di ieri, sul sito ufficiale della FIM, è apparso un comunicato in cui essa risponde al pilota valenciano, prendendo attivamente le sue difese.
Ecco la traduzione di tale comunicato: “Dal 2019, la FIM ha istituito un programma assicurativo, a livello mondiale, per i piloti che gareggiano nei campionati o nelle Coppe del mondo FIM e nei Premi FIM con una licenza FIM”.
“In caso di incidente, il programma assicurativo dei piloti FIM copre:
- Cure mediche di emergenza sul luogo dell’evento (sussidiarie e complementari ad eventuali altre assicurazioni che il pilota potrebbe avere);
- Rimpatrio nel Paese di residenza del pilota;
- Morte e invalidità
La copertura è fornita nel Paese/i in cui si verifica l’evento assicurato, che può essere qualsiasi parte del mondo, compreso il Paese di residenza principale del motociclista assicurato. Ad oggi, migliaia di motociclisti hanno beneficiato di questo programma assicurativo mondiale”.
“Si fa riferimento alle recenti dichiarazioni pubbliche rilasciate dal signor Carlos Tatay [nel comunicato iniziale c’era un refuso, ‘Carols’ anziché ‘Carlos’, n.d.r.]. La FIM è al fianco di Tatay sin dal primo giorno successivo al suo sfortunato incidente avvenuto durante l’evento del Campionato Europeo Moto2 a Portimão (Portogallo) il 2 luglio 2023. Il programma assicurativo dei piloti FIM è stato immediatamente attivato e tutte le cure mediche di emergenza sul luogo dell’evento, le spese di assistenza e di rimpatrio sono state sostenute dall’assicurazione e pagate al sig. Tatay”.
“Fin dall’inizio, e quindi molto prima che i video fossero pubblicati sui social media da Tatay, la FIM ha mantenuto contatti regolari con Tatay, nonché con la Real Federación Motociclista Española e il broker assicurativo. La FIM non ha mai indicato al signor Tatay che i costi coperti dal programma assicurativo non sarebbero stati pagati né ha negato alcun pagamento delle prestazioni. La comunicazione a cui ha fatto riferimento il signor Tatay nelle sue dichiarazioni pubbliche proveniva dal broker assicurativo e non dalla FIM”.
“Per rafforzare ancora una volta la solidarietà e il sostegno della FIM al signor Tatay, la FIM pagherà al medesimo la copertura per invalidità derivante dall’incidente legato alla specificità della sua salute attuale, anche prima che venga presa qualsiasi decisione da parte dell’assicurazione. La FIM ribadisce la propria solidarietà al signor Tatay e continuerà a stare al suo fianco, così come a tutti i piloti”.
In sostanza la FIM ha deciso di scavalcare la problematica data dall’assicurazione e dall’agente assicurativo dedito alla pratica (indicati nel comunicato come i reali “colpevoli” di quanto accaduto, per le comunicazioni fuorvianti ed errate date dal signor Tatay), sostenendo le spese date dall’invalidità che Tatay ha dovuto pagare finora di tasca propria.
La Federazione ha quindi deciso di risolvere la questione nella maniera migliore e più efficacie, probabilmente anche per dare un segnale di sostegno forte sia a Carlos, sia a tutti gli altri piloti sotto la loro licenza, sia a livello mediatico.
Fonte immagine: Facebook / Carlos Tatay
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