Da qualche settimana continua a vociferarsi di possibili ritorni in pista per i massimi campionati di due ruote, prime fra tutti le classi del Motomondiale, ma di ufficiale ancora c’è ben poco. Al contrario, continuano le cancellazioni e oggi è toccato ai Gran Premi di Gran Bretagna a Silverstone (previsto per il 30 agosto) e d’Australia a Phillip Island (25 ottobre). La pandemia di Coronavirus e la crisi direttamente collegata non sono ancora cessate in questi paesi e le varie figure di spicco del Motomondiale, cioè Dorna, FIM e IRTA, si sono ritrovate costrette a rimandare questi eventi direttamente al 2021.
Stuart Pringle, direttore manageriale della pista creata dall’ex-aeroporto inglese, si è detto amareggiato dalla notizia: “Siamo estremamente delusi riguardo alla cancellazione dell’evento britannico della MotoGP, non meno della gara cancellata del 2018 che è ancora un ricordo recente, ma supportiamo la decisione che è stata presa in questo periodo particolare. Voglio ringraziare gli stoici fan britannici per la loro pazienza e supporto. Ora guardiamo al 2021 quando Silverstone ospiterà ancora una volta la gara più storica e veloce del calendario MotoGP e lavoreremo duro per renderla un evento davvero eccezionale e godibile per tutti”. Per Silverstone è una situazione particolarmente difficile, poiché anche il Gran Premio della F1 è a serio rischio e c’è anche qualche problema anche in merito al risarcimento dei biglietti venduti poiché, anche se il GP delle monoposto dovesse svolgersi, sarebbe a porte chiuse.
Parallelamente, anche Paul Little, capo della società che si dedica al Gran Premio d’Australia, ha detto le stesse cose in merito alla mancata gara a Phillip Island: “Siamo davvero delusi che i fan MotoGP proveniente da Victoria, dall’Australia e da tutto il mondo non avranno la chance di effettuare il viaggio per vedere i migliori piloti al mondo competere in uno dei circuiti migliori in tutto il mondo, ma è stata presa la decisione migliore. Il Gran Premio motociclistico d’Australia pone Phillip Island sul palcoscenico mondiale e tornerà al meglio nel 2021”.
Anche Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha detto la sua: “Siamo dispiaciuti di dover annunciare la cancellazione di questi eventi iconici dopo non aver trovato altra maniera per superare i problemi logistici e operazionali causati dalla pandemia e dal calendario riprogrammato. Silverstone e Phillip Island sono sempre due dei weekend di gara più entusiasmanti della stagione, con entrambe le piste che non hanno mai fallito nel mantenere le proprie promesse di regalare alcune delle gare più combattute del nostro campionato. Da parte di Dorna, vorrei estendere ancora una volta i miei ringraziamenti ai fan per la loro comprensione e pazienza intanto che aspettiamo che la situazione si evolva. Attendiamo il ritorno di Silverstone e Phillip Island il prossimo anno per altre incredibili battaglie”.
Per quanto concerne il nuovo calendario, nella giornata di ieri Sky Sport ha pubblicato quella che potrebbe essere la bozza proposta da Dorna e che, col benestare dei vari governi, dovrebbe decretare l’atteso ritorno in pista del Motomondiale. Si dovrebbe correre sette o addirittura otto gare in Spagna tra le quattro piste in calendario, due in Italia a Misano e anche in Repubblica Ceca e Austria, mentre è in forse il Gran Premio di Francia a Le Mans.
Fonte immagine: motogp.com
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