Moto2 e Moto3 si omologheranno alla MotoGP, solo una sessione di prequalifica per determinare i quattordici piloti in Q2.
L’ultimo comunicato della Grand Prix Commission formata da FIM, Dorna Sports, MSMA ed IRTA ha visto intraprendere diverse decisioni riguardanti il futuro delle categorie Moto2 e Moto3, le quali avranno effetto a partire dal 2025. Queste scelte sono state intraprese nel corso di vari meeting durante il mese di settembre.
La notizia più importante riguarda la modifica al format del weekend in vista della prossima stagione. Moto2 e Moto3, infatti, si omologheranno alla MotoGP per quanto riguarda l’importanza delle tre prove libere, andando così a disporre di una sola sessione, la Practice al venerdì pomeriggio, per stabilire quali piloti passeranno direttamente alla Q2 in vista delle qualifiche del sabato. La sessione del sabato mattina, invece, tornerà ad essere una FP2 classica, senza nulla in palio.
Un’altra modifica sul piano sportivo riguarda la procedura di partenza in condizioni di bagnato. Anche in questo caso si è deciso di seguire l’esempio della MotoGP e, dal 2025, in caso di pioggia prima del giro di ricognizione le squadre saranno autorizzate a riportare le moto in pit lane, per eseguire le modifiche necessarie ai piloti per affrontare le condizioni avverse.
Ci sono state delle modifiche anche per quanto concerne il regolamento tecnico. La Moto3 ha visto il price cap di telai e motori salire marginalmente, per venire incontro all’aumento delle spese che i marchi iscritti, Honda e KTM, stanno affrontando attualmente. La specifica di motori e telai, inoltre, è stata congelata per la categoria leggera, almeno fino alla fine del 2026.
Cambiamenti di minor entità per la Moto2 sul piano tecnico, dato che saranno dati, ai telaisti dotati di concessioni, due giorni di test privati in più a partire dal prossimo anno. Essi quindi salgono da sette a nove.
Fonte immagine: ajo.fi
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