MotoGP | Zeelenberg su Morbidelli “Credo che il suo stile di guida non sia adatto a questa Yamaha”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Matteo Gaudieri
1 Settembre 2022 - 08:00
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L’olandese di WithU RNF, in un’intervista a Motorsport.com, ha analizzato i motivi dell’annata storta di Franco Morbidelli

Con l’ingaggio da parte del team ufficiale Yamaha, le aspettative intorno a Franco Morbidelli erano alte, soprattutto dopo un 2021 vissuto con l’handicap di una moto poco prestazionale a causa dell’anzianità del progetto. Dopo i risultati conseguiti nel 2020, dov’era riuscito a battere Fabio Quartararo e a laurearsi vicecampione del mondo alle spalle di Joan Mir, sull’italo-brasiliano aleggiavano buoni auspici, ma l’infortunio al ginocchio aveva già incrinato qualche certezza.

Il cambio del capotecnico da Ramon Forcada (che lascerà WithU RNF, ndr) a Patrick Primmer sembrava essere la causa di un 2022 che stenta a decollare, con prestazioni che rispecchiano le difficoltà di un progetto tecnico, come quello di Yamaha, che funziona solo nelle mani del campione del mondo in carica Quartararo.

In un’intervista rilasciata a Motorsport.com, Wilco Zeelenberg, ex team manager dell’alfiere della VR46 Riders Academy, ha provato a fornire la spiegazione alle difficoltà del suo ex pilota ai tempi di Petronas Yamaha SRT.

L’olandese è tornato indietro con la memoria a due stagioni fa, quando furono attuati dei cambiamenti sulla carcassa della gomma posteriore; se è vero che la modifica non diede poi fastidio a Morbidelli, Wilco sottolinea come la moto sia cambiata rispetto al periodo.

“Michelin, nel 2020, ha portato una nuova carcassa dello pneumatico posteriore e l’aderenza sull’angolo di piega è cambiata rispetto al vecchio pneumatico. Piegare così tanto significa generare molta temperatura: Franco e Andrea piegano molto, penso che il motivo dei così tanti problemi sia questo. La nostra moto è cambiata dal 2020.”

Poi un doveroso accenno a quello che è stato l’infortunio di Morbidelli, intoppo che l’ha costretto a completare il 2021 in Yamaha non al 100% della forma.

“Franco ha centrato il podio a Jerez scorso anno ed è andato tutto relativamente bene, poi si è infortunato al ginocchio e da quel momento non ha corso più al suo livello. Ora è in forma, ma sta ancora lottando e questo per me è un mistero. Credo che il suo stile di guida non sia adatto a questa Yamaha.”

In qualità di Team Manager di WithU RNF, Zeelenberg ha l’opportunità di verificare i dati dei compagni di marca: questo gli ha permesso di constatare l’incredibile differenza che fa Quartararo rispetto agli altri tre piloti.

“Fabio ha più velocità in curva nei momenti in cui la gomma può surriscaldarsi, ha un angolo di piega minore e così evita i problemi che riscontrano gli altri. Quartararo frena in rettilineo, poi rilascia e curva, lo fa sempre e riesce a essere più rapido di un paio di chilometri. I suoi compagni di squadra adottano uno stile più antico: frenano forte ed entrano in curva col freno rilasciato. Con la condivisione dei dati vediamo esattamente cosa fa Fabio. Grazie alla sua altezza e al suo talento, riesce a gestire meglio la moto: mantiene sempre trazione sulla ruota posteriore, lo fa meglio degli altri. Andrea riporta che è impossibile fare tutti quei giri in quel modo, dice che non è il modo abituale di guidare. Ma Fabio può farlo per tutta la durata della gara.”

Immagine di copertina: Faceboook / Zeelenberg Racing

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