Anche Yamaha sceglie il motore a “V” per il 2026; Pavesio: “Orgoglioso dello spirito di sfida”
In occasione del sedicesimo GP stagionale della MotoGP, presso il Misano World Circuit Marco Simoncelli, Yamaha ha presentato il nuovo prototipo di YZR-M1, abbandonando il “vecchio” quattro cilindri in linea per lasciare spazio, presumibilmente, al nuovo motore totalmente ridisegnato.
Fresco di rivelazione dall’hospitality del team Yamaha Factory, il nuovo prototipo debutterà proprio sul circuito romagnolo: in sella ci sarà Augusto Fernández, che ha appena rinnovato come collaudatore ufficiale fino al 2027 e parteciperà al GP di San Marino, appunto, come wildcard. Il campione del mondo 2022 della Moto2 è stato affiancato nello sviluppo anche da Andrea Dovizioso, attualmente tester e consulente per le prestazioni dei piloti Yamaha e, grazie alla loro competenza e coesione, sono riusciti a concludere un progetto ambizioso, mirato a riportare il team della Casa di Iwata ai vertici di classifica.
L’evento di presentazione ha incluso un’anteprima della moto di Fernández, sfoggiante una livrea classica Yamaha completamente blu. Anche Fabio Quartararo e Álex Rins avranno l’opportunità di guidare la nuova YZR-M1, questa volta in pubblico durante i test in programma lunedì 15 settembre sullo stesso circuito.
Sulla questione, si sono espressi i principali responsabili del progetto: tra gli altri,
Takahiro Sumi, direttore generale della divisione sviluppo sport motoristici, ha commentato così: “Abbiamo intrapreso un progetto ambizioso, sviluppando un nuovo motore V4 e una moto completamente nuova ed è particolarmente impegnativo se portato avanti contemporaneamente allo sviluppo della moto del 2025. Una sfida del genere comporta rischi e pressione elevati: è il tipo di progetto che può essere portato a termine bene solo quando non è solo un ‘lavoro di squadra’ ma un ‘lavoro aziendale’, in cui tutti i soggetti coinvolti devono dare il 100%. Fin dall’inizio del progetto V4, ci sono state molte domande a cui rispondere e siamo ancora in fase di sviluppo, ma una cosa è certa: il nostro obiettivo è riportare Yamaha alla vittoria con un approccio basato sull’evidenza. Il prototipo con motore V4 riflette un progetto integrato in cui Giappone ed Europa condividono responsabilità e competenze. Grazie al duro lavoro del Project Leader Kazuhiro Masuda, del direttore tecnico Max Bartolini, degli ingegneri Yamaha, del Test Team Yamaha Factory, dei collaudatori, dei partner tecnici e di tutti gli altri che hanno contribuito, siamo in grado di adottare misure strategiche e fare progressi. Ringraziamo i fan per il loro instancabile supporto e speriamo che continuino a mostrare interesse per il nostro ritorno all’apice delle corse motociclistiche su strada. L’esplorazione fa parte del DNA di Yamaha. Il prototipo con motore V4 apre un ulteriore percorso tecnico. Gareggeremo contro ciò che si sta dimostrando più competitivo”.
Anche l’amministratore delegato Paolo Pavesio si è detto orgoglioso dello spirito di squadra del team ed ha elogiato il lavoro di Fernández e Dovizioso: “Lo sviluppo del prototipo con motore V4 è il risultato di una collaborazione tra Yamaha Motor in Giappone, Yamaha Motor Racing in Europa ed un gruppo selezionato di partner tecnici, insieme al Test Team Yamaha Factory. La pista determinerà in ultima analisi se abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, ma sono già orgoglioso dello spirito di sfida che abbiamo adottato nel rimodellare il nostro modo di lavorare: più veloci, più agili e più aperti a sfruttare le nostre risorse globali, sia a livello organizzativo che tecnico. Nell’ambito di questo approccio rinnovato, l’ingaggio di Andrea e Augusto lo scorso anno è stato un momento cruciale per dare vita al Piano V. Data la sua portata, l’imminente progetto 850cc e il cambio di fornitore di pneumatici, avere due collaudatori era essenziale. Anche i loro punti di forza complementari sono stati un fattore chiave: Andrea porta con sé una disciplina di sviluppo che si allinea perfettamente con la nostra ricerca di feedback di alta qualità. I suoi decenni ai vertici della MotoGP e la sua profonda competenza tecnica lo rendono una risorsa inestimabile. Augusto, nel frattempo, ha integrato perfettamente il lavoro di Andrea, soprattutto attraverso il suo contributo nei test e nelle wildcard. Come pilota MotoGP a tempo pieno, ancora in ottima forma, è determinante nel portare al limite il nostro nuovo motore V4 e il prototipo della moto. Questi stress test non solo forniscono dati critici, ma offrono anche una visione chiara della nostra realtà competitiva. Vorrei anche cogliere l’occasione per ringraziare Cal Crutchlow per il suo lavoro come collaudatore negli ultimi anni. Sebbene non sia stato coinvolto nel progetto V4, gli siamo profondamente grati per il suo contributo di lunga data allo sviluppo della moto Yamaha. Guardando al futuro, siamo entusiasti che sia Andrea che Augusto abbiano scelto di continuare il loro viaggio con noi nel 2026 e nel 2027, rimanendo figure chiave nell’evoluzione del progetto V4. La wildcard di questo fine settimana segna un nuovo entusiasmante capitolo, che crediamo catturerà l’attenzione degli appassionati della MotoGP”.
Resta dunque capire se, nel weekend di Misano, il nuovo prototipo di Yamaha dimostrerà dei miglioramenti rispetto al precedente, in vista di un futuro pieno di novità per la classe regina.
Fonte immagine: yamahamotogp.com
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