Momento storico per la MotoGP, dal prossimo anno la Yamaha M1 perderà la conformazione dei quattro cilindri in linea.
Delle cinque Case che corrono in MotoGP, quella che più di tutte necessita un riscatto al termine del 2025 è la Yamaha. L’impegno dietro le quinte, da parte della Casa dei Tre Diapason, è stato massiccio e nel 2026 si vedranno i frutti del lavoro svolto, a cominciare con lo storico passaggio dai motori quattro cilindri in linea ai V4.
Yamaha, dunque, ha deciso di adeguarsi ai concorrenti (Ducati, Aprilia, KTM ed Honda) nella speranza di ottenere i benefici necessari per la propria moto, da anni carente su alcuni punti cruciali (su tutti la trazione). Questa tipologia di motore, testata in pista da Augusto Fernández in diversi Gran Premi del 2025, verrà utilizzata da tutti i piloti titolari nel corso del 2026, sia dalla coppia Fabio Quartararo-Álex Rins nel team Monster Energy ufficiale, sia da Jack Miller che da Toprak Razgatlıoğlu nella squadra Pramac.
Takahiro Sumi, direttore manageriale della divisione di sviluppo di Yamaha per il motorsport, ha dichiarato: “Il quattro cilindri in linea è stato al centro della filosofia Yamaha per decenni. Ha regalato vittorie indimenticabili e ha plasmato la nostra reputazione in termini di precisione e controllo. Siamo orgogliosi di ciò che questo motore ha realizzato e dei piloti che lo hanno utilizzato per scrivere la storia, perché tutti insieme hanno plasmato la nostra tradizione agonistica”.
“Tuttavia, la MotoGP è in continua evoluzione e noi dobbiamo evolverci con essa. Il V4 rappresenta un nuovo capitolo per Yamaha, che unisce la nostra voglia di sfida al nostro DNA racing e alle soluzioni tecniche necessarie per lottare al vertice. Il nostro obiettivo rimane lo stesso: offrire ai nostri piloti la migliore moto possibile per vincere e trasmettere ai tifosi di tutto il mondo quelle sensazioni di soddisfazione ed entusiasmo che ricerchiamo”.
Massimo Bartolini, direttore tecnico di Yamaha, ha continuato: “La decisione di adottare un motore V4 non è stata presa alla leggera. Come potete immaginare, il processo di sviluppo è stato approfondito. Abbiamo analizzato ogni aspetto delle prestazioni, dall’accelerazione al comportamento in curva, ed abbiamo concluso che questa configurazione offre le differenze che ci aspettavamo, quindi avremo il potenziale per tradurle in vantaggi”.
“Le wildcard del 2025 hanno confermato le nostre aspettative: il V4, sebbene ancora all’inizio del suo percorso di sviluppo, offre ciò di cui abbiamo bisogno per poter fare ulteriori progressi e tornare a competere ai massimi livelli”.
“Il passaggio dal quattro cilindri in linea al V4 rappresenta un importante passo avanti per Yamaha e siamo entusiasti di continuare a perfezionare il pacchetto in vista del 2026 e per tutta la stagione a venire, in modo da liberarne tutto il potenziale. Il passaggio alla configurazione V4 è altrettanto strategico, in quanto ci consente di prepararci al regolamento tecnico del 2027, quando questa configurazione del motore offrirà un vantaggio in termini di layout della moto e sviluppo aerodinamico”.
Fonte immagine: yamaha-racing.com
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