Come deciso dalla Commissione dei Gran Premi, i dispositivi per abbassare l’anteriore saranno vietati in MotoGP. Saranno ancora utilizzabili gli holeshot device al posteriore.
La decisione era nell’aria oramai dall’inizio della stagione, ma solo quest’oggi è arrivata l’ufficializzazione. Tramite un comunicato rilasciato sul proprio sito, la Federazione Internazionale di Motociclismo ha comunicato la scelta della Commissione dei Gran Premi riunitasi a distanza lo scorso 18 marzo, due giorni prima del GP d’Indonesia 2022.
Durante la riunione, indetta da Carmelo Ezpeleta, Paul Duparc, Hervé Poncharal, Biense Bierma e dal segretario IRTA Mike Trimby, è stata presa una decisione sulla spinosa faccenda relativa all’ammissione o al divieto di utilizzo dei sistemi di abbassamento utilizzati sulle MotoGP già da qualche anno e che quest’anno sono stati ampliati anche all’uso durante la gara ed applicati persino alla parte anteriore dei prototipi.
Dopo due settimane a ponderare sulla decisione (la proposta è stata fatta il 4 marzo), la Commissione ha optato per vietare qualsiasi apparecchio che modifichi o aggiusti l’altezza dell’anteriore di una moto mentre questa è in movimento. Questa decisione diventerà effettiva a partire dal 2023.
Squadre come quelle Ducati, che si sono fermamente opposte a questo divieto, dovranno quindi cestinare i propri progetti legati agli abbassatori anteriori, che potranno essere sfruttati solo fino alla fine del 2022. Team e Case, però, potranno continuare ad utilizzare i sistemi volti ad abbassare l’altezza da terra dell’asse posteriore della moto da ferma, i cosiddetti holeshot device oramai presenti su tutte le moto dello schieramento MotoGP.
Fonte immagine: mediahouse.ducati.com
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.