MotoGP | Test Shakedown Sepang pre-2023, sintesi della terza giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
7 Febbraio 2023 - 19:54
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Le prove preliminari di Sepang terminano con Michele Pirro al comando, in una giornata totalmente asciutta. Nuova carena ed ali per Yamaha e KTM.


La terza ed ultima giornata del test Shakedown di Sepang per la MotoGP si è conclusa qualche ora fa. I tester dei cinque marchi iscritti al massimo campionato hanno terminato il tempo a disposizione a loro riservato e da venerdì dovranno condividere il tracciato coi piloti titolari della stagione 2023.

Questa terza giornata, alla fine, si è rivelata la più utile non avendo patito, nemmeno in piccola misura, il problema pioggia. Con queste condizioni Michele Pirro, su Ducati, ha aumentato un po’ il ritmo sfondando in solitaria il muro dei 2:00 con un 1:59.803.

Sulla sua Desmosedici laboratorio sono riapparse le carene utilizzate nei test di Valencia a fine 2022, ma in una versione ulteriormente aggiornata e che dovrebbe addirittura aumentare, secondo quanto raccontato, la sorta di effetto suolo tramite le appendici laterali. Ulteriore dimostrazione di quanto sia diventata cruciale (al limite dell’invasivo) l’aerodinamica in MotoGP.

Le prime due giornate erano state invece dominate dalla Yamaha di Cal Crutchlow, il quale quest’oggi è stato affiancato dall’altro tester Katsuyuki Nakasuga. Al contrario di Pirro, l’inglese ed il giapponese non si sono concentrati sul cronometro, quanto più sul continuare i test con la nuova carena (già vista a Valencia, dotata di ali alte e simili al modello 2016) e con nuovi pezzi, come ad esempio un parafango anteriore rinnovato.

Il rinnovamento più importante della nuova moto, tuttavia, rimane il motore (o quantomeno è ciò che spera Fabio Quartararo, oggi presente a bordo pista). La nuova moto ha fatto registrare i 335 km/h sul rettilineo principale, cinque chilometri all’ora in più della M1 2022. L’obiettivo primario pare, dunque, esser stato centrato.

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Anche KTM, come Ducati, si è messa al lavoro sulle nuove carene capaci di sprigionare l’effetto suolo. In particolare è stato Daniel Pedrosa a provare in maniera massiccia il nuovo pacchetto aerodinamico della RC 16, le cui linee delle appendici sembrano decisamente più morbide rispetto “ali da squalo” utilizzate dal 2020.

Il secondo approccio di Augusto Fernández Guerra alla MotoGP è andato in crescendo ed il pilota di Maiorca ha dichiarato di aver cominciato a comprendere la natura del proprio prototipo. Per il #37 il tempo finale registrato è stato di 2:00.482.

Dopo averla già svezzata ieri sotto l’acqua, Lorenzo Savadori è uscito nuovamente in pista sulla sua nuova Aprilia RS-GP23 dotata di un cupolino con le feritoie alle due estremità. Ulteriore elemento su cui si è concentrato il programma di lavoro del box di Noale è stato l’impianto frenante, in preparazione per ciò che Aleix Espargaró e Maverick Viñales dovranno provare da venerdì in poi.

Se per Yamaha il lavoro si è concentrato particolarmente sull’aspetto motoristico, la storica rivale nipponica Honda ha completato parecchi confronti tra i vari pacchetti aerodinamici, in particolare con l’utilizzo o meno delle alette posteriori a stegosauro già viste sul finire del 2022. A svolgere questo lavoro è stato, ancora una volta, il solo Stefan Bradl.

Si chiudono così i test di riscaldamento in vista di quelle che saranno, invece, le prove collettive previste per il weekend. La pista di Sepang è pronta a rivelarsi la passerella ideale per vedere le soluzioni tecniche che le squadre porteranno in vista di un 2023 combattutissimo.

Fonte immagine: Twitter / MotoGP

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