MotoGP | Test Shakedown Sepang pre-2023, sintesi della prima giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Febbraio 2023 - 20:19
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Nella prima sessione di prove della MotoGP a Sepang riservata a debuttanti e tester è Cal Crutchlow il più veloce su Yamaha, dopo una prima giornata in parte condizionata dalla pioggia.


L’inizio ufficiale dei test di Sepang per l’intera griglia della MotoGP dista ancora una settimana, ma già da quest’oggi i tester della classe regina hanno potuto mettere le ruote in pista per la classica tre giorni di Shakedown a loro riservata.

Al termine del primo giorno è stato Cal Crutchlow, su Yamaha M1, a conquistare il miglior tempo. Il massiccio lavoro dell’inglese, che ha testato con ben tre moto differenti durante l’intera giornata (due in versione 2023 ed una in quella 2022), ha dato i propri frutti sia in termini di tempo sul giro (2:01.146 il riferimento), sia per quanto concerne la velocità di punta della sua moto, vero tallone d’Achille per tutto l’arco del 2022.

I miglioramenti sembrano promettenti, dato che il nuovo prototipo di Iwata ha raggiunto i 330 km/h sul rettilineo principale, migliorando le velocità raggiunte da Fabio Quartararo e Franco Morbidelli nel GP della Malesia dello scorso anno.

Yamaha ha potuto contare sui soli sforzi di Crutchlow, mentre KTM sta partecipando allo Shakedown con ben tre piloti, ovvero il debuttante e campione della Moto2 Augusto Fernández Guerra e i tester Daniel Pedrosa e Jonas Folger, quest’ultimo alla sua prima uscita coi colori del test team di Mattighofen.

Il nuovo alfiere Tech3 ha girato a soli 0″2 dal tempo di Crutchlow, concentrandosi più sull’accumulare esperienza che sul testare nuove componenti. Colui che ha portato maggiormente avanti lo sviluppo delle parti è “Camomillo”, il quale ha lavorato a stretto contatto col gruppo di lavoro che affiancherà Jack Miller durante il 2023.

In quarta posizione nella classifica c’è Stefan Bradl sull’unica Honda presente e portata in pista dal test team HRC. L’ex-campione Moto2 2011 si è messo in sella ad una moto che sembra essere, almeno come aspetto, lontana parente rispetto al modello 2022, con sostanziali modifiche alla presa d’aria frontale, al cupolino (dalla forma più simile a quello Ducati), al tubo di scarico maggiorato e ovviamente alla carena. Sono tre i decimi che lo separano da Crutchlow.

Il più indaffarato di tutti è stato però Lorenzo Savadori, che ha portato in pista ben sei versioni differenti dell’Aprilia RS-GP23. Non tutto è andato per il meglio per “Sava” a causa di un guasto tecnico sul finire della giornata, ma è innegabile l’impegno della Casa veneta di limare ogni possibile centesimo per avvicinare la diretta rivale Ducati.

L’ultimo a girare in pista è stato, difatti, proprio il ducatista Michele Pirro. Anche se i suoi tempi non sono stati stupefacenti (specie in riferimento ai crono sensazionali dei piloti di Borgo Panigale nei test 2022), anche il campione italiano Superbike si è dato da fare portando in pista le ultime novità, come la nuova appendice aerodinamica laterale dalla forma molto più affilata rispetto a quelle abituali.

Nei prossimi due giorni le prove di riscaldamento proseguiranno, permettendo così ai tester e al debuttante Fernández di prendere ulteriore confidenza con le nuove moto ed il tracciato di Kuala Lumpur in vista dell’arrivo dei “pezzi grossi” del campionato.

Fonte immagine: Twitter / MotoGP

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