MotoGP | Test Sepang pre-2024, sintesi della terza giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
8 Febbraio 2024 - 21:02
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Le condizioni della pista permettono l’abbattimento del muro del ’57, Bagnaia mostra i muscoli girando in 1:56.6.


Terminata la FP3 odierna, è calato il sipario sui test di Sepang IRTA della MotoGP in quel della Malesia. Piloti e squadre ora sono già con la mente concentrata sull’ultima prova collettiva in programma in Qatar tra undici giorni, ma prima di parlare di Lusail c’è da analizzare quanto visto qui a Kuala Lumpur.

Se già nella giornata di mercoledì i tempi realizzati avevano fatto gridare al miracolo, quest’oggi un’altra mannaia si è abbattuta sul cronometro permettendo lo sfondamento del muro dell’1:57. Sono stati in quattro a riuscirci, ma il più veloce di tutti è stato Francesco Bagnaia: il campione del mondo in carica, dopo aver lasciato sfogare il compagno di squadra Enea Bastianini ieri, ha messo tutti quanti in riga girando in 1:56.682.

Un miglioramento così netto rispetto alla pole dello stesso Bagnaia datata 2023 (pari a 0″8 circa) potrebbe esser stato possibile per via delle condizioni della pista pressoché perfetta, visti i due giorni di prove precedenti rimasti indenni dal meteo, e della gommatura dell’asfalto. Ciò ha permesso anche a Jorge Martín ed Enea Bastianini di imitare Pecco, ottenendo rispettivamente il secondo e terzo posto.

Il poker Ducati davanti è stato completato nientemeno che da Álex Márquez: un po’ come Bagnaia, il bicampione del mondo ha svelato le sue carte un po’ in ritardo rispetto agli avversari ed è balzato al quarto posto della classifica girando in 1:56.9. La confidenza con la Ducati Desmosedici sta arrivando anche per suo fratello Marc, autore del sesto tempo.

Il filotto di moto bolognesi nei dieci continua con Fabio Di Giannantonio in ottava posizione, capace di portare la sesta Ducati dei sette titolari presenti in top ten. Solo Marco Bezzecchi, l’anno scorso tra i più veloci con la moto 2022, si è dovuto accontentare del 17° tempo.

Fa impressione che, nonostante le limitazioni sui test, la Casa italiana continui a farla da padrone, mentre le inseguitrici per il momento si devono accontentare delle briciole. Aleix Espargaró, come ieri, è stato il solo a tenere un po’ il passo dei missili di Borgo Panigale, girando in 1:57.091 e chiudendo al quarto posto, in mezzo ai fratelli Márquez.

Mentre Maverick Viñales ha tentato di trovare alcune soluzioni sull’anteriore finendo per ottenere il 12° tempo finale, Miguel Oliveira ha proseguito il lavoro all’interno del box Trackhouse Racing, il quale quest’oggi ha annunciato l’assunzione di Davide Brivio come team principal; il portoghese, nonostante le buone premesse, è solo 18°, con Lorenzo Savadori penultimo sulla quarta Aprilia ma più attivo di tutti con 64 giri.

Il gruppo KTM è riuscito a piazzare due delle proprie RC16 nei primi dieci, una a testa per il marchio austriaco e per GasGas. Sono sempre i soliti due a fare la differenza contro i rispettivi compagni di squadra: Brad Binder occupa la settima posizione e, nonostante qualche incertezza in frenata, il sudafricano ha girato con un soddisfacente 1:57.307.

Si è concluso bene anche il primo test ufficiale di Pedro Acosta, il cui bilancio, sei giorno dopo le tre giornate di Shakedown e le tre comuni, parla di un nono posto finale a 0″7 da Bagnaia, ma ad una manciata di millesimi dal #33, posto come assoluto riferimento per i piloti KTM e GasGas.

Jack Miller, rispetto alle giornate precedenti, ha recuperato alcune posizioni chiudendo 14°, mentre Augusto Fernández, tra i titolari, è stato il pilota con più passaggi all’attivo (60), al pari proprio dell’australiano.

Tre giorni, tre decimi posti come migliori piazzamenti per Honda, che rivede Joan Mir come il più rapido sulla RC213V del team Repsol. Lo spagnolo ha mantenuto inalterata la propria situazione di classifica ottenendo un 1:57.374 ad inizio turno, ben prima dell’arrivo della pioggia previsto per le 15:00 locali.

Takaaki Nakagami, 13°, è staccato tre posizioni dall’ex-campione della Suzuki, seppur con un ritardo contenuto a 0″4. Più indietro Johann Zarco, che ha perso posizioni dal giorno 1 fino a scendere alla 16a piazza, e Luca Marini, 19°.

Ancora una volta è Yamaha a concludere il capitolo marchi, dato che né Fabio Quartararo né Álex Rins sono stati capaci di entrare in top ten. Partendo da “El Diablo”, egli si è detto soddisfatto del passo gara, ma la M1 pare non abbia risolto i problemi di sfruttamento del pneumatico morbido durante il time attack.

L’obiettivo per il Qatar, per il box Monster Energy, sarà quello di rimediare a questo problema, in modo da evitare il rischio di rimonte impossibili per una moto che, rispetto alle concorrenti, ha sempre peccato in termini di potenza. Segnali comunque incoraggianti anche dai dati della Speed Trap, dato che ieri Fabio è stato il più veloce in fondo al lungo rettilineo. 20° Cal Crutchlow sulla moto laboratorio.

Si chiudono così i tanto attesi test di Sepang della classe regina. Tra meno di due settimane i protagonisti scenderanno in pista sul tracciato situato nel deserto di Doha, prima di dare fuoco alle polveri l’8 marzo.

Qui i risultati dell’ultima giornata.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

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