MotoGP | Test Sepang inizio 2022, sintesi della prima giornata

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Febbraio 2022 - 13:20
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Le Aprilia dominano la prima giornata con Espargaró davanti a Viñales, Rins chiude la top tre sulla nuova Suzuki. Bezzecchi primo dei rookie.


Dopo una lunga attesa, intervallata dai tre giorni di anticipazione avuti ad inizio settimana, i test ufficiali della MotoGP in quel di Sepang sono finalmente cominciati. In questo fine settimana le squadre ed i piloti del massimo campionato a due ruote dovranno completare più chilometri possibili per accumulare dati utili, in vista del primo appuntamento stagionale in Qatar l’8 marzo.

Questa prima sessione del sabato è ripartita da dove si era concluso lo shakedown di inizio settimana, con l’Aprilia a guidare la classifica. Al comando troviamo infatti ben due RS-GP22, portate in pista da Aleix Espargaró e Maverick Viñales. Il primo dei due spagnoli ha girato in 1:58.371 e dopo aver ottenuto il primato a metà giornata non ha più lasciato la testa della graduatoria, mentre il suo compagno, pronto ad iniziare la sua prima stagione completa in Aprilia, è secondo per appena 0”013.

“Top Gun” ha effettuato più giri (56 a 42), ma il suo miglior tempo è arrivato solo nel time attack finale. Presente anche Savadori sulla terza RS-GP, ma l’ex-campione italiano Superbike ha girato 6” più lento ed ha completato solo 15 passaggi.

A completare il “podio” di questa prima giornata ci ha pensato un altro spagnolo, Álex Rins. La Suzuki GSX-RR arrivava da dei test a Jerez a fine 2021 già piuttosto convincenti per i progressi sul motore, a cui si aggiunge il solito pacchetto estremamente solido della moto a quattro cilindri in linea. Il #42 si è fermato ad un decimo secco dalla prima Aprilia, ma è stato anche vittima di una scivolata in curva 9 alle prime battute; una volta tornato in sella, Rins ha completato ben 72 passaggi in questo primo giorno, più di chiunque altro.

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Il suo compagno ed ex-campione Joan Mir è poco distante, in settima posizione assoluta e con un bottino di 68 passaggi completati. Il maiorchino ha testato, oltre il nuovo motore, anche un telaio in carbonio, una versione aggiornata del dispositivo di partenza per abbassare la ruota posteriore ed un nuovo profilo alare (più stretto ma con un ulteriore rientranza alle estremità), rimanendo comunque sul ’59.0 come tempo di riferimento (tra i primi sopra il ’59).

Dopo la prova di forza dei test di Jerez de la Frontera, letteralmente dominati dalla Ducati, la Casa di Borgo Panigale si è mossa in maniera decisamente più cauta in questo primo giorno al completo a Sepang. Fa strano come il primo ducatista sia un pilota privato, ovvero Enea Bastianini: 44 giri messi in cascina per la “Bestia” ed un tempo di 1:58.6 come riferimento, che lo pone a meno di 0”3 da Aleix Espargaró. Johann Zarco il secondo dei piloti Ducati ed ultimo dei protagonisti a rimanere sotto l’1:59, seppur con mezzo secondo di distacco.

Alla Ducati spetta la soddisfazione di avere il miglior rookie della prima giornata, ovvero Marco Bezzecchi. La Ducati della squadra Mooney VR46 sta funzionando bene nonostante sia datata di un anno e “Bez” sembra decisamente più carico rispetto a quanto visto nel 2021. Il #72 ha compiuto 49 giri ed ha distanziato di ben mezzo secondo Luca Marini, suo compagno di squadra, ed anche l’altro debuttante sulla GP21, Fabio Di Giannantonio (ritornato in condizioni ottimali dopo la gastroenterite di inizio settimana).

Ancor più strano vedere tutti i piloti di punta di Borgo Panigale nelle retrovie, a cominciare da Francesco Bagnaia. In termini di tempo sul giro non è di certo un primo giorno di ribalta per Bagnaia, capace di concludere 61 passaggi ma sempre sopra il 2:00. Il torinese è rimasto nel panino delle Ducati private di Marini e Di Giannantonio in 19a posizione, alle spalle di Jorge Martín (17° a 1”5, 49 giri compiuti) e davanti a Jack Miller (22° a 1”8, 55 giri). Assente Michele Pirro stavolta, perciò il lavoro di testing sul nuovo terminale della marmitta è spettato sui due piloti factory.

Questa prima giornata di prove ha rispecchiato, in buona parte, ciò che è stato il 2021 della Yamaha. Fabio Quartararo continua ad essere il riferimento assoluto del marchio di Iwata col sesto posto assoluto ed un ritardo di 0”6 da Aleix; il punto focale del lavoro è stato, come ci si poteva aspettare, sul motore, e difatti le differenze di velocità di punta delle M1 ufficiali sono state inferiori rispetto a quanto visto nel 2021.

Il test rider Cal Crutchlow ha portato la seconda Yamaha in 11a posizione con un buon tempo di 1:59.558, mentre gli altri tre piloti della Casa dei Tre Diapason, Franco Morbidelli, Andrea Dovizioso e Darryn Binder, per il momento annaspano oltre la 20a posizione, rispettivamente al 21°, 23° e 25° posto. Cambiamenti sul fronte aerodinamico anche ad Iwata, con una nuova presa d’aria anteriore (più ampia ed allungata, molto simile a quella Aprilia), una carena rinnovata ed un copri cerchio anteriore.

Uno dei tanti temi molto attesi riguardava il ritorno in pista di Marc Márquez sulla nuova RC213V di casa Honda, una moto visivamente stravolta rispetto ai modelli dell’ultima generazione in quasi ogni aspetto, come la presa d’aria frontale, il kit aerodinamico, il codone, la posizione del tubo di scarico e persino la forma della sella. Il “Cabroncito”, ripresosi dal problema alla vista e con un braccio in condizioni sempre migliori, è stato l’hondista più veloce in 1:59.287, ma è anche incappato in un paio di scivolate senza conseguenze.

A seguirlo il suo compagno di squadra Pol Espargaró, che per la prima metà del turno ha anche preceduto l’otto volte iridato, nonostante una differenza di tempi sul giro minima. Anche il numero di passaggi è pressoché identico, con “Polyccio” a quota 64 contro i 62 del #93. Takaaki Nakagami è 12° con lo stesso numero di passaggi di Marc, mentre Álex Márquez, 15°, rimane l’ultima ruota del carro Honda, con oltre un secondo e mezzo di gap dai primi.

Nonostante il grande interesse attorno alla pre-season della KTM, per ora gli austriaci ricoprono il ruolo di fanalino di coda dopo il primo giorno di test ufficiale. Raúl Fernández è curiosamente il primo dei piloti in arancione sulla RC16 del team Tech3 e, come i suo compagni factory, ha potuto provare una nuova carena, con l’aggiunta di alcuni fori verticali sulle alette anteriori.

Tre delle quattro KTM sono comunque vicine tra loro, ma tutte oltre la top ten. Brad Binder occupa il 14° posto ed è davanti al compagno Miguel Oliveira, 16°; tra i due balla poco più di un decimo, ma entrambi hanno circa 1”5 di ritardo. Remy Gardner, ancora dolorante al polso fratturato ed operato, è 24° con oltre 2” di ritardo.

Domani, nel secondo ed ultimo giorno, vedremo se i valori in campo saranno gli stessi o se qualcuno ha tenuto nascoste le proprie carte per un altro giorno.

Qui troverete i risultati della sessione 1 e l’analisi dei passi gara.

Fonte immagine: motogp.com

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