MotoGP | Test Sepang: doppietta Yamaha nella seconda giornata. Lorenzo primo tra le Ducati

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Gennaio 2018 - 20:46
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La seconda giornata dei test di Sepang per la MotoGP vede al comando un altro spagnolo. Il testimone è passato da Daniel Pedrosa al connazionale Maverick Viñales, che dopo il lavoro di ieri incentrato sul ritmo e sullo svezzare l’affidabilità della nuova M1 oggi si è concentrato anche sulla prestazione più pura, sorprendendo con un tempo di 1:59.355, quasi un secondo e mezzo più veloce del suo tempo migliore registrato ieri e un decimo più rapido di quello di Dani di ventiquattro ore fa. I piloti del team ufficiale Movistar Yamaha sembrano già pronti per l’inizio di campionato in Qatar, come testimonia anche la posizione di Valentino Rossi: secondo, ad appena 35 millesimi dal compagno di squadra. La differenza più rilevante tra l’astro nascente spagnolo e l’italiano è però una, ovvero il numero di giri completati: 68 a 39 per “Top Gun”.

Terza posizione per Cal Crutchlow con la prima delle Honda, con tre giri in meno all’attivo rispetto al ventitreenne di casa Yamaha e con un tempo pressoché identico (1:59.443). Jorge Lorenzo è quarto con la prima delle Ducati, seguito da quella del team satellite Alma Pramac di Jack Miller. L’australiano sta continuando ad attirare le attenzioni su di sé durante questi giorni di prova, rubando in parte la scena anche a Danilo Petrucci. “Petrux” comunque sembra molto soddisfatto della GP18, elogiandola per la sua erogazione della potenza su cui il passo in avanti sembra esser stato decisivo. Il vicecampione del mondo Andrea Dovizioso ha chiuso ottavo quest’oggi, senza un gran numero di passaggi completati: “solo” 32, contro i 68 di Márquez (dato più elevato oggi, a pari merito con Viñales) che lo precede di appena due millesimi. Il #93 paga però una scivolata a pochi minuti dalla fine della giornata. Il team interno HRC ha fornito a Marc e a Dani (oggi 12°) una curiosa carena da testare, molto appuntita sul muso simile quasi a una testa di squalo e con delle appendici esterne simili a delle piccole “maniglie“. Qui sotto una foto di Pedrosa in azione con la suddetta carena.

Johann Zarco per il team Tech3 ha continuato il lavoro sulla M1 2017, la moto che ha dato parecchi grattacapi a Rossi e Viñales durante la scorsa stagione. Il francese ha individuato già parecchi punti interrogativi da risolvere (come le doti della moto sul giro secco), ma sembra fiducioso di poter portare la vecchia moto di Iwata ai piani alti. Una mano può fornirgliela Yonny Hernandez, giù in 25a posizione nella lista dei tempi sul giro ma comunque in grado di fornire dati preziosissimi sia per il bicampione del mondo della Moto2 che per il sostituto di Folger (che non è escluso possa essere lui stesso).

Situazione ristabilitasi a favore di Iannone in casa Suzuki: dopo una giornata colma di grattacapi per l’abruzzese, oggi ha concluso in top ten scendendo sotto il muro dei due minuti di tempo sul giro, distanziando Rins di tre decimi e concludendo una tornata in più (57 a 56). Ma prima di pensare a scornarsi tra sé, bisogna permettere alla Suzuki il balzo in avanti decisivo verso le posizioni che contano. Per quanto riguarda l’altra Casa italiana, l’Aprilia (rimasta un po’ in ombra durante la domenica) e Scott Redding (nuovo arrivato direttamente dal team Pramac) stanno continuando la ricerca del feeling adeguato per l’inglese. Feeling che Aleix Espargaro già ha: 11° tempo per lui, sotto al muro dei due minuti, con 47 giri completati.

Giornata invece assolutamente da cestinare per KTM: la casa austriaca ha dovuto far fronte al brutto incidente di Pol Espargaro in curva 4, che lo ha costretto a rimanere fermo tutto il lunedì e con il forte rischio di saltare anche la decisiva giornata di domani. Novità quasi nulle tra ieri e oggi per il prototipo della Casa di Mattighofen, provato anche da Kallio oltre che dal più giovane degli Espargaro e da Smith.

Classifica dei tempi – giorno 2.

Fonte immagine: motogp.com

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