MotoGP | Test Misano 2022 post-Gran Premio, sintesi della seconda giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
8 Settembre 2022 - 08:00
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Quartararo termina al comando i test di Misano, ottimi progressi per Yamaha. Solo mezza giornata di lavoro per i piloti Ducati, Marc Márquez in top ten nelle due sessioni.


Con la giornata di mercoledì si sono conclusi i test di Misano della MotoGP successivi al Gran Premio di San Marino. Sulla pista del Santa Monica le squadre e le Case hanno portato le novità più disparate, con un bisogno essenziale da parte di certi gruppi, come Honda o Yamaha, di avere risposte sulle novità tecniche.

Alla fine, nel caso del marchio di Iwata, queste sembrerebbero esser state trovate. Al termine della quarta sessione Fabio Quartararo si è aggiudicato il primo posto col tempo di 1:31.054, precedendo di un decimo Francesco Bagnaia e stabilendo un nuovo record del tracciato, seppur non ufficiale. Anche il suo compagno Franco Morbidelli è andato bene, terminando al terzo posto nella FP4 e al 12° posto nella combinata. 

I pareri dei due piloti sono stati molto positivi in merito al nuovo motore portato dai tecnici giapponesi, e anche dati alla mano sono arrivate conferme rassicuranti dato che “El Diablo” ha raggiunto una velocità di punta di 298,3 km/h, a soli due dal riferimento settato da Jorge Martín su Ducati. Lavoro anche su aerodinamica e telaio per il team Yamaha, per delle novità che forse potrebbero apparire già in Aragona, come alcuni elementi che dovrebbero garantire velocità di punta maggiori alla M1.

I piloti Ducati, al contrario degli yamahisti, hanno svolto solo mezza giornata di lavoro prima di partire verso Alcañiz. L’1:31.1 fatto nella FP3 ha permesso a Bagnaia di rimanere in scia a Quartararo, con Enea Bastianini quarto classificato nella combinata. 

Solo i due piloti italiani, giunti primo e secondo nell’ultimo GP, hanno potuto testare le novità prevalentemente aerodinamiche di casa Ducati; Bagnaia ha ammesso, ai microfoni di Sky Sport, come lo sviluppo del telaio attuale potrebbe aver raggiunto il massimo stadio e che potrebbe dover essere necessario un telaio nuovo molto presto. Il suo compagno Jack Miller, solo 18° al termine dei test, è caduto al mattino alla stessa curva che l’aveva tradito domenica, la Rio. 

In alternanza alle prime due Ducati, spuntano le due Aprilia. Aleix Espargaró ha girato solo al mattino classificandosi quinto, mentre i suoi due compagni, Maverick Viñales e Lorenzo Savadori, hanno proseguito al pomeriggio. Il motivo di questa scelta conservatrice del #41 è dovuta alla caduta patita al mattino e alla conseguente frattura del mignolo sinistro, prontamente ingessato ed immobilizzato. Tuttavia, la gara di Aragón non pare a rischio per il fratello di Pol.

Honda ha continuato a mantenere gli occhi puntati su di sé, specie nel lato del box #93. Marc Márquez, come preannunciato ieri, ha proseguito coi test ed ha svolto anche la giornata di mercoledì, chiudendo in decima posizione la FP3. La FP4 è stata terminata al settimo posto, anche se su solo dodici piloti. 

Non tutte le notizie sono però positive: il “Cabroncito” ha dichiarato di aver avvertito dei dolori al braccio destro e questo potrebbe rimettere di nuovo in discussione la partecipazione al GP d’Aragona, che per molti sta diventando molto probabile. 

Marc, incredibilmente, è anche il primo degli hondisti in classifica col 13° posto nonostante la sua situazione, col trio Pol Espargaró-Takaaki Nakagami-Álex Márquez a seguirlo rispettivamente in 14a, 15a e 17a piazza, mentre Stefan Bradl è più indietro, 24°. Per tutti i piloti HRC il distacco è sopra il mezzo secondo, ma c’è stato anche parecchio impegno nel cercare nuove soluzioni, come il riutilizzo del forcellone Kalex già visto ieri (anche da parte di Márquez) e di un nuovo tubo di scarico dal diametro più ampio. 

KTM non ha messo a disposizione dei propri piloti un modello prototipale 2023 della RC16, ma solo alcune componenti da testare sulla moto vecchia. Al pomeriggio solo Brad Binder e Daniel Pedrosa hanno girato per la Casa austriaca, mentre Oliveira, Fernández e Gardner avevano già completato i rispettivi programmi di lavoro. Alla fine il portoghese rimane il pilota meglio piazzato tra quelli in arancione in ottava piazza, mentre Binder è 16°.

Con Suzuki fermatasi ad una sola giornata di test, si conclude qui il riassunto della seconda giornata. Ora restano circa dieci giorni prima del ritorno in pista delle tre categorie del Motomondiale ad Aragón, tra il 17 e 18 settembre. 

Qui i risultati della FP3, della FP4 e della combinata finale. 

Fonti immagini: yamahamotogp.com, aprilia.com

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