MotoGP | Test Mandalika inizio 2022, sintesi della seconda giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Febbraio 2022 - 11:28
Home  »  MotoGPMotomondiale

I tempi si abbassano e si riducono i distacchi, Marini al comando davanti agli spagnoli Márquez e Viñales.


La seconda giornata di test della MotoGP al tracciato cittadino di Mandalika si è conclusa da poco più di un’ora. Una sessione meno tragica in termini di condizioni rispetto a quella di ieri, ma comunque difficoltosa per il solito sporco che ha reso difficile guidare, sia in termini di visibilità (con visiere completate sporcate dal fango) che di grip.

Rispetto a ieri i tempi si sono abbassati di un secondo ed il più veloce è stato, a sorpresa, Luca Marini sulla Ducati GP22 del team Mooney VR46. Il fratellastro di Valentino Rossi ha completato 59 giri e durante il time attack finale è riuscito a scalare la classifica, riportando quindi la Casa italiana al comando delle prove collettive. Decisamente più indietro il suo compagno Marco Bezzecchi, 22° e a sua volta alle prese con un attacco al tempo negli ultimi minuti; “Bez”, però, ha terminato a 1”1 da Marini.

Rispetto a ieri la presenza delle Ducati nella top ten è decisamente più massiccia. Johann Zarco, dopo aver realizzato il record di passaggi al venerdì, ha migliorato anche la prestazione sul giro secco chiudendo sesto a meno di tre decimi, davanti ad Enea Bastianini. La seconda moto Pramac, guidata da Jorge Martín, occupa invece il nono posto, ma con meno di un decimo di scarto rispetto al bicampione della Moto2.

La quinta Ducati ad essere nei dieci è quella ufficiale di Francesco Bagnaia. La squadra Corse è stata la più attiva in assoluto poiché Pecco e Jack Miller (solo 20°) hanno compiuto oltre 80 giri a testa, con l’obiettivo più di accumulare chilometri che di cercare il tempo. Fabio Di Giannantonio è invece 17° sulla seconda GP21 di Gresini Racing; il #49 è stato anche autore di una caduta in curva 11.

Dopo il 17° tempo di ieri, Marc Márquez è riuscito a recuperare posizioni terminando secondo a meno di 0”2 da Marini. I 74 giri effettuati dall’hondista sono un bel bottino e, nonostante stia accusando la fatica, si può dire che lo spagnolo della Honda è fisicamente pronto per l’inizio del mondiale e per la caccia al nono alloro iridato. Pol Espargaró, dopo aver guidato il primo giorno, è ottavo con un paio di giri in più in cascina. I distacchi di questa seconda giornata sono però risicatissimi, poiché la top ten è racchiusa in mezzo secondo.

Ben più vicine tra loro le Honda LCR, con Takaaki Nakagami ed Álex Márquez rispettivamente in 15a e 16a posizione. Entrambi sono stati capaci di abbattere il muro dell’1:32, accumulando così un ritardo di 0”6 dalla Ducati #10.

La top tre della sessione è chiusa, ancora una volta, dall’Aprilia, oramai sempre più una conferma in questi test prestagionali. Maverick Viñales occupa infatti la terza posizione alle spalle del suo vecchio rivale Márquez, precedendo anche un Aleix Espargaró che, tra Sepang e Mandalika, si è affermato come un possibile outsider per il campionato che verrà. Solo quest’oggi l’Espargaró ha ceduto un po’ il passo in classifica chiudendo 14°, ma c’è da dire che ha effettuato il suo miglior tempo ad inizio sessione.

Quarto posto per la prima Yamaha, ancora una volta quella del campione del mondo in carica Fabio Quartararo. Il franco-siciliano è stato capace di migliorare di una posizione e di fermarsi a meno di mezzo decimo da Viñales, col quale condivide anche il numero di giri fatti sul Mandalika (68). Tra le Yamaha, però, Quartararo stavolta è in solitaria nei primi dieci.

Il suo compagno di squadra Franco Morbidelli è appena fuori dalla top ten col 12° tempo di giornata, nonostante un numero di passaggi molto vicino rispetto a quelli effettuati da Quartararo. Non una gran giornata per il team RNF Racing, con Andrea Dovizioso autore di una scivolata nella veloce curva 9 e che ha provocato seri danni alla sua M1; “Dovi” è 19°. Ultimo posto per Darryn Binder, a mezzo secondo dal penultimo classificato e a 1”7 dai migliori.

Si sono ribaltate le consuetudini nel team Suzuki intanto, almeno per quanto visto nei test finora. La quinta piazza è occupata da Joan Mir, autore di solo 47 tornate per via di una scivolata al mattino ma capace di rimanere a soli tre decimi da Marini, tra l’altro condividendo lo stesso crono con Zarco (ma precedendolo per avere il secondo miglior tempo fatto più veloce del suo). Ben più indietro Álex Rins, 13°, ma con ben 72 giri fatti.

https://twitter.com/suzukimotogp/status/1492311578108170248

La prima metà del turno è stata guidata da Brad Binder e dalla KTM, ma col prosieguo della giornata il sudafricano ha perso posizioni, scivolando oltre la top ten in 11a piazza e con 0”5 di ritardo. Come già successo nei due giorni di Sepang, la KTM è fuori dalla prima importante fetta della classifica, ma si consola col primato dei giri percorsi firmato da Miguel Oliveira (84 passaggi, a pari merito con Miller).

Se la situazione del team Red Bull non entusiasma, quella del team Tech3 di Hervé Poncharal lascia ancor più perplessi. La differenza tra Raúl Fernández e Remy Gardner è decisamente calata rispetto a ieri, forse anche per il miglioramento dell’asfalto che ha convinto l’australiano a spingere di più, ma i due debuttanti sono comunque al 21° e 23° posto con oltre un secondo di ritardo.

Domani sarà l’ultima giornata di test disponibile qui in Indonesia, prima della pausa di circa un mese che precederà l’avvio del campionato MotoGP 2022. Non essendo previste giornate di prove collettive in Qatar, i team dovranno sfruttare al massimo l’ultima sessione di domani.

Qui i risultati del secondo giorno e l’analisi dei passi gara.

Fonte immagine: Twitter / Mooney VR46 Racing Team

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA

I Commenti sono chiusi.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO