MotoGP | Test Malesia pre-2020, sintesi della terza giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
9 Febbraio 2020 - 14:06
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Si sono da poco conclusi i primi test ufficiali MotoGP in previsione della stagione 2020 e, per il terzo giorno consecutivo, a svettare in classifica è la Yamaha M1 #20. Fabio Quartararo ha continuato il lavoro sulla sua nuova Yamaha 2020, migliorando ulteriormente il crono fatto ieri pomeriggio di un paio di decimi fino a raggiungere l’1:58.349 finale. In una sessione in cui molti piloti si sono concentrati anche sull’usare la nuova gomma Soft portata dalla Michelin, rimane il dubbio che le Yamaha, Quartararo in particolare, non abbiano spinto al 100%. In compenso, sulle moto di Iwata sono comparsi dei nuovi pulsanti poco sotto il semimanubrio sinistro, quelli che dovrebbero essere i nuovi holeshot device per migliorare la partenza (prendendo spunto a piene mani dalla “farfallina” usata, a partire dall’anno scorso, sulle Ducati).

Le altre M1 si trovano a distacchi non eccessivi da Quartararo ma sparse per tutto il resto della classifica. La seconda è quella di Valentino Rossi: il pesarese ha chiuso al quinto posto la giornata odierna con un distacco di meno di due decimi sul suo futuro sostituto, collezionando 51 giri. Franco Morbidelli è stato uno dei pochi a non migliorare fra il secondo e il terzo giorno essendosi concentrato sulla specifica A della nuova moto, scivolando al 14° posto della combinata; Maverick Viñales ha chiuso 16° questi test, ma si trova insieme a molti altri big in questa zona della classifica, chiudendo con un record di 83 giri quest’ultima giornata e una buona simulazione di passo gara. E’ sceso in pista, in questo ultimo giorno, anche Jorge Lorenzo per il test team Yamaha, mettendo in cascina 46 giri e il 20° posto, a 1.3 secondi dalla vetta.

https://twitter.com/mvkoficial12/status/1226460205422014464

In seconda posizione nella combinata troviamo Cal Crutchlow, primo dei piloti Honda e alle spalle di Quartararo per soli 82 millesimi. Nonostante il bel risultato dell’inglese per il team LCR, c’è del tumulto nei box HRC, con Marc Márquez 13° e Álex Márquez 17°, seppur con distacchi piuttosto irrisori e intorno ai quattro/cinque decimi. Quello che più fa impressione è però l’atteggiamento del campione del mondo: oltre a una caduta piuttosto strana in curva 3 (mentre faceva da traino al fratello), il Márquez più vecchio si è dichiarato più preoccupato per l’aspetto tecnico della sua moto che di quello fisico personale; per scoprire se è un bluff o reale preoccupazione dovremo aspettare l’avvio del campionato dell’8 marzo. Takaaki Nakagami ha chiuso invece 22° questo terzo giorno con 48 giri.

In una sorta di valzer, le due Suzuki si sono nuovamente scambiate in termini di posizioni al vertice, con Álex Rins di nuovo terzo con un distacco di un decimo dal francese della Yamaha. Lo spagnolo è stato uno dei più impressionanti in termini di passo, a dimostrazione di come il duro lavoro fatto su tutte i vari settori della moto stia dando i suoi frutti. Il compagno Joan Mir ha ottenuto il decimo posto finale, ma la sua giornata non è proseguita liscia come l’olio a causa di una caduta in curva 9. Rispettivamente 42 e 32 giri di pista per Rins e Mir.

https://twitter.com/suzukimotogp/status/1226325169167327232

La prima Ducati che troviamo in classifica è quella di Francesco “Pecco” Bagnaia, quarto e forte di una piccola soddisfazione dopo dei test passati, per gran parte del tempo, nelle posizioni di rincalzo della classifica. E’ continuato il test sulle carene in casa Ducati, svolto principalmente da Petrucci nel team Mission Winnow e da Miller in quello Pramac, ma il ternano ha anche provato un nuovo ammortizzatore approvandolo. L’australiano e Andrea Dovizioso hanno effettuato i loro tempi finali con gomme medie, che hanno portato il #43 all’ottavo posto con due decimi di distacco e 48 giri effettuati, mentre il forlivese si è fermato al 14° della terza giornata e al 15° della combinata, davanti a Viñales. I due piloti Pramac e il #04 sono stati protagonisti di tre cadute, coi due compagni di squadra a terra alla stessa curva, la 15.

Dopo il bell’exploit di Daniel Pedrosa nella seconda giornata, il team KTM è tornato nel proprio range di risultati abituale, con un settimo posto finale portato a casa da Pol Espargaró. Il programma dell’ex-campione del mondo della Moto2 non è variato molto da quello degli ultimi due giorni, al contrario del compagno Brad Binder che ha testato la nuova carena “a forma di squalo” già usata dal compagno Pol negli ultimi due giorni, registrando anche il suo miglior risultato con il 17° tempo. Daniel Pedrosa ha ceduto invece il posto a Mika Kallio sulla terza KTM, ma per il finnico le cose non sono andate altrettanto bene, con una caduta rimediata in curva 15 e il 25° posto di giornata, con 43 giri effettuati. Buon 11° posto per Miguel Oliveira, fuori dalla top ten per soli 28 millesimi.

A chiudere la top ten, col nono posto e un passo gara decisamente notevole, c’è Aleix Espargaró su Aprilia. Lo spagnolo sulla moto italiana ha messo in piedi un passo sul ’59 simile a quello di Álex Rins, a dimostrazione di come l’esaltazione per la nuova Aprilia fosse, tutto sommato, giustificata; Espargaró l’ha paragonata alla sua vecchia Yamaha Forward CRT, ma ovviamente con più potenza. Anche Bradley Smith ha portato dati importanti al team Gresini, effettuando 61 giri preziosi.

E questo è tutto per questi primi test del 2020. Ci saranno altre due settimane circa di attesa adesso, dopodiché ci saranno le prime prove sulla pista del Qatar e, tra altre due settimana, l’inizio del campionato che potrebbe essere più combattuto di quanto ci si potesse aspettare.

Qui i risultati della terza giornata, l’analisi dei run e la combinata.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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