MotoGP | Test Losail pre-2020, sintesi della seconda giornata

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
23 Febbraio 2020 - 23:15
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Nella notte del Qatar, in questa seconda giornata di test per la MotoGP, sono ancora le moto giapponesi a farla da padrone. Dopo la “doppietta” Suzuki di Rins e Mir con due millesimi di differenza tra i due, è stato il turno della Yamaha passare all’attacco con Fabio Quartararo, primo in 1:54.038, ben quattro decimi sotto i tempi migliori fatti ieri. Ottima giornata per il francese, autore di diversi run di breve durata ma tutti su passo interessante, tra ’55 bassi e anche qualche ’54 alto; buon lavoro anche da parte di Franco Morbidelli, quarto nella graduatoria e autore  di un lavoro più simulativo, in termini di distanza percorsa, rispetto a quello del compagno. All’ex-campione della Moto2 manca ancora qualcosina per essere tra i migliori ma sta seguendo la strada giusta, con ben 70 giri all’attivo (record odierno).

Come ieri, tutt’e quattro le Yamaha le troviamo in top ten e tre di queste occupano le prime quattro posizioni. Maverick Viñales è terzo nella classifica e anche quest’oggi ha dato una dimostrazione piuttosto convincente sul suo potenziale alla vigilia del Gran Premio del Qatar: “Top Gun” come passo si pone assolutamente tra i migliori, per diverse volte sotto il ’54 e in alcuni casi anche sotto la soglia del ’54.5, con un tempo migliore di due decimi più lento rispetto a quello di Quartararo. In nona posizione Valentino Rossi, tra gli yamahisti quello col passo apparentemente più debole ma nonostante ciò potrebbe comunque puntare alle posizioni più ambite nella prima gara.

Nonostante la prestazione positiva delle M1 (leggermente “sporcata” solo da alcuni problemi col freno motore di Quartararo), la Suzuki rimane una minaccia con Álex Rins che si è detto pronto a iniziare quest’annata. Secondo tempo per lui quest’oggi e un miglioramento tutto sommato accettabile di due decimi, ma soprattutto un passo similare a quello di Quartararo e più costante rispetto a quello del #20. Il suo compagno Joan Mir ha perso qualche posizione scendendo al settimo posto, dando però una mano sul piano dell’elettronica. Il suo passo è sulla falsa riga di quello mostrato dal compagno, con 52 giri compiuti.

Questa seconda giornata di test è parsa decisamente più produttiva per la Ducati, comprendendo sia il team ufficiale che quelli satellite. Mentre ha continuato a far discutere il nuovo dispositivo per modificare l’altezza da terra della moto, la prima Desmosedici in classifica è al quinto posto ed è guidata da Francesco Bagnaia, rimasto in testa anche per qualche ora prima di cedere il passo alle moto con quattro cilindri in linea; “Pecco” è però ancora alla ricerca di trazione in uscita dalle curve e il suo passo, per quanto buono, non pare sufficiente per stare coi migliori. Più soddisfatto Andrea Dovizioso, ottavo nella generale con sei decimi di distacco e 60 giri compiuti, ma anche per lui, dati alla mano, la sequenza di giri fatti non è al livello di quella degli altri big (di due decimi sopra a quello delle Suzuki in media). Buon sesto posto per Johann Zarco, una bella soddisfazione per sé e per il team Reale Avintia, mentre Danilo Petrucci occupa la 12a posizione, dopo esser stato in testa fino al primo pomeriggio.

Se Ducati ha dato segnali positivi, chi sta continuando un test “da incubo” pare la Honda. Il team Repsol si trova, con entrambi i Márquez, oltre la metà della classifica e, se ieri era stato Álex a cadere, oggi è toccato al fratello maggiore Marc in curva 7. Caduta senza conseguenze, ma lo spagnolo dell’HRC ha ammesso che sta soffrendo con la spalla, anche più di quanto provato a Sepang.  Ancor più preoccupante il dato del ritmo, con Márquez molto distante dagli standard posti dai piloti davanti. Unica nota positiva per il marchio giapponese è la presenza di Takaaki Nakagami in top ten, mentre Cal Crutchlow, dopo esser caduto alla 2, ha terminato anticipatamente il suo test in via precauzionale per tornare in sella domani; ha chiuso 21°.

https://twitter.com/HRC_MotoGP/status/1231625224959004678

Fuori dalla top ten per tre millesimi, Aleix Espargaró ha continuato il suo lavoro sulla sua Aprilia, concentrandosi sul settaggio del motore e sull’elettronica. Il feeling è rimasto buono (a dispetto di una caduta in curva 4, senza conseguenze) ma il nuovo V4 a 90° pare che soffra le fredde temperature della notte del Qatar, cosa su cui si dovrà lavorare. Bradley Smith ha chiuso nuovamente in ultima posizione, mentre dietro le quinte è giunta la notizia di come Lorenzo Savadori è diventato ufficialmente il test rider del marchio, affiancando proprio l’inglese.

Pol Espargaró sulla prima KTM è tornato a essere vicino al fratello in termini di tempo sul giro, con un distacco di un decimo scarso che gli è valso la 13a piazza; “Polyccio” è l’ultimo dei piloti in classifica con un distacco sotto il secondo. Si sta lavorando alacremente sia nel box Red Bull Factory che in quello Tech3, dove Iker Lecuona, 18° quest’oggi, ha completato la sua simulazione di gara dicendosi contento del risultato. Solo 20° l’altro pilota KTM ufficiale, Binder.

Qui i risultati di questa seconda giornata di test sulla pista di Losail, più l’analisi dei passi gara.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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