MotoGP | Test Jerez de la Frontera pre-ripartenza, sintesi della prima giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Luglio 2020 - 19:55
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Si è conclusa da poche ore la prima giornata di test IRTA previsti a Jerez de la Frontera, organizzati anticipatamente per permettere a piloti e squadre di riscaldarsi in ottica del primo Gran Premio stagionale dopo l’emergenza Coronavirus, che si terrà sempre in Andalusia. Considerando le temperature infernali da piena estate attualmente presenti nel sud della Spagna, dire che i piloti si sono riscaldati pare quasi un eufemismo.

A guidare la classifica al termine della giornata c’è Maverick Viñales su Yamaha M1 del team Monster Energy, in 1:37.793. Al contrario di quanto successo nelle edizioni 2017 e 2018 del Gran Premio di Spagna, l’aumento delle temperature pare aver favorito le M1 su questa pista, dato che al secondo posto troviamo Fabio Quartararo sulla seconda M1, coi colori della Petronas SRT. I due futuri compagni di team si confermano piuttosto in palla, come già visto nei test pre-stagionali, e in vista del weekend possono già considerarsi tra i favoriti d’obbligo. Purtroppo per Quartararo, però, gli stewards della FIM l’hanno sanzionato (insieme a Sergio García, pilota della Moto3) per aver disputato delle prove private su una M1 con pezzi non di serie e non permessi dal regolamento, perciò il franco-siciliano non disputerà i primi venti minuti di FP1 del venerdì. Non male anche gli italiani sulle due Yamaha restanti, Valentino Rossi e Franco Morbidelli: il nove volte iridato ha chiuso terzo al mattino in 1:38.222, perdendo però un secondo nella sessione del pomeriggio, mentre l’italo-brasiliano è stato più costante, con un decimo posto a fine giornata e un nono nelle ore precedenti.

In terza posizione il campione del mondo Marc Márquez su Honda. Quello di oggi è stato forse il primo vero test positivo della Casa dell’Ala Dorata, forte ora anche di un “Cabroncito” in piena forma fisica. Il #93, con le temperature più basse del mattino, ha anche fatto segnare il tempo migliore in classifica scendendo subito sotto il muro del ’38 (in 1:37.943), prima di essere scalzato dalla coppia di yamahisti. Difficile dire se il modello 2020 sia migliore della moto 2019, ma quantomeno le prestazioni del campioni del mondo, insieme anche a quelle di Cal Crutchlow (sesto al mattino e settimo nella combinata) fanno ben sperare per la prima gara stagionale. Sessione difficile per Álex Márquez invece: nel turno pomeridiano, a pochi minuti dall’inizio, il rookie spagnolo è scivolato su una chiazza d’olio lasciata dall’Aprilia di Aleix Espargaró, concludendo la giornata con un mesto 19° posto.

Non è una gran sorpresa oramai vedere che il terzo marchio davanti sia la Suzuki, dopo i test visti tra il 2019 e il 2020. In quarta posizione nella combinata ecco comparire Álex Rins, altro papabile candidato al podio e staccato di quattro decimi dal leader Viñales; è il primo dei piloti in classifica sopra il muro del ’38. Il suo compagno Mir gli si è piazzato alle spalle al pomeriggio con 63 millesimi di ritardo, ma nella combinata è nono a poco più di mezzo secondo dalla vetta. Tornando a Rins, egli è stato tra coloro che hanno effettuato più giri in assoluto, con 33 passaggi al mattino e altri 31 al pomeriggio.

La prima moto italiana che troviamo in classifica è l’Aprilia guidata da Espargaró. Fortunatamente, la giornata dell’Espargaró più anziano non si può riassumere solo col problema tecnico avuto, ma bisogna menzionare anche l’ottimo quarto posto fatto in mattinata; lo spagnolo ha confermato le ottime sensazioni al pomeriggio, con l’ottavo posto dopo 25 giri completati. La seconda Aprilia, guidata da Bradley Smith, non ha fatto male al mattino col 15° tempo, ma è retrocessa di molto al pomeriggio terminando in penultima posizione.

Le prime Ducati in classifica sono quelle del team Pramac guidate da Jack Miller e Francesco Bagnaia, rispettivamente in ottava e decima posizione. L’australiano si era anche messo in testa nella prima fase del turno prima di scendere in settima posizione, mentre il compagno è stato il migliore dei ducatisti al pomeriggio, col sesto posto in 1:38.4 con 56 giri effettuati. Le moto ufficiali della Casa di Borgo Panigale sono ben più indietro: Andrea Dovizioso, reduce dall’infortunio alla clavicola, ha percorso solo 22 giri al mattino prima di concludere la prima parte di sessione, mentre al pomeriggio è salito fino a 30, chiudendo però sempre 12°; Danilo Petrucci inizia, a sua volta, abbastanza male il 2020, con una sessione mattutina ancor più scarna di quella di Dovizioso e quella pomeridiana totalmente buttata a causa di una caduta avvenuta per colpa dell’olio lasciato in pista dall’Aprilia #41. Va segnalato l’ottimo turno pomeridiano di Johann Zarco su Ducati Avintia, primo pilota con moto totalmente privata in settima posizione. C’è stato anche lo spazio di uno spavento all’interno del team spagnolo, con un principio d’incendio su una delle due moto del team.

Generalmente, si è dimostrata competitiva anche la KTM, alternando i suoi piloti di punta davanti tra mattino e pomeriggio: nelle prime ore è stato Miguel Oliveira, per il team Tech3, a condurre il plotone delle moto austriache in ottava posizione (11° nella combinata), mentre al pomeriggio è toccato a Pol Espargaró stare in top ten, alle spalle del fratello. Più difficile la situazione di Brad Binder e Iker Lecuona, col sudafricano solo 13° al pomeriggio e primo dei piloti sopra l’1:39, mentre lo spagnolo si è piazzato ancora più indietro in 17a posizione.

L’appuntamento è a domani con la seconda giornata di test, l’ultima prima del tanto atteso ritorno a gareggiare.

Qui i risultati della sessione mattutina e di quella pomeridiana, nonché la classifica combinata.

Fonte immagine: Twitter / Maverick Viñales

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