MotoGP | Test Jerez de la Frontera 2024 post-GP, sintesi della singola giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Aprile 2024 - 20:25
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Fabio Di Giannnantonio conclude la singola sessione di test al comando nel lunedì post-GP di Spagna MotoGP


In questa giornata del 29 aprile, subito successiva all’entusiasmante Gran Premio di Spagna 2024, sono andati in scena i test della classe MotoGP, una singola giornata di prove collettiva che si è svolta sempre sulla fedele (tranne per l’umidità) pista di Jerez de la Frontera.

A concludere al comando la sessione in programma è stato Fabio Di Giannantonio. Il pilota del team VR46 Pertamina ha concluso il suo lunedì col tempo di 1:36.405, un crono di riferimento che, nella Practice dello scorso venerdì (unica sessione asciutta davvero comparabile), avrebbe permesso a “Diggia” di stare nei primi quattro.

Proprio come nel Gran Premio di domenica, la top ten è invasa dalle Ducati, con Franco Morbidelli terzo sulla prima Desmosedici GP24. A seguirlo, in quarta e quinta posizione, i protagonisti della gara di ieri Francesco Bagnaia e Marc Márquez, che hanno concluso la sessione a circa due decimi l’uno dal tempo del #49. Pecco, tuttavia, ha disputato quasi la metà dei passaggi della “Formica Atomica” (43 contro 71).

Le altre Desmosedici nei dieci sono quelle guidate da Álex Márquez all’ottavo posto, da Enea Bastianini al nono e da Jorge Martín al decimo. Nonostante l’incidente di ieri, “Martinator” ha accumulato un buon bottino di 71 giri, segno di condizioni fisiche ottimali. L’ultima Ducati, nelle mani di Marco Bezzecchi, è 13a.

Aprilia è stato l’unico altro marchio a salire in top ten con più di un pilota. Grazie ad un tempo fatto nel finale, Maverick Viñales è salito al secondo posto a bordo della sua RS-GP24, ulteriormente aggiornata nella sistemazione del codone. Il pilota di Figueres ha chiuso in 1:36.492, a pochi centesimi dal tempo di Di Giannantonio al comando.

Con 80 giri compiuti, “BatMav” è stato tra i più attivi quest’oggi in pista, mentre il compagno Aleix Espargaró, dal canto proprio, ha concluso al settimo posto a 0″3 dalla vetta. Il catalano ha utilizzato un nuovo abbassatore, provato durante il Gran Premio di domenica da Lorenzo Savadori (oggi 24° in classifica, a 2″ dai tempi dei piloti titolari).

Novità anche per il team Trackhouse Racing, con Raúl Fernández che ha potuto finalmente mettere le proprie mani sulla RS-GP24 (seppur priva del diffusore posteriore), dopo aver corso le prime quattro gare in sella al modello 2023 della Casa di Noale. L’inizio, per il #25, è stato incoraggiante, con un 12° posto ed una sessantina di giri compiuti, mentre il suo compagno Miguel Oliveira (già con la RS-GP24) è 15°.

Insieme a Ducati, la Casa che ha portato meno novità tecniche (anzi, quasi nessuna) è KTM. Sia sulle RC16 del marchio austriaco che su quelle brandizzate GasGas non sono state notate particolari novità, se non delle appendici aerodinamiche all’altezza del parafango montato sulla moto di Pol Espargaró (qui presente al posto di Daniel Pedrosa), di chiara ispirazione Ducati 2023. “Polyccio”, sulla moto già testata da Dani in gara, è 19° a fine turno.

Brad Binder è stato il solo, dei piloti KTM o GasGas, a stare nei dieci col sesto tempo finale, a poco più di due decimi da Di Giannantonio e ad un solo millesimo da Marc Márquez. Si scende poi all’11° posto di Pedro Acosta e al 17° di Jack Miller. Augusto Fernández rimane l’ultima ruota del carro di Mattighofen, col 22° posto.

Le maggiori attenzioni per questo test erano probabilmente riservate alle Case giapponesi, le quali puntano parecchio su queste prove collettive per provare tutte le proprie soluzioni nella speranza di un miglioramento. Yamaha è la prima tra queste, con una M1 decisamente più “carrozzata” su cui sono apparsi una carena laterale lunga tutto il corpo centrale della moto ed un nuovo baffo anteriore, con ben tre profili alari anziché i soliti due.

Secondo quanto dichiarato da Maio Meregalli, l’obiettivo è di omologare al più presto il nuovo pacchetto aerodinamico ed il nuovo telaio portato, con cui Álex Rins ha chiuso 13° a 0″6. Fabio Quartararo, dal canto suo, è stato tra i più attivi in pista con 84 giri completati, ma “El Diablo” è anche il primo dei piloti in classifica sopra il secondo di distacco in 18a piazza.

Si passa poi ad Honda, Casa che ha sfruttato il lavoro compiuto da Stefan Bradl durante il weekend di gara per permettere ai propri piloti titolari di mettere le mani sul materiale testato dall’ex-campione Moto2. Takaaki Nakagami è stato il più veloce tra gli hondisti in 16a posizione, in sella ad una delle due moto che Bradl ha usato durante il GP di Spagna.

Stessa cosa per Johann Zarco, che ha usato anche lui la RC213V con lo spoiler squadrato completando la bellezza di 88 giri (più di chiunque altro). 20° posto per il #5 alle spalle del connazionale Quartararo, mentre Joan Mir lo segue al 21° posto. Non sono state provate grandi novità, in realtà, dal team ufficiale Repsol, con Luca Marini 23° a fine sessione.

Si concludono così i test di Jerez della MotoGP. Domani sarà il turno di Moto2 e Moto3 scendere in pista in sessioni distinte, mentre la top class si avvia ora verso la Francia.

Qui i risultati della sessione.

Fonte immagine: flickr.com, Facebook / MotoGP

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