Johann Zarco ha chiuso al comando il test sulla pista andalusa, davanti a Brad Binder e Quartararo. Pol Espargaró col maggior numero di giri.
Messo in archivio il GP Spagna, i piloti della MotoGP hanno giusto avuto il tempo di riorganizzare le idee prima di scendere in pista per il test del lunedì successivo al Gran Premio, per molte squadre essenziale nella speranza di fare passi avanti in termini tecnici.
Il primo posto alla fine del turno l’ha ottenuto Johann Zarco su Ducati Pramac. Il #5 ha girato in 1:37.136 e, rispetto ad altri suoi colleghi, non ha portato in pista grandi novità sul fronte tecnico, ma questa prima posizione fa morale anche in vista del Gran Premio di Francia che andrà in scena tra due settimane a Le Mans.
A 0”3, in quarta posizione, c’è Jack Miller sulla GP22 ufficiale ed un solo giro in meno rispetto a Zarco (54 a 53). Il lavoro del team Ducati Corse è ricaduto principalmente sulle spalle dell’australiano, poiché Francesco Bagnaia, fresco del successo del giorno prima, si è risparmiato effettuando poco più di una ventina di passaggi e terminando col 12° tempo. Jorge Martín invece è nono.
Per casa Ducati le novità più importanti sono state introdotte dai privati, su tutti Enea Bastianini. La “Bestia” chiude la top ten con 45 passaggi e 0”666 di ritardo da Zarco, ma ha finalmente potuto testare dei pezzi della GP22 come il nuovo cupolino dalla forma più sagomata. Curiosa anche la scelta del team Mooney VR46, che ha fatto girare Luca Marini su una Ducati GP21 vecchia di un anno; 14° posto per “Maro”, alla ricerca di una posizione di guida più congeniale e alle spalle del compagno Marco Bezzecchi.
KTM si è presa la seconda posizione con Brad Binder, a 0”1 da Zarco e con 58 passaggi all’attivo. La Casa di Mattighofen ha portato un nuovo tubo di scarico a due uscite da far provare agli ufficiali e, se con Binder la cosa pare esser riuscita, Il 21° posto di Oliveira potrebbe far desistere KTM dal continuare il lavoro su tale pezzo. In pista anche Remy Gardner, autore però di soli 44 giri prima di una caduta in curva 4; il pilota Tech3 si è procurato dei graffi al mignolo della mano sinistra e qualche dolore alla schiena, ma niente di più fortunatamente.
Terzo posto per il campione del mondo e leader della classifica iridata Fabio Quartararo. La principale novità per Yamaha sarà l’introduzione di un pacchetto aerodinamico in quel del Mugello (come annunciato da Maio Meregalli), ma nel frattempo la coppia Quartararo-Morbidelli ha lavorato a più non posso completando rispettivamente 78 e 83 giri.
Andrea Dovizioso, 18°, è proprio alle spalle del connazionale del team Monster Energy e, nella giornata di oggi, ha fatto sapere che i suoi feedback sono stati comunque messi in secondo piano da quelli prioritario di Fabio, mentre il “Dovi” è ancora alla ricerca del grip meccanico. Ha girato anche Darryn Binder, ma una scivolata alla 7 ha messo fine al suo test dopo 54 giri.
Chiude la top five Pol Espargaró su Honda, col record di giri compiuti (85). Per la Casa giapponese questo test era fondamentale per comprendere al massimo il potenziale della nuova RC213V e per permettere la giusta crescita del pacchetto, tanto che Marc Márquez ha potuto lavorare su ben tre moto differenti quest’oggi (alcune anche con elementi della moto 2021). Il #93 ha chiuso 15° con 60 giri.
Dopo le gioie dello scorso weekend, il team LCR di Lucio Cecchinello ha terminato il lunedì tra preoccupazioni ed amaro in bocca: Takaaki Nakagami è stato protagonista di un brutto volo in curva 1 che l’ha subito messo fuori causa per tutto il test, lamentando dei dolori al ginocchio sinistro. I primi esami svolti in circuito non hanno evidenziato fratture per il giapponese, che ora avrà tredici giorni per recuperare fisicamente. 80 giri per Álex Márquez invece, 11° e fermato da un problema tecnico.
La notizia bomba che è esplosa nel paddock in queste ventiquattro ore riguarda la Suzuki, la cui divisione Racing pare abbia deciso di mollare, di punto in bianco, il campionato MotoGP a fine stagione. In questo clima d’incertezza, la Casa di Hamamatsu non si è ancora pronunciata su questo clamoroso rumor, mentre Joan Mir ed Álex Rins si sono concentrati sul loro lavoro e sul testare il nuovo forcellone. Sesto ed ottavo posto per i due, con Mir a precedere Rins, mentre il #42 ha fatto un giro in più (67 a 66).
Aprilia nel 2023 non potrà più godere delle concessioni tecniche permesse dal regolamento per i marchi più in difficoltà, ma questo non significa che la Casa di Noale sia intenzionata ad abbandonare le prime posizioni. C’è stato un lavoro massiccio su sospensioni ed elettronica quest’oggi e, alla fine, Aleix Espargaró ha concluso settimo a 0”6 da Zarco. Maverick Viñales 16°, Lorenzo Savadori 24°.
Si concludono così i test di Jerez di questo primo terzo del mondiale. La prossima fase del campionato potrebbe esser condizionata parecchio da quanto provato in queste ore, sia per i protagonisti del mondiale che per i possibili outsider.
Qui i risultati del turno.
Fonte immagine: pramacracing.com
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