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MotoGP | Test di Valencia pre-2020, sintesi della prima giornata

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 19 Novembre 2019 - 21:22
Tempo di lettura: 6 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
MotoGP | Test di Valencia pre-2020, sintesi della prima giornata
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La prima sessione dei test di Valencia in preparazione alla stagione 2020 della MotoGP è andata in archivio. Tanti i temi di cui discutere e tante le curiosità dopo questa prima giornata, che a causa di un asfalto piuttosto freddo, come nelle gare di domenica, ha tradito tantissimi piloti all’errore. Anche Fabio Quartararo, primo classificato di questa prima giornata, è stato tradito dall’anteriore nella trappola della curva 10, dove sono caduti in molti quest’oggi e dov’erano caduti in tanti già durante le prove del Gran Premio di Valencia. “El Diablo” ha concluso 82 giri (quello che ne ha fatti di più in assoluto) e il suo miglior passaggio è stato in 1:30.163; ovviamente però i tempi cronometrati sono solo relativi, poiché il focus è da spostare sul lavoro fatto in merito alle novità da portare l’anno prossimo; in questo senso, Quartararo ha testato il forcellone in carbonio già testato dagli ufficiali a Misano, ma purtroppo la già citata scivolata non gli ha permesso di raccogliere i dati necessari.

https://twitter.com/FabioQ20/status/1196834397380628482

Come visto negli ultimi weekend dell’annata appena conclusasi, buona parte delle Yamaha hanno occupato le prime posizioni e in questo caso sono tre le M1 davanti a tutti. Alle spalle di Quartararo troviamo Maverick Viñales sulla Yamaha Monster Energy Factory, in questo caso il modello 2020: la differenza che spicca maggiormente è la presa d’aria frontale, decisamente più stretta rispetto a quella usata sulle ultime Yamaha dell’era MotoGP, quasi da farla assomigliare a una vecchia Yamaha R6 stradale. Tralasciando queste somiglianze, Viñales sta procedendo bene in questi test, avendo concluso la giornata a due decimi dal compagno di marca e con un bottino di 66 giri; lo spagnolo ha guidato anche la moto 2019 nei primi minuti. La terza Yamaha in classifica è quella di Franco Morbidelli, che ha continuato il lavoro sulla moto 2019 come il compagno. Valentino Rossi ha chiuso nono questo primo giorno con ben 73 giri compiuti, coi quali ha potuto dare dati completi in merito al nuovo motore.

Andrea Dovizioso si è classificato quarto con la nuova Ducati GP20, dicendosi soddisfatto del nuovo telaio in quanto più facile e maneggevole nei cambi di direzione; la nuova moto presenta anche un’elettronica rinnovata. A portare avanti il lavoro del team sono stati principalmente Dovizioso e Michele Pirro (quest’ultimo con una moto che presenta un “mass damper” al posteriore di una forma differente rispetto al solito), mentre Danilo Petrucci, classificatosi 12° in questa prima giornata, ha chiuso solo dieci giri prima di fermarsi per i dolori alla spalla sinistra, a seguito della caduta di domenica. La squadra Ducati Corse è, tra i team di punta, una di quelle che ha chiuso probabilmente con meno giri (106 giri totali tra tutti i piloti ufficiali). Jack Miller è stato invece l’unico a lavorare all’interno del team Pramac (chiudendo decimo), poiché “Pecco” Bagnaia ha dato forfait ai test valenciani dopo il bizzarro incidente durante le libere dello scorso weekend.

https://twitter.com/DucatiMotor/status/1196858049954304000

C’era tanta attesa per il lavoro che avrebbe fatto Honda sulla nuova moto e per il debutto di Álex Márquez, ma la prima giornata di test della Casa dell’Ala Dorata è stata, a detta dello stesso Puig, deludente. Il primo assaggio di Álex Márquez sul prototipo da 1000cc (schierato dal team LCR, poiché la seconda moto Repsol era già occupata da Bradl) è stato piuttosto brutale, poiché al settimo giro il campione della Moto2 si è steso alla solita curva 10, per poi attendere parecchie ore prima di ritornare in pista; Márquez jr. è l’ultimo dei classificati in 1:32.8, a 2.7 secondi da Quartararo ma con ben 53 giri totali. Suo fratello Marc non se l’è passata molto meglio: a fronte di un buon inizio di test, il pilota di punta della HRC è stato protagonista di un piccolo highside all’ingresso del curvone, che ha però fortemente danneggiato la moto che stava testando; tra l’altro, curioso come Marc si sia messo a raccogliere alcuni dei componenti andati distrutti, tra cui il codone e un pezzo dello scarico. Alla fine il campione del mondo ha raccolto un quinto posto in classifica con 60 giri completati. Persino Bradl è stato tradito dall’anteriore della sua Honda, sempre alla curva 10, chiudendo alla fine il turno appena davanti ad Álex Márquez, di appena un decimo.

https://twitter.com/MotoGP/status/1196866191513415680

Le due Suzuki di Mir e Rins hanno chiuso il turno vicinissime, in sesta e settima posizione rispettivamente, ma soprattutto hanno potuto provare il discusso motore 2020 che Sylvain Guintoli aveva tentato di usare nel weekend del GP del Giappone, prima di ricevere una reprimenda da parte dei giudici di gara. Non tutto però è andato per il verso giusto, poiché un problema tecnico ha fermato Joan Mir anzitempo; se è stato causato dal motore, in casa Suzuki ci sarà da lavorare sull’affidabilità prima dell’avvio in Qatar. Rins ha così preceduto il compagno nella classifica dei giri compiuti, con 76 passaggi contro 63.

https://twitter.com/suzukimotogp/status/1196743308380430336

In ottava posizione si è classificata la prima delle KTM RC16, quella guidata da Pol Espargaró che ha chiuso con un 1:30.974 e con all’attivo 58 giri. Per le squadre KTM la giornata odierna non è stata facile, in primo luogo per l’assenza di Oliveira e anche di Mika Kallio che oggi non ha girato, ma in secondo luogo, e forse il motivo più importante, per i primi passi che hanno dovuto compiere Iker Lecuona e Brad Binder con le moto austriache. Lo spagnolo è stato il migliore dei rookie chiudendo 13° a “solo” 1.4 secondi dal leader, mentre il sudafricano (che ha sfoggiato il nuovo numero che utilizzerà, il #33) ha accumulato un ritardo sopra i due secondi, in terzultima posizione. Ha girato, in sostituzione di Kallio, Daniel Pedrosa, finendo 17° il turno sulla pista di casa. Vedremo se la RC16 farà il fatidico salto di qualità che ancora le è mancato, magari proprio grazie all’esperienza del tre volte iridato.

https://twitter.com/MotoGP/status/1196873578161082368

L’inizio dei test per l’Aprilia è stato decisamente migliore rispetto a quello di dodici mesi fa, in particolare per Andrea Iannone: l’abruzzese è stato il pilota di Noale con più giri sulle spalle al termine di questa giornata, con 54 passaggi del tracciato dedicato a Ricardo Tormo e un 14° tempo, a un secondo e mezzo dai primi. Sono state tre le Aprilia a girare in pista, poiché anche Bradley Smith, dopo aver fallito l’assalto alla Coppa MotoE, ha girato con la RS-GP; per l’inglese anche una caduta, all’ingresso della chicane 9-10. Aleix Espargaró ha invece terminato in 16a posizione.

https://twitter.com/MotoGP/status/1196820935459913729?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1196820935459913729&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.motogp.com%2Fen%2Fnews%2F2019%2F11%2F19%2Fvalencia-test-quartararo-heads-yamaha-trio-after-day-1%2F320110

Qui i risultati della prima giornata. L’appuntamento è a domani col secondo giorno di prove collettive.

Fonte immagine: sepangracingteam.com


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