MotoGP | Test Buriram pre-2025, seconda giornata: Marc Márquez di nuovo il più veloce, Bezzecchi svetta al pomeriggio

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 13 Febbraio 2025 - 13:11
Tempo di lettura: 4 minuti
MotoGP | Test Buriram pre-2025, seconda giornata: Marc Márquez di nuovo il più veloce, Bezzecchi svetta al pomeriggio
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Lo spagnolo di Ducati Lenovo impressiona sia sul giro secco che, soprattutto, sul passo; secondo nella combinata suo fratello Álex.


Con lo svolgimento odierno delle ultime due sessioni, si sono conclusi i test della MotoGP al Chang International Circuit di Buriram e, più in generale, le prove collettive pre-stagionali della classe regina. In Thailandia il verdetto finale ha messo ancora più in chiaro, se possibile, il ruolo di dominatrice che Ducati potrebbe avere nel 2025.

In particolare, a dominare questo test, sia ieri che oggi, è stato Marc Márquez: dopo le sessioni più in sordina svolte a Barcellona prima e a Sepang poi, l’otto volte iridato ha finalmente svelato le carte qui a Buriram, terminando al comando della classifica con un 1:28.855 (unico pilota sotto il ’29 in questa due giorni). Più che sul giro secco, però, il Márquez più anziano ha fatto paura sul passo gara, mantenendo un ritmo sul ’30 basso per ben ventiquattro giri.

La seconda posizione se l’è aggiudicata suo fratello Álex Márquez, in un uno-due che, per la famiglia spagnola e per loro padre Julià, è sicuramente di buon auspicio in vista del Gran Premio. Il #73 si è fermato a 0″2 dal tempo del fratello, ma come detto è sul ritmo gara che Marc ha fatto la differenza, con un margine di almeno mezzo secondo rispetto al pilota Gresini.

Guardando agli altri ducatisti, Francesco Bagnaia ha chiuso la giornata al quinto posto assoluto, mentre Franco Morbidelli ha terminato col settimo crono finale. Fermín Aldeguer è sembrato il più in difficoltà tra i piloti Ducati: oltre ad aver ciccato una partenza con l’abbassatore rischiando la frittata in pieno rettilineo, il murciano non è riuscito a sfondare il muro dell’1:30 in questi due giorni (chiudendo con un 1:30.085).

L’ultima novità importante relativa alla Casa di Borgo Panigale riguarda la scelta sul motore: l’unità 2025 è stata definitivamente accantonata e i sei piloti titolari (comprendendo anche l’assente Fabio Di Giannantonio) useranno tutti il propulsore 2024. Una scelta dettata dalla cautela, in modo da non dover affrontare (specie col proprio team ufficiale) ben due stagioni con un motore poco performante (visto il congelamento degli sviluppi fino al 2027, dettato dal regolamento).

Quest’oggi è stata l’Aprilia ad inserirsi in mezzo alle Desmosedici, con un brillantissimo Marco Bezzecchi: il “Bez” ha chiuso la FP4 pomeridiana al comando con un tempo di 1:29.060, chiudendo il giovedì col terzo tempo assoluto alle spalle dei due Márquez; il riminese appare rivitalizzato ed il duro lavoro svolto in solitaria nel box veneto non l’ha apparentemente scomposto. Anche per il #72 va segnalata la sua simulazione gara, durata “solo” quattordici giri ma con una media di ritmo sul ‘30.0.

La Casa di Noale può sorridere anche per il buon lavoro di Ai Ogura, autore di 66 giri quest’oggi ed in top ten sia nella terza sessione che nella quarta. Nella combinata, invece, il campione in carica della Moto2 si ritrova 11°, con un tempo di riferimento di 1:29.636. Un paio di posizioni più indietro Raúl Fernández, ancora in fase di recupero, mentre è sceso in pista anche Lorenzo Savadori sulla seconda RS-GP25 ufficiale, come già accaduto ieri.

Si passa poi a KTM, con Pedro Acosta ottimo quarto. Il bicampione del mondo ha dato continuità al bel lavoro svolto ieri in sella alla RC16 ed è stato nuovamente il più rapido per distacco, tra i piloti della Casa austriaca. Solo Maverick Viñales, sulla moto del team Tech3, è riuscito a tenere il passo e a restare in top ten, con un buon nono posto finale (ma comunque a mezzo secondo dal più giovane connazionale).

Gli altri due esponenti di KTM, Brad Binder ed Enea Bastianini, sono decisamente più indietro. Il sudafricano ha chiuso al 12° posto alle spalle di Ogura, mentre il riminese è solo 15°, addirittura alle spalle di Luca Marini e della sua Honda Castrol. Tra il #33 ed il #23, tuttavia, balla appena un decimo.

Il quarto marchio ad apparire in classifica è, come ieri, Honda. Quest’oggi è stato l’ex-campione Joan Mir a rappresentare al meglio la Casa dell’Ala Dorata, chiudendo al secondo posto la FP4 e al sesto assoluto la giornata del giovedì. La pista di Buriram, come negli scorsi anni, sta riuscendo a nascondere degnamente i difetti della RC213V, anche se stavolta il potenziale della V4 giapponese sembra genuino.

Luca Marini, come detto, occupa il 14° posto, mentre Johann Zarco è sceso parecchio in classifica rispetto a ieri ed ha terminato 16°. Non si è schiodato dal 20° posto, invece, Somkiat Chantra.

Infine il capitolo Yamaha, che chiude questi test con più dubbi rispetto a quanti ne aveva al termine delle prove di Sepang durante le quali, invece, la M1 si era comportata egregiamente nelle mani di Fabio Quartararo. L’italo-siciliano è tornato ad essere il riferimento per i Tre Diapason, terminando questo giovedì di test all’ottavo posto finale con 0″7 di ritardo da Márquez.

Di nuovo decimo Jack Miller sulla prima delle Yamaha Pramac Alpine, mentre Álex Rins e Miguel Oliveira si trovano nella parte bassa della classifica, essendo stati incapaci di scendere sotto il ’30.

Conclusi anche questi test, ora l’attenzione si sposta sull’inizio del campionato: mancano poco più di due settimane all’avvio del mondiale 2025, in cui vedremo le tre classi canoniche del Motomondiale (MotoGP, Moto2 e Moto3) ai ferri corti per il primo appuntamento thailandese.

Qui i risultati di FP3 e FP4 dei test, nonché l’analisi dei run pomeridiani e la combinata dei due giorni.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

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