MotoGP | Test Buriram pre-2025, prima giornata: Marc Márquez in testa sulla Ducati GP25, suo fratello Álex primo al mattino

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 12 Febbraio 2025 - 16:17
Tempo di lettura: 5 minuti
MotoGP | Test Buriram pre-2025, prima giornata: Marc Márquez in testa sulla Ducati GP25, suo fratello Álex primo al mattino
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La FP1 se l’aggiudica il pilota Gresini, la FP2 va appannaggio del “Cabroncito”; settimo Bagnaia. Ottimo Bezzecchi, terzo.


Nella giornata di oggi i piloti della MotoGP sono tornati in pista, stavolta a Buriram, per gli ultimi test prima dell’avvio del campionato 2025, che avverrà proprio al Chang International Circuit per il Gran Premio della Thailandia.

Le prove collettive del mercoledì sono state divise in due sessioni, una mattutina ed una pomeridiana. A conquistare il miglior tempo finale è stato Marc Márquez, il più veloce nella FP2 col tempo di 1:29.184. Questo riferimento è ancora sopra al muro dell’1:29 che, nelle qualifiche dello scorso anno, è stato abbattuto durante la Q2, ma il metodo di lavoro dell’otto volte iridato nel box Ducati ufficiale sta cominciando a dare dei frutti concreti, pensando anche al mezzo secondo di margine sul primo inseguitore.

Per i fratelli Márquez oggi c’è stata la “doppietta”: Álex ha chiuso al comando la FP1 con un 1:29.6, anche se non è stato capace di velocizzarsi ulteriormente al pomeriggio, chiudendo al sesto posto sulla sua Ducati Desmosedici privata del team Gresini. Il bicampione del mondo precede però il secondo pilota factory della Casa bolognese, Francesco Bagnaia.

Pecco, rispetto al compagno-rivale, ha girato 0″8 più lento sul giro secco ed ha accumulato meno giri (74 contro 81), ma considerando i riferimenti cronometrici di pochi mesi fa è lecito pensare che il torinese non abbia cercato la performance pura, terminando la giornata con due run da sei giri.

Intanto, nel box Lenovo, si sta arrivando ad una decisione sulla specifica del motore da utilizzare per il resto dell’anno: l’ago della bilancia sembra pendere verso il propulsore 2024 rispetto a quello 2025, in modo da affrontare le prossime due annate con un’unità collaudata e non prendere inutili rischi con un motore su cui ancora si nutrono troppi dubbi.

Le Ducati hanno continuato a far parlare di sé anche grazie a Franco Morbidelli: l’italo-brasiliano ha concluso la prima giornata al secondo posto e, come nelle ultime due giornate in Malesia, ha dovuto sorreggere sulle proprie spalle l’intero programma di lavoro del team VR46 Pertamina Enduro, vista l’assenza di Fabio Di Giannantonio. La prima Ducati fuori dai dieci è quella di Fermín Aldeguer, 14° e finito a terra alla 8.

I marchi avversari, tuttavia, sono stati capaci d’inserirsi in top ten e di rompere un po’ le uova nel paniere alla Casa di Borgo Panigale. Il primo non-ducatista in classifica è Marco Bezzecchi, il quale ha cominciato questi test in maniera ancora migliore rispetto a quanto compiuto in Malesia: lo “Scorpione” occupa la terza posizione a fine giornata ed è, per distacco, il migliore dei piloti Aprilia.

Con Jorge Martín ancora fuori gioco, il marchio di Noale ha dovuto concentrare le proprie attenzioni sul team Trackhouse Racing, il quale ha quantomeno recuperato Raúl Fernández. Lo spagnolo ha chiuso al 19° posto nella FP2 completando 67 giri, segno di come il recupero in termini fisici stia proseguendo piuttosto bene; il rookie Ai Ogura, invece, è 17° ed è stato autore di una scivolata in curva 3.

Quarta posizione, a fine giornata, per Pedro Acosta. Come già visto a Sepang, “El Tiburón” continua ad essere, almeno in classifica, l’ancora di salvezza di KTM Red Bull, dato che è l’unico esponente della Casa austriaca a stare nelle prime posizioni (anche se è stato leggermente più veloce al mattino anziché al pomeriggio).

Brad Binder ha chiuso all’ottavo posto (seppur ad un solo decimo dal compagno di squadra), mentre gli alfieri Tech3 continuano a soffrire non poco. Enea Bastianini ha terminato al 15° posto, mentre Maverick Viñales si trova 18°.

A chiudere la top five è stato Johann Zarco, in una giornata piuttosto positiva per Honda. Al mattino era stato Luca Marini a mettersi in un’ottimale quarta posizione alle spalle di alcuni big, mentre al pomeriggio il pilota francese è tornato a dettare i ranghi per la Casa dell’Ala Dorata, chiudendo con un 1:29.961 (l’ultimo pilota sotto il ’30).

Buon lavoro anche da parte di Joan Mir sulla Honda Castrol ufficiale (decimo), mentre Marini, dopo l’exploit mattutino, ha chiuso 13°. Somkiat Chantra, al suo primo test in MotoGP sulla pista di casa, ha concluso al 20° posto a 2″ di ritardo; tra i debuttanti, “Kong” è sicuramente colui che sta patendo maggiormente il salto dalla Moto2.

Anche Yamaha è riuscita a ritagliarsi uno spazio nei dieci ma, un po’ a sorpresa, il migliore degli yamahisti non è stato Fabio Quartararo. Quest’onore è andato a Jack Miller stavolta, che è riuscito a stare in top ten sia al termine della FP1 che a conclusione della FP2, terminando il mercoledì al nono posto.

Le M1 sono tutte piuttosto ravvicinate, con le due del team interno Monster Energy in 11a e 12a posizione. In questo caso è stato Álex Rins il più veloce, precedendo Fabio Quartararo di 0″027 ed anche Miguel Oliveira, 16°.

La prima giornata si conclude quindi così. Domani ci sarà l’ultimo giorno di prove collettive pre-2025, con in programma altre due sessioni utili per rifinire il lavoro sugli sviluppi e anche in previsione del Gran Premio del 2 marzo.

Qui i risultati del primo giorno a Buriram tra FP1 e FP2, l’analisi dei run di quest’ultima e la combinata del giorno.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

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