MotoGP | Shakedown Test Sepang pre-2024, sintesi della seconda giornata

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
2 Febbraio 2024 - 19:28
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E’ Espargaró l’autore del giro veloce nel venerdì di Sepang, tempi abbassati di 1″ rispetto a ieri. Quartararo secondo, Acosta terzo.


Lo Shakedown Test in preparazione alla stagione 2024 della MotoGP è continuato quest’oggi con la seconda delle tre giornate previste. Sul tracciato di Sepang in Malesia i piloti già visti in azione nella giornata di ieri sono stati raggiunti da altri sei partecipanti titolari, ovvero i piloti dei team Yamaha ed Honda a cui è permesso, visto il nuovo regolamento sulle concessioni, di scendere in pista già per questi “preliminari”.

Tuttavia, la KTM è risultata anche oggi la più veloce con Pol Espargaró. Il fratello di Aleix, a bordo della RC16 in qualità di tester, ha girato in 1:58.241, risultando il più veloce per quasi 0″3 sui primi inseguitori. Si tratta di un crono già più da qualifica rispetto al tempo realizzato ieri da Daniel Pedrosa, sopra il ’59.

Parlando del pilota di Sabadell, egli è quinto nella classifica odierna con un 1:58.6, ma è il pilota che ha probabilmente portato la novità aerodinamica più interessante e discussa: una piccola aletta posta sopra il parafango anteriore. L’estremizzazione di questo settore pare ormai senza freni.

Se ieri c’erano tre RC16 davanti, oggi le stesse risultano comunque tutte in top five, con Pedro Acosta terzo assoluto in 1:58.5. Il debuttante, su cui si è posata la maggior parte degli occhi, è a meno di 0″3 dal tempo di Espargaró e sta continuando a lavorare sulla confidenza con la moto.

Ad inserirsi tra le KTM e la GasGas, tuttavia, troviamo le Yamaha ufficiali di Fabio Quartararo ed Álex Rins. I due titolari hanno sfruttato il vantaggio di poter girare già durante questo prologo, con “El Diablo” (sceso in pista con un caratteristico casco raffigurante un pupazzo di neve indiavolato) secondo assoluto e davanti ad Acosta di 0″007. Rins è quarto invece.

Come ieri, tra i primi e i piloti restanti c’è un piccolo solco per quanto riguarda i tempi sul giro. Joan Mir, su Honda, occupa la sesta posizione sulla prima delle Honda ufficiali, ma è staccato 0″8 da Pol e 0″4 da Pedrosa.

Il campione MotoGP 2020 conduce un quintetto di RC213V, seguito da Johann Zarco sulla prima delle moto gestite da Lucio Cecchinello. Ottavo posto per Luca Marini, al suo secondo test ufficiale con la moto giapponese dopo quello di Valencia e già intento a dare indicazioni per il miglioramento in uscita dalle curve tramite l’abbassatore meccanico posteriore.

Chiudono la top ten Takaaki Nakagami e Stefan Bradl. Quest’ultimo, rispetto ai compagni titolari di Repsol e LCR, ha continuato a testare sulla moto laboratorio col codone in versione ibrida già visto giovedì, ed il suo tempo è stato di 1″5 più lento rispetto a quello di Pol Espargaró.

Anche i marchi italiani, Ducati ed Aprilia, hanno girato in pista rispettivamente con Michele Pirro e Lorenzo Savadori. La Casa campione in carica pare stia lavorando sulla parte laterale della carena col “vascone” visto già durante i test dello scorso anno ed usato dal team Pramac nel 2023, mentre Aprilia ha un po’ adottato la soluzione Yamaha del codone con l’aggiunta di due pinne laterali.

Domani lo Shakedown si concluderà con l’ultima giornata a disposizione ed esclusiva per tester, debuttanti e per i titolari di Honda e Yamaha, in attesa di vedere in azione anche il resto della griglia tra il 6 e l’8 febbraio.

Qui i risultati del secondo giorno.

Fonte immagine: Twitter / MotoGP

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