Dopo otto ore in sala operatoria all’ospedale di Madrid, una nuova placca è stata inserita con successo sul braccio infortunato.
Dopo mesi di ripensamenti sul da farsi, alla fine Marc Márquez ha deciso, nella giornata di ieri, di svolgere una terza operazione al braccio destro, infortunatosi dopo il brutto incidente a Jerez e la conseguente frattura dell’omero. Le ultime due operazioni risalivano al 21 luglio e al 4 agosto.
Questo terzo intervento, conclusosi ieri notte e durato ben otto ore, è stato effettuato all’ospedale Internazionale Ruber, per mano di cinque medici in totale con l’inserimento di una placca nuova dopo la rimozione di quella precedente, insieme a degli innesti ossei. Una scelta, quella dell’ennesimo intervento, dettata dai pochi progressi fatti durante la lunga pausa dalle corse, con il callo osseo che non si è formato come ci si aspettava e Márquez ancora dolorante nel muovere l’articolazione, come più visto in alcuni video social dove compariva.
I tempi di attesa rimangono però lunghissimi. Si prospetta un’altra pausa forzata di sei mesi, che non permetterebbe all’ex-campione del mondo di essere in pista per né per i test né tantomeno per l’inizio di stagione. E’ inoltre escluso un nuovo tentativo di accelerare i tempi, dopo gli effetti devastanti del ritorno in pista nelle prove del GP dell’Andalusia.
Mentre Marc rimarrà ancora in panchina a lungo, HRC e il team Honda Repsol devono pensare al da farsi per la stagione 2021, pensando magari di sostituire il proprio fenomeno. Sulla sella della RC213V, a fianco del nuovo acquisto Pol Espargaró, potrebbe tornare Stefan Bradl, oppure la Casa dell’Ala Dorata potrebbe decidere di puntare su qualche pedina libera nel mercato piloti o proveniente da altre categorie.
Fonte immagine: Twitter / Marc Márquez
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