MotoGP | Quartararo sulle Sprint: “Non è la strada corretta”

Autore: Giulia De Ieso giuliadeieso
Pubblicato il 22 Dicembre 2023 - 13:31
Tempo di lettura: 2 minuti
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MotoGP | Quartararo sulle Sprint: “Non è la strada corretta”
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Dure parole, quelle del pilota francese riguardo il nuovo format introdotto solo quest’anno da Dorna Sports: “Non ce n’è bisogno”

Pausa invernale, tempo di bilanci. E tra questi ci sono anche quelli sulle Sprint Race della MotoGP, a un anno dall’annuncio della nuova organizzazione di ogni weekend di gara. L’obiettivo di Dorna Sports era quello di attrarre nuovi fans: intento che, guardando agli ascolti e alle presenze in crescita nella giornata del sabato, sembrerebbe riuscito.

In questa prima stagione però non sono mancate le critiche, soprattutto dai parte dei piloti. Ad esprimersi ora è Fabio Quartararo, come riporta il magazine britannico Autosport. Il campione del mondo 2021 crede che non ci sia bisogno di correre una gara Sprint ogni singolo GP.

Quartararo sottolinea come quest’anno, per la prima volta nella storia del Motomondiale, in nessuna gara siano stati presenti tutti i piloti titolari dei rispettivi team. “Non è una coincidenza. È un grosso problema“, spiega il numero 20, “Penso che sia già uno sport pericoloso, ma come pilota posso garantire che nella gara Sprint ci si stanchi molto di più che nella gara lunga. E la moto che utilizziamo ogni volta diventa più fisica“.

Il pilota Yamaha porta come esempio il weekend di Valencia, l’ultimo della stagione e spesso anche il più impegnativo: “Sai che è sempre molto difficile correre. Allora, perché vuoi aggiungerne un’altra gara il sabato? Non possiamo più farlo. Non sono il tipo che organizza tutto, non so quale sia l’opinione di tutti gli altri piloti. Ma non credo che sia la strada corretta“.

Il format Sprint è stato promosso da Dorna e verrà mantenuto anche per la prossima stagione. Il numero di trasferte salirà a 22 – con il ritorno di Aragon e la prima edizione del GP del Kazakistan – e le gare saranno in totale ben 44.

Ora 42 o 44 gare, non cambierà molto. Ma è un peccato fare tutte queste gare e vedere che manca sempre qualcuno rispetto alla griglia originale“, conclude il francese.

Immagine copertina: Yamaha Media Center

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