MotoGP | Presentato il team Gresini Aprilia Racing 2020

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Febbraio 2020 - 10:30
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Aprilia fino a ieri pomeriggio era rimasta l’unica, tra i team ufficiali del campionato MotoGP, a non aver ancora né presentato la sua line-up né mostrato la sua livrea ufficiale, nonostante avessimo già visto a Sepang, per i test, una moto con parecchie novità e sorprese tutte da scoprire. Ieri è arrivata anche la presentazione del team Gresini, che schiererà per il sesto anno di fila le moto della Casa di Noale. La presentazione è avvenuta sulla pista di Losail come lo scorso anno, dove si svolgerà l’ultima prova collettiva dal 28 febbraio e la prima del campionato nel weekend dell’8 marzo; hanno partecipato il team manager Fausto Gresini, il direttore tecnico Romano Albesiano e l’amministratore delegato Massimo Rivola.

Dalle foto delle presentazioni c’è da segnalare la presenza di Andrea Iannone, la cui sentenza definitiva in merito al caso di doping non è stata ancora emessa, ma si può comunque vedere come un segnale positivo di fiducia da parte di Aprilia ancora presente nell’abruzzese; oltre a lui hanno posato con la moto anche Aleix Espargaró e Bradley Smith. Ed è proprio sulla moto che si sposta il focus, naturalmente: forse ancor più della KTM, la RS-GP20 pare esser stata rivoluzionata su più fronti, a partire dalla parte frontale della moto con forme meno tondeggianti della carena rispetto a quella usata lo scorso anno, due appendici aerodinamiche che sono piuttosto evidenti e che seguono la “scuola Honda”, con due baffi separati dal corpo principale; si nota la presenza di copriruota anteriori, un po’ a imitare la Ducati ma con l’interessante presenza di un foro utile al raffreddamento dei freni; per concludere con le differenze più evidenti, c’è da segnalare come uno dei due tubi di scarico non è più integrato all’interno del codone della moto ma è a lato del codone stesso che ora assume una forma squadrata, sempre in stile Ducati con il suo “mass damper”.

Queste le dichiarazioni di Massimo Rivola, convinto che questa possa essere la stagione della rivoluzione per Aprilia: “Quello appena concluso è stato per Aprilia Racing l’inverno più lungo degli ultimi anni. Ragazze e ragazzi del reparto corse hanno profuso uno sforzo veramente incredibile, arrivare a Sepang con due prototipi è stata già per noi una piccola vittoria. La nuova RS-GP ha mostrato nel primo test buoni segnali, da quelli dobbiamo ripartire per costruire la nostra stagione. L’ho detto e lo confermo: non possiamo aspettarci un percorso netto, avremo sicuramente una prima parte di stagione complicata con una moto estremamente acerba, ma sono certo che da metà campionato si riuscirà a vedere il vero valore del grande lavoro svolto a Noale. Con la speranza di avere con noi Andrea al più presto e poter disporre, assieme ad Aleix e Bradley, del nostro tridente di piloti al completo”.

Romano Albesiano ha guidato lo sviluppo del nuovo bolide, dandone qualche aspetto tecnico: “La RS-GP 2020 rappresenta per Aprilia Racing una sfida tecnica unica. La nuova moto nasce raccogliendo i concetti cardine del reparto corse e rielaborandoli alla luce dell’esperienza accumulata durante le ultime stagioni. E’ un prototipo innovativo sotto molti aspetti, a partire da quelli più chiaramente visibili, ed in questo conferma l’attitudine di Aprilia Racing che ha proprio nell’innovazione tecnologica il suo principale valore. Come tutte le riprogettazioni avrà bisogno di un periodo di affinamento, la nostra tabella di marcia negli ultimi mesi è stata estremamente serrata ma sono assolutamente soddisfatto del risultato raggiunto. Una soddisfazione che ho il piacere di condividere con il gruppo di lavoro di Noale”.

Contento anche Fausto Gresini della stagione che sta per iniziare, la sesta con la Casa italiana: “Sapere che la nuova moto è subito piaciuta ai piloti nei test malesi è stata la prima, buona notizia per la nostra stagione 2020. Lo sforzo di Aprilia Racing è stato incredibile, una dimostrazione di volontà e dedizione per questo campionato. L’inizio non sarà semplice, la moto è giovane e necessita ovviamente di essere sviluppata. Ma credo che la forza di una squadra si veda proprio in questi momenti, quando c’è il bisogno di compattare i ranghi e puntare tutti allo stesso obiettivo. Dopo l’entusiasmo per un buon debutto aspettiamo il responso di altre piste, a partire proprio dal Qatar. Dobbiamo rimanere tutti concentrati con una unica ambizione: portare questo progetto il più in alto possibile”.

Aleix Espargaró ha risposto al presentatore Jack Appleyard così sulle sue aspettative per il 2020: “Di certo quello in Malesia è stato un inizio molto positivo, perché mi è mancato un grosso cambiamento sin da quando sono arrivato in Aprilia. Penso che, pur lavorando molto duramente, ci stava mancando qualcosa di grosso. Quindi per questa stagione la moto 2020 è completamente diversa, una grossa rivoluzione e dal primo giro in Malesia ho percepito come la moto avesse molto più potenziale. Sulla 2019 mi sentivo come se fossi sempre al limite, non c’era nessuna maniera di andare più forte, ma immediatamente ho sentito come la moto fosse molto meglio, molto competitiva. Ovviamente era solo un test, abbiamo ancora un sacco di lavoro davanti a noi, i nostri avversari sono davvero molto forti e il livello della classe MotoGP è molto alto, però sono convinto sarà un anno divertente. Penso di essere nella miglior forma della mia carriera, penso di essere in grado di lottare per il podio, guidando al meglio rispetto a tutto il resto della mia carriera, ma negli anni precedenti mi mancava qualcosa, non ero mai abbastanza competitivo e abbiamo avuto un sacco di problemi con la moto. Penso che con la moto 2020 il pacchetto che abbiamo sia molto meglio e ho un team veramente buono, uno dei migliori che ho mai avuto attorno a me in tutta la mia carriera, un sacco di brave persone e un sacco di bravi tecnici, perciò pare che avrò un pacchetto molto buono di cui disporre. Ripeto, non sarà facile, ma penso che ci divertiremo”.

Queste sono state invece le prime parole di Iannone in merito alla moto che, se si risolverà la questione doping, potrebbe finalmente guidare in Qatar: “Sono davvero fiero del lavoro di Aprilia e della fabbrica, perché ho parlato con Aleix e anche con Bradley, i quali hanno detto che la moto era molto buona e che avevamo migliorato molto, perciò sono molto contento e molto orgoglioso di questo lavoro. Ma, in ogni caso, di certo voglio guidare la moto molto presto, quindi ci spero, ma intanto sono contento del risultato. Sin dall’inizio spero di continuare questo step in una buona maniera, perciò sono fiducioso”.

Tra sei giorni Aprilia e gli altri team scenderanno in pista per gli ultimi test prima dell’avvio delle danze, sotto la notte e le luci artificiali del Qatar e della pista di Losail.

Fonte immagine: aprilia.com

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