MotoGP | Presentati i team KTM Red Bull e Tech3 2022

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
27 Gennaio 2022 - 18:34
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Anche quest’anno le quattro KTM RC16 saranno tutte in formato factory. Binder ed Oliveira vogliosi di fare il salto di qualità per rimanere al top, Gardner e Fernández al debutto col team francese.


La prima Casa iscritta al Campionato MotoGP ad essersi presentata in toto e nella sua veste ufficiale per la stagione 2022 è stata KTM questa mattina. Il marchio austriaco giunge quindi alla sua sesta stagione nella top class, facendo affidamento sul proprio team interno sponsorizzato Red Bull e sulla squadra Tech3 gestita da Hervé Poncharal.

Alle 10:00 di quest’oggi, sul canale YouTube della KTM, sono stati tolti i veli sulle nuove RC16 che guideranno Brad Binder e Miguel Oliveira per la squadra ufficiale, nonché Remy Gardner e Raúl Fernández nel team satellite francese. Una line-up di quattro piloti talentuosi, con i due alfieri Tech3 al debutto ed i due piloti nel team principale oramai maturi per cercare di lottare stabilmente nelle posizioni di testa.

L’attenzione si è poi spostata sulle moto, chiaramente. Ad occhio nudo è difficile notare differenze dal punta di vista tecnico o aerodinamico con la versione 2021, con la carena e le due appendici a forma di squalo oramai diventate un elemento chiave della moto sin dal 2020, così come le scanalature ai lati del serbatoio. Persino le livree sono pressoché identiche a quelle usate lo scorso anno, con giusto l’aggiunta del contorno bianco sulla scritta rossa “Red Bull” del team factory.

A fronte di un design praticamente inalterato, KTM parte con aspettative decisamente diverse rispetto all’ultimo anno. Nel 2021 le RC16 non hanno più potuto beneficiare delle concessioni sui motori e del maggior numero di test e, rispetto al 2020, si è potuta notare una flessione in negativo, specie ad inizio e fine stagione. Binder ed Oliveira sono stati capaci di conquistare una vittoria a testa, ma come promesso da Pit Beirer nel lontano 2017, al quinto anno il marchio si sarebbe giocato il mondiale piloti. Vedremo se le previsioni del direttore sportivo saranno corrette o ancora troppo ottimistiche.

Queste le dichiarazioni di Beirer: “Il 2021 è stata la stagione di motorsport più ricca di successi di sempre per il nostro gruppo. Ciò che abbiamo ottenuto in un anno nel paddock delle corse su pista è fantastico: vincere i campionati mondiali Moto3 e Moto2 e terminare sesti in MotoGP è super-motivante in vista del futuro. Quando si inizia un progetto del genere in MotoGP si vuole vincere una gara un giorno ed a dirlo suona piuttosto facile, ma poterlo effettivamente realizzare grazie all’incredibile impegno di così tante persone coinvolte è fantastico. Ce l’abbiamo fatta. Sulla carta ci siamo, ma abbiamo dovuto imparare anche varie lezioni con le cattive maniere: un weekend si vince in questa classe ma nel successivo si lotta per qualificarsi in Q2 perché tutti sono così vicini. Ora il nostro obiettivo è di essere davanti costantemente in ogni weekend, stare nella top five e lottare per il podio della classifica di fine anno. Quello dev’essere l’obiettivo per quest’anno. So che è davvero ambizioso perché gli altri costruttori hanno obiettivi a loro volta ambiziosi, ma ora siamo competitivi: abbiamo il team, la base, la moto ed i piloti”.

Anche Hubert Trunkenpolz, membro del gruppo esecutivo e capo dell’ufficio marketing, ha detto la sua sulla stagione in procinto di iniziare: “Per la prima volta in assoluto abbiamo superato la quota di due miliardi ed è un’altra pietra miliare per la compagnia, un proseguimento di questi anni di crescita. E’ una storia di successi incredibili e siamo estremamente felici di averla realizzata noi. D’altra parte, quando guardiamo al motorsport in generale, abbiamo collezionato 21 titoli e questo è un altro record, dato che l’impegno nel motorsport è il mezzo di marketing più importante che abbiamo per distacco. Di certo questo incredibile successo nel motorsport sta aumentando i guadagni della compagnia e la conoscenza del brand, e ciò è incredibilmente importante. Ci sono state raccontate alcune storie fantastiche nel 2021: la striscia di podi di Miguel, la vittoria in casa di Brad, Pedro Acosta, la lotta al titolo Moto2. Non vediamo l’ora di vedere ciò che succederà nel 2022. I piloti che sanno come si vincono le gare sanno anche come si vincono i campionati. Ora sta a noi dar loro il giusto materiale, la giusta struttura, il giusto team e metterli nelle giuste condizioni, nonché dar loro il giusto supporto dalla fabbrica. Se tutto sarà ben amalgamato, allora saranno i piloti ad aiutare tutti noi a raggiungere i nostri obiettivi”.

A rinforzare l’aspetto organizzativo del team ufficiale ci sarà Francesco Guidotti, nuovo team manager succeduto a Mike Leitner ed arrivante dal team Pramac. Il manager italiano è stato scelto per la sua esperienza e per la crescita che ha permesso al suo precedente gruppo di lavoro negli ultimi anni, perciò può essere l’uomo giusto per condurre una Casa di una tale importanza.

Queste le parole del toscano, oramai alla soglia dei cinquant’anni: “E’ sempre importante fare meglio dell’anno precedente. Per fare di meglio dobbiamo ottenere risultati più costanti, più consistenza nella top five e sul podio. Dobbiamo sviluppare la moto per rendere i piloti contenti, dar loro il giusto feeling e la giusta confidenza per ottenere questi risultati. Ovviamente il loro incarico è importante, poiché devono dimostrare il potenziale della moto e del progetto. Ora hanno due o tre anni d’esperienza in questa categoria, quindi forse è il momento giusto per sfruttare quest’esperienza. Hanno già vinto alcune gare, perciò le abilità ed il potenziale ci sono, quindi devono sfruttarli più regolarmente. Negli ultimi cinque anni i risultati sono stati incredibili; partendo da zero come KTM ha fatto, ciò che ha ottenuto il marchio è incredibile e voglio che continui così”.

Nonostante le velleità iridate di Binder ed Oliveira, c’è il rischio che il team Tech3 rubi la scena alla squadra principale. Sarà il terzo anno di collaborazione tra la Casa austriaca e la struttura francese, che ha deciso di mettere sotto contratto i due ex-piloti del team Ajo Moto2, compagni-rivali e protagonisti della categoria intermedia negli ultimi dodici mesi. Remy Gardner arriva da campione del mondo nella top class, mentre Raúl Fernández, pur masticando amaro a Valencia ed accettando non proprio di buon grado la sconfitta, è stato già adocchiato come il prossimo grande talento spagnolo di questa generazione.

C’è stato spazio per un’intervista anche ad Hervé Poncharal, la cui squadra Tech3 avrà molti occhi puntati addosso nel 2022, sia per vedere i due rookie in azione che per la possibilità che si scateni un’acerrima rivalità già accesasi in Moto2. “La nuova stagione è sempre un momento intenso, eccitante ed emozionante”, ha dichiarato il manager francese, “il 2022 è davvero speciale per noi perché abbiamo il piacere di dare il benvenuto a Remy Gardner e Raúl Fernández, che hanno terminato rispettivamente primo e secondo nel Campionato Mondiale Moto2 2021. C’è stato un sacco di lavoro in quest’inverno per prepararsi per la stagione 2022, sia in moto che nell’organizzare la struttura tecnica con KTM. Il team KTM Tech3 Factory ha avuto alcuni cambiamenti a sua volta. Ora siamo impazienti e pronti ad iniziare. Con due rookie non ci aspettiamo di vincere il campionato, ma il nostro obiettivo principale sarà vincere il titolo di rookie dell’anno nella classe MotoGP. Stiamo sperando in dei risultati di rilievo, delle top ten e, perché no, delle top five. Con piloti come Remy e Raúl, dobbiamo sognare in grande. Negli ultimi anni i rookie hanno raggiunto dei podi, perciò potrebbe succedere a noi quest’anno”.

E’ toccato poi ai piloti esprimersi, partendo da Brad Binder, il pilota KTM meglio piazzato lo scorso anno: “Ho imparato così tanto nelle ultime due stagioni che è difficile scegliere giusto un paio di cose in particolare. Penso che ogni anno sia iniziato con una nuova dose di sfide: nella mia prima annata dovevo contenere un po’ le mie aspettative. Volevo spesso troppo e troppo in fretta ed ho fatto un sacco di errori. Lo scorso anno ho dovuto accontentarmi quando c’erano alcuni punti in ballo e portare la moto al traguardo, il che era difficile ma ho imparato molto dallo scorso anno. Ho intuito molto di più riguardo alla categoria, come gestire meglio le mie gomme, come gestire le gare ed alla fine mi sono divertito molto. Perciò mi appresto ad iniziare la mia terza stagione capendo cosa dovrò fare per andare più veloce ed attendo con ansia di poter iniziare l’anno. Sono pronto come non mai”.

Il 2021 di Miguel Oliveira è stato a fasi alterne, perciò anche per il portoghese sarà imperativo correggere il tiro: “Lo scorso anno abbiamo fatto un passo avanti gigantesco in quattro gare, nelle quali ho realizzato tre podi ed una vittoria e quindi è stato piuttosto bello. Poi, con l’infortunio nella seconda metà della stagione, le gare sono diventate davvero difficili; era di sicuro una curva di apprendimento ostica per me. Ho perso costanza ed ovviamente in questa stagione mi piacerebbe migliorare in quello. Non è mai facile andare al limite pensando comunque a terminare la gara. Direi che se sarò in grado di realizzare punto in ogni Gran Premio, allora alla fine del campionato il risultato potrebbe essere piuttosto differente, perciò stiamo semplicemente puntando ad estrarre il massimo potenziale possibile da me, dalla moto, dall’intera crew e di tramutare il tutto in risultati”.

A trent’anni di distanza da Wayne, un Gardner tornerà a schierarsi sulla griglia di partenza della massima categoria del Motomondiale. Remy ci arriva da campione e con una moto allo stesso livello, almeno in teoria, delle due ufficiali: “Sono entusiasta di cominciare la mia prima stagione nella classe MotoGP. Questo è il sogno di ogni pilota di motociclette e non vedo l’ora di iniziare. Abbiamo già svolto qualche test nel 2021 e sono stati incoraggianti, perciò sono davvero elettrizzato di potermi migliorare, continuando a scoprire la moto, e di esser capace d’imparare da questa fantastica categoria con così tanti piloti talentuosi. Sto anche attendendo di lavorare ancora con Tech3, di riunirmi al team e di continuare la mia relazione con KTM. Questo sarà un anno lungo ma interessante. So che non sarà facile ma spingerò sempre, tenterò e darò il meglio di me stesso in modo da ottenere i migliori risultati possibili senza fare troppo il matto. Affronterò certamente questa stagione passo dopo passo, ma sono davvero entusiasta di ricominciare a guidare”.

Infine Raúl Fernández, una delle assolute sorprese del Motomondiale 2021 e capace di ottenere un impressionante numero di vittorie nel primo (ed unico) anno in Moto2, con otto centri totali (più di chiunque altro, compreso Gardner). Queste le sue parole: “Sono davvero contento di svolgere la mia prima stagione in MotoGP ed è una grande opportunità per me. Ricordo come solo tre anni fa stessi correndo nel Campionato Mondiale Moto3 ed ora sono qui nella classe MotoGP. E’ un vero onore. In quest’inverno mi sono preparato differentemente rispetto agli anni precedenti in modo da guadagnare massa ed esser più forte fisicamente. La MotoGP è molto più potente. La frenata è differente… tutto quanto richiede maggior stress fisico, perciò ho fatto motocross ed allenamenti con moto stradali, giri in bicicletta e corse, ed infine mi sento pronto. Il mio obiettivo primario di questa stagione sarà di avanzare e progredire gara dopo gara e di godermele tutte divertendomi in ognuna di esse”.

Ora lo sguardo è rivolto ai test di Sepang in Malesia ai primi di febbraio, nei quali si assisterà anche alle presentazioni di altri team quali Yamaha, Suzuki e Ducati Pramac.

Fonte immagini: press.ktm.com

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