MotoGP | Presentate le nuove KTM RC16S dei team Factory e Tech3

MotoGP
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
19 Febbraio 2020 - 10:00
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A KTM, in questi anni di MotoGP, è mancato sempre più di qualcosa per raggiungere la vetta della massima categoria delle due ruote, ma l’inizio del nuovo decennio potrebbe rappresentare il raggiungimento di quest’obiettivo per la Casa austriaca, cioè diventare una big nella classe regina. Ieri sono state presentate le nuove moto con cui i team Red Bull Factory e Tech3 correranno la stagione 2020, guidate da Pol Espargaró e Brad Binder per la squadra arancione e da Miguel Oliveira e Iker Lecuona per il team satellite francese.

Tra tutte le moto presentate ufficialmente, la KTM RC16S, al suo quarto anno nella categoria, è forse quella che ha subito i cambiamenti più radicali: uno dei principali obiettivi che i tecnici di Mattighofen avrebbero dovuto risolvere era il peso eccessivo rispetto ai competitor e difatti, già a occhio nudo, il modello 2020 appare decisamente più snello rispetto ai precedenti, probabilmente anche per merito dello spostamento dei pesi. Vi è una forma diversa per quanto riguarda la presa d’aria frontale e lo stesso dicasi della griglia del radiatore, apparentemente più staccata dalla ruota anteriore rispetto al modello 2019. Anche sul lato carene, come da prassi, notiamo delle differenze e la KTM ha deciso di seguire la scuola Honda in questo caso, con due grossi “baffi” il cui aggancio al corpo della moto avviene poco sotto la presa d’aria. Osservando le specifiche tecniche, la RC16S avrà il forcellone in carbonio.

In occasione della presentazione della moto in due livree, col team Tech3 che avrà come nuovo sponsor brand le bibite Organics della Red Bull, Pit Beirer ha detto la sua sulla stagione che sta per iniziare in qualità di direttore del settore Motorsport di KTM: “Il 2020 sta per iniziare e vorrei dire che siamo esattamente dove ci aspettavamo di essere. Abbiamo mappato tutto con un percorso e l’abbiamo seguito col pieno supporto della compagnia e del comitato. L’ultimo anno abbiamo lavorato con un team satellite e quattro piloti che hanno garantito dei feedback validi e i gruppi si sono spronati a vicenda, ma, allo stesso tempo, ci ha spinto al limite per le risorse e ci ha fatto salire al massimo livello in cui siamo ora. Non direi che abbiamo un “team satellite” adesso ma che invece siamo un “pacchetto” KTM formato da amicizia e fiducia e includo il nostro test team in quell’intera organizzazione. E’ affascinante essere capaci di sviluppare motociclette assurdamente potenti e di alta qualità, al pinnacolo dell’ingegneria motociclistica, tanto che abbiamo spinto i materiali usati al limiti. Poi ci sono i piloti; Pol porta così tanto a questo progetto e conosciamo Brad molto bene, ed è grandioso per noi avere il nostro campione del mondo Moto3 correre ora in MotoGP. Miguel metterà di certo i piloti ufficiali sotto pressione quest’anno e abbiamo immensa fiducia in Iker che ci ha già impressionato. Lavorare al progetto Moto2 nel 2012 è stato il fondamento del nostro programma MotoGP attuale e uno degli step più importanti per il nostro reparto corse perché ci ha permesso di iniziare, imparare velocemente e costruire con gran parte dello stesso gruppo di persone. Siamo contenti di essere in grado di ricoprire un ruolo così grande in quella categoria. Continueremo a darle tutto ciò che abbiamo per ottenere dei miglioramenti in MotoGP. Questa è un’importante stagione per noi. Sono convinto che abbiamo fatto un lavoro eccellente dietro le quinte per essere in corsa  con una moto molto buona sulla griglia di partenza, ma saremo giudicati sulla base dei nostri giri cronometrati”.

Tra i marchi ufficiali, manca ora solo Aprilia, la cui RS-GP20 si è già vista ma spoglia dei propri colori ufficiali. Il 22 febbraio vedremo la nuova KTM e tutti gli altri bolidi in pista a Losail, prima del tanto atteso round d’apertura nella notte del deserto del Qatar.

Fonte immagine: press.ktm.com

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