MotoGP | Presentata la nuova Yamaha M1 Factory Monster Energy

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
4 Febbraio 2019 - 18:30
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Dopo diversi giorni d’attesa, tra l’altro “pompata” dallo stesso marchio giapponese sui social, questa mattina la Yamaha ha finalmente svelato la sua nuova livrea, presentando ufficialmente la M1 2019 con cui Valentino Rossi e Maverick Viñales correranno la stagione che si accinge a iniziare. Teatro dell’evento è stata Jakarta, in Indonesia, a 1100 chilometri e quasi due ore di aereo dalla pista di Sepang dove la moto scenderà in pista questa settimana. Le aspettative sono tante per il 2019 e l’obiettivo primario è quello di invertire il trend negativo delle ultime due stagioni, nel quale sono state conquistate cinque vittorie totali contro le sei del solo 2016. Una situazione comunque migliorabile, a patto di cominciare a seguire la strada giusta già dai test malesi. Già dallo scorso gennaio, con la partenza dell’oramai ex-project leader Kouji Tsuya, le acque si sono mosse.

Alle 4:45 italiane è iniziata la presentazione, ma solo alle 6:00 abbiamo potuto dare una prima occhiata alla nuova M1. La differenza più marcata col modello 2018, che si vede a occhio nudo, è il cambio di colorazione e il nuovo main sponsor, diventato ora Monster Energy dopo che Tech3 ha deciso di diventare team clienti di KTM. La livrea in effetti, ora nera con piccoli accenni blu, ha molta più somiglianza con le moto usate da Zarco e Syahrin nella passata stagione piuttosto che con quelle Factory degli ultimi anni. Anche il logo e il nome sono cambiati: ora il team è ufficialmente Monster Energy Yamaha MotoGP. Tralasciando l’estetica, è rimasta la tradizionale presa d’aria anteriore a forma simil-trapezoidale (forse anche leggermente allargata rispetto alla moto 2018) mentre la carena, nelle feritoie di ambo i lati vicino al manubrio, presenta un dislivello. L’aerodinamica sta diventando sempre più una componente determinante di queste “bestie” a due ruote.

“La scorsa stagione è stata impegnativa ma siamo stati in grado di tornare a vincere”, dice Lin Jarvis, direttore della divisione racing. “In Giappone hanno lavorato su alcune modifiche importanti che ci hanno fatto migliorare le prestazioni. Mai mollare è stato il nostro imperativo. Quanto abbiamo vissuto possa essere di grande aiuto in futuro. Sono stati cambiati alcuni livelli dell’organizzazione Yamaha in Giappone, promuovendo più interazione tra la Casa e la sede in Europa. Inoltre, la creazione di una formazione dedicata appositamente allo studio dell’elettronica e la nascita del test team europeo, con Jonas Folger, ci ha già portato notevole benefici”. Piccola nota a margine anche sul nuovo main sponsor: “È importante avere un grande sponsor e non c’è dubbio che Monster sia un grande alleato nella nostra missione. Abbiamo dato nuova energia al progetto, anche le moto hanno una colorazione più aggressiva. Tutto questo per tornare a essere campioni del mondo”.

Assente Maio Meregalli, il secondo “pezzo grosso” di Yamaha a parlare è stato Kouichi Tsuji, capo Yamaha Motor Racing: “Nelle ultime gare, dopo la Thailandia, abbiamo fatto dei cambiamenti vincenti sulla moto che ci hanno permesso di lottare per il successo. Un salto in avanti che vogliamo mantenere in questa stagione. L’anno scorso abbiamo lavorato sull’elettronica e sul telaio. La chiave è stata rafforzare il centro di sviluppo Italia e avere un doppio team di collaudatori. Folger ci darà un grande contributo già a partire dai prossimi giorni”.

Viñales è stato il primo dei due titolari a dire la propria sulla stagione che sta per cominciare: “Mi sento molto bene, è un grande onore essere qui. Siamo già carichi per dare il massimo e non vedo l’ora di essere in moto. Con Valentino al mio fianco sono motivato al massimo. Da lui imparo molto, studio i suoi dati e capisco dove è più forte di me. Anno dopo anno sono migliorato come pilota ma la mia crescita deve ancora continuare. Sono pronto tornare davanti a tutti. Credo che tutti questi novità mi possano beneficiale: con Esteban come capotecnico posso solo fare bene. Potrò dare quella cosa in più che mi è mancata l’anno scorso”.

Infine, la parola al “Dottore”: “In questo momento della stagione si è molto carichi e pronti. Siamo una bella formazione io e Maverick: lui è molto forte, lottiamo in pista ma fuori abbiamo una bella relazione. Insieme vogliamo far tornare Yamaha vittoriosa. Lo seguo sempre da vicino, è coraggioso e molto preciso come stile di guida. Anch’io imparo molto da lui”. Piccolo ritorno al passato anche al 2009, anno del suo ultimo mondiale, con Yamaha: “Quella è stata una grande stagione, avevo lottato con il mio compagno di squadra per tutto il campionato. Che cosa è cambiato da allora? Tanto e niente. Attorno a noi tutto è diverso, il MotoGP è diverso ma nel nostro team è rimasto tutto uguale, e questo è importante per ottenere i risultati migliori. Nell’ultimo periodo i nostri avversari sono cresciuti molto, la chiave del motociclismo attuale sono le gomme va veloce e vince chi le conserva fino alla fine. La mia relazione con Monster è di lunga data. I colori aggressivi mi piacciono tanto. Sono orgoglioso di portare in gara questo marchio”.

Tra i team ufficiali MotoGP mancano all’appello solo Aprilia e KTM, più i vari team clienti tra cui la già citata Tech3. Appuntamento al 6 febbraio a Sepang quando cominceranno i veri e propri test malesi, dopo le giornate “di riscaldamento” effettuate dalle squadre.

Fonte immagine: motogp.com

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