In vista della rivoluzione che avverrà nel 2027, per quasi due anni interi le Case non potranno sviluppare ulteriormente i motori.
Il Motomondiale e la MotoGP nello specifico si ritrovano in un breve periodo di pausa di due settimane, che anticiperà il rush finale della stagione 2024, ma non per questo mancano le notizie. Una molto importante è diventata ufficiale quest’oggi: nel 2026 avverrà il congelamento degli sviluppi del motore per le Case partecipanti alla top class.
Questo costringerà i team MotoGP ad utilizzare i motori sviluppati all’inizio del 2025, perciò per quasi due anni non avverranno ulteriori progressi, sul piano dei propulsori, da parte dei marchi coinvolti. Ciò è stato fatto in previsione del 2027, per imporre una limitazione dei costi e permettere alle Case di concentrarsi sullo sviluppo delle moto da 850cc.
Gli unici cambiamenti ammessi saranno per ragioni di sicurezza, affidabilità e comprovata indisponibilità delle componenti dei motori, ma in ogni caso non potrà avvenire un aumento delle prestazioni. Saranno però permessi gli sviluppi in toto alle Case appartenenti alla fascia D del sistema di concessioni e limitazioni introdotto a fine 2023 (al momento Yamaha ed Honda).
Fonte immagine: aprilia.com
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