Nel 2014 Marc Marquez vinse le prime 10 gare della stagione, ipotecando così la conquista del suo secondo titolo in carriera in MotoGP.
Marc Márquez è indubbiamente uno dei migliori piloti mai visti nella storia del motociclismo, capace di bruciare le tappe e riscrivere la storia di questo sport con risultati incredibili e impensabili, come laurearsi Campione del Mondo della MotoGP già alla sua stagione d’esordio nel 2013, vincendo il suo terzo titolo mondiale in carriera a soli 20 anni con tre punti di vantaggio sui suoi connazionali spagnoli Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa nella corsa all’iride. Un risultato incredibile, che però è solamente l’inizio della sua ascesa tra i grandissimi di questo sport.
Siamo nel 2014 e Marc Márquez arriva alla sua seconda stagione della sua carriera in MotoGP venendo indicato come il maggior favorito per la conquista del titolo dopo il trionfo della passata stagione. Ma la off season del nativo di Cervera è stata molto travagliata: a sei settimane dal via del campionato Márquez si frattura la gamba destra durante un allenamento, dovendo così saltare sia i test di Sepang che quelli di Phillip Island, perdendo gran parte del lavoro utile per familiarizzare la sua nuova Honda RC213V.
La stagione scatta in Qatar, con Márquez che parte dalla pole position davanti ad Alvaro Bautista con la Honda del Team Gresini e Bradley Smith sulla Yamaha Tech3, andando a comporre una prima fila sorprendente. Dopo una partenza a rilento che lo ha portato fino alla quarta posizione, il pilota spagnolo non riesce a scappare via, ritrovandosi a battagliare con le Honda clienti di Bautista e di Stefan Bradl, capace di condurre la gara nella prima parte.
Nella lotta si inserisce anche Valentino Rossi, autore di una splendida rimonta dalla 10° posizione sulla griglia di partenza e capace addirittura di superare il #93 per la seconda posizione in occasione dell’ottavo giro, con Márquez che però risponde subito tornando davanti alla Yamaha in fondo al lungo rettilineo che porta alla prima curva per tornare in seconda posizione.
La caduta di Bradl al nono giro spalanca la porta a Márquez e Rossi per contendersi la vittoria. Valentino si porta al comando a 14 giri dal termine non riuscendo però a prendere il largo sullo spagnolo nel corso dei giri seguenti, il tutto con Daniel Pedrosa a fare da spettatore a debita distanza dopo essersi portato in terza posizione.
Dopo un timido tentativo all’13° giro, Márquez affonda il colpo in fondo al rettilineo principale, tirando la staccata all’interno della prima curva nei confronti della Yamaha #46 per issarsi al comando della gara. Rossi però non molla e al penultimo giro riesce a sorpassare Márquez in curva 4 e a tornare in testa, subendo però una risposta molto aggressiva dal Campione in carica in curva 6, che forza un po’ la traiettoria interna per riportarsi davanti. Questa incredibile battaglia continua con Rossi che si tuffa all’interno della curva 10, andando però largo con Márquez che riesce ad incrociare la linea e a mantenere così la sua posizione. All’ultimo giro Márquez riesce a controllare la situazione, andando così a vincere la gara inaugurale della stagione 2014 davanti a Rossi e Pedrosa, che con il terzo posto porta così entrambe le Honda HRC sul podio del circuito di Losail.
Márquez bissa il successo in Qatar ad Austin, vincendo il Gran Premio delle Americhe dove l’anno precedente ha conquistato la sua prima vittoria in carriera in MotoGP, in quello che nel corso degli anni diventerà uno dei suoi circuiti preferiti. Al COTA non c’è storia, con lo spagnolo che domina indisturbato andando a vincere con oltre quattro secondi di vantaggio su Pedrosa, in una gara che sarà ricordata principalmente per la clamorosa falsa partenza di Jorge Lorenzo dalla quinta casella sulla griglia di partenza…
Márquez replica poi in Argentina, al suo ritorno nel Mondiale dopo 15 anni di assenza sul nuovo circuito di Termas de Rio Hondo. Nonostante scatti dalla pole position, Márquez è autore di una partenza a rilento che lo vede perdere diverse posizioni, ma dopo essersi liberato rapidamente di Andrea Iannone e Valentino Rossi si lancia all’inseguimento di Lorenzo, issatosi al comando.
Dopo un lungo inseguimento il sorpasso decisivo avviene al 16° giro, con il #93 che poi impone il suo ritmo fino alla bandiera a scacchi conquistando la terza vittoria consecutiva stagionale. Nulla da fare per Lorenzo, che dopo esser stato scavalcato da Márquez subisce anche il ritorno dell’altra Honda ufficiale di Pedrosa, perdendo il secondo posto al termine del penultimo giro, con Pedrosa che completa così la seconda doppietta consecutiva per la Honda.
Márquez conquista la pole position anche nella sua gara di casa in Spagna, con Lorenzo e Pedrosa ad affiancarlo nuovamente in prima fila. Márquez parte bene e nei primi giri duella con Rossi, scambiandosi più volte la leadership della gara con il pilota di Tavullia, prima di issarsi al comando imponendo il suo ritmo fino alla bandiera a scacchi, andando a conquistare la quarta vittoria stagionale consecutiva in quello che è il suo 100° Gran Premio in carriera.
A Le Mans, in Francia, Márquez si complica la vita al via, dove ad una pessima partenza ha aggiunto un lungo in curva 6, dove ha dovuto anche raddrizzare in fretta la moto per evitare il contatto con la Yamaha di Jorge Lorenzo e una probabile caduta. Il #93 scivola così addirittura in decima posizione, ma da lì riesce a costruire un’incredibile rimonta che rapidamente lo porta sul gruppo di testa, dove c’è un’accesa bagarre per la leadership tra Rossi, Bradl e Andrea Dovizioso sulla Ducati e Pol Espargaro sulla Yamaha Tech3.
Márquez è indomabile e riesce a superare gli avversari come fossero birilli anche con delle manovre spettacolari, come il sorpasso su Dovizioso operato all’esterno della curva 10. Un errore di Rossi gli spiana poi la strada per passare al comando; lo spagnolo ringrazia e scappa via verso la quinta vittoria stagionale consecutiva, tagliando il traguardo in piedi sulla sua Honda davanti a Rossi e ad Alvaro Bautista, autore di un’ottima seconda parte di gara che gli ha permesso di agguantare il terzo posto.
Continua…
Immagini: Twitter / MotoGP & Wikimedia Commons
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