MotoGP: le lacrime indimenticabili di Misano

BlogParola di Corsaro
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Ottobre 2021 - 12:37

Il weekend di MotoGP del GP Emilia-Romagna si è rivelato uno dei più intensi del 2021, se non di sempre.


Quello di Misano 2 non sarà ricordato come un weekend all’insegna delle emozioni, ma come IL weekend all’insegna delle emozioni, del ricordo, dei sentimenti, della gioia, dei dolori, delle lacrime che, per un motivo o per l’altro, sono sgorgate dagli occhi di molti dei protagonisti che hanno reso il GP Emilia-Romagna un evento unico.

Le lacrime di Fabio Quartararo. Lacrime di gioia, per esser riuscito a salire sul tetto del mondo delle due ruote, della categoria MotoGP, a poco più di ventidue anni compiuti. Il coronamento di una carriera che già al suo arrivo nel Motomondiale sembrava predestinata a queste vette, ma il cui cammino è stato ben più irto e faticoso di quanto chiunque si sarebbe aspettato, tanto da far dubitare sull’effettivo talento del franco-siciliano. Anche il 2020 pieno di errori aveva fatto riaffiorare quei dubbi, ma alla fine del Gran Premio l’abbiamo visto in piedi, da solo ma al di sopra di tutti quanti, in lacrime per ciò che ha realizzato.

Le lacrime di Francesco Bagnaia. Lacrime di tristezza e delusione, per aver perso un successo che sembrava già nelle proprie mani a quattro giri dalla fine e per non esser riuscito a prolungare una lotta iridata che, per la velocità mostrata dal torinese, avrebbe meritato un finale all’ultimo respiro in quel di Valencia. Ciò che è rimasto a “Pecco” è l’abbraccio di consolazione dell’intero box Ducati e del compagno Jack Miller, nonché il desiderio e la convinzione di riprovarci l’anno prossimo per una crescita che passa anche da delusioni simili.

Le lacrime dei 35.000 presenti sulle tribune. Lacrime di nostalgia, per una carriera irripetibile che sta per volgere al termine e che ha visto a Misano l’inizio del capitolo conclusivo, con l’ultima gara sul suolo di casa per Valentino Rossi. Un sentimento che racchiude venticinque anni di leggenda, con annessi ricordi indelebili di cui nessuno potrà mai negare l’assoluta importanza.

Le lacrime di Valentino Rossi stesso. Qualche lacrimuccia di gioia e allo stesso tempo di malinconia, per il tributo che gli è stato dedicato ma anche per l’addio ad un mondo che senza di lui avrebbe sicuramente avuto molto di meno, in termini di emozioni, divertimento, battaglie e a volte anche polemiche; in termini di tutto. Lo attendono nuove sfide ugualmente difficili, come le gare GT ed il crescere un bimba con Francesca, la sua fidanzata.

Le lacrime della famiglia Simoncelli. Lacrime di un dolore che non sparirà mai nemmeno dopo altri dieci o vent’anni, lacrime dettate dal ricordo di un pilota, ma soprattutto di un bravo ragazzo, che si merita tutti i pensieri che gli sono stati dedicati in questo fine settimana, ad un decennio da quel nefasto 23 ottobre 2011, nonché tutti quelli che verranno. La Quercia dell’omonima curva che gli è stata dedicata ora avrà sempre impresso il nome di Marco Simoncelli, così come il tracciato di Misano. Tutte cose che non cambieranno la realtà dei fatti, di un Marco che non c’è più e che non tornerà, ma che allo stesso tempo tengono “vivo” e lo fanno rimanere qui con noi.

Le lacrime della famiglia Gresini. Lacrime per una perdita piuttosto improvvisa ed inaspettata, ma ugualmente dolorosa per le modalità in cui è avvenuta, lontana dai circuiti ma su un anonimo letto d’ospedale, dopo mesi struggenti di lotta per la vita. Nadia Padovani, Lorenzo e Luca Gresini si stanno impegnando da inizio stagione per far sì che il sogno di Fausto continui, quello di mantenere il team agli alti livelli in cui è sempre stato. L’omaggio dedicatogli con la bellissima livrea ispirata alla Garelli guidata dall’imolese in 125cc a metà anni ‘80 si aggiunge alle tante dediche intitolate all’ex-pilota e team manager, personaggio che ha lasciato un segno indelebile nel Motomondiale sia quando correva, sia nei paddock di tutto il mondo.

Le lacrime dei tifosi di vecchia data di Giacomo Agostini. Quelli per cui il mondo della moto è sacro e pieno di dogmi e principi irrinunciabili, che si saranno commossi nel vedere “Ago” in sella alla MV Agusta Superveloce ed accompagnato in pista da Simone Corsi, attuale pilota del marchio varesino in Moto2. Una leggenda a sua volta indimenticabile e meritevole di ogni tipo di rispetto, ancora qui tra noi nonostante abbia corso uno dei periodi più pericolosi per le gare motociclistiche. Un ulteriore scherzo del destino, pensando come questo sia stato anche il weekend in ricordo del “Sic”, la cui carriera è stata invece ingiustamente stroncata.

Si ripensa poi alle lacrime versate in passato, che hanno avuto risvolti in questo fine settimana. Quelle di Marc Márquez ad esempio, che vince sulla pista di uno dei suoi acerrimi rivali proprio in un giorno così intenso e carico di emozioni, aggiungendone altre di cui, probabilmente, molti suoi detrattori ne avrebbero fatto a meno. Indipendentemente da questo, le lacrime per l’incubo passato a causa dell’infortunio al braccio destro, del ritorno al successo al Sachsenring, sembrano ora un lontano ricordo a vederlo festeggiare in piedi sulle pedane a fare il muscolo col braccio, nonostante siano passati solo pochi mesi. Un avvertimento a tutti coloro che hanno cercato di usurpare il suo trono in questi due anni.

Il sottoscritto ripensa anche alle lacrime versate per coloro che non hanno potuto vedere in prima persona una manifestazione del genere. Il GP Emilia-Romagna, così intenso per tutto ciò che ho menzionato, giunge sul finire di un 2021 disastroso per il mondo delle due ruote, con le scomparse di Jason Dupasquier, Dean Berta Viñales ed anche Hugo Millán, ragazzi appena adolescenti, pieni di grandi speranze e potenzialmente talento, finiti nel tritacarne delle classi leggere che hanno la vitale necessità di cambiare la propria natura. Proprio in questo weekend sono stati annunciati dei cambiamenti, nella speranza che possano essere il primo importantissimo passo avanti verso una rivoluzione.

Le lacrime sono legate a doppio filo alle emozioni ed il GP Emilia-Romagna ne ha regalate una quantità inimmaginabile. Un weekend memorabile, che sono stato fiero di commentare.

Fonti immagini: motogp.com, misanocircuit.com, hondaracingcorporation.com, yamahamotogp.com

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