Risposta a tono da parte dei campioni del mondo MotoGP dopo la scelta di penalizzare Quartararo per Silverstone. Il francese: “D’ora in poi non tenterò nemmeno un sorpasso”.
Il GP d’Olanda di Assen ha lasciato qualche strascico tra la direzione gara ed il team Yamaha Monster Energy MotoGP. In seguito all’incidente che ha coinvolto Fabio Quartararo ed Aleix Espargaró al quinto giro in curva 5, col primo ritiratosi ed il secondo precipitato al 15° posto per poi rimontare fino al quarto, il collegio dei commissari ha optato per punire “El Diablo” con un long lap penalty, da scontare durante il Gran Premio di Gran Bretagna previsto per il 7 agosto a Silverstone.
Una decisione che ha fatto discutere, specie in confronto alla linea adottata dai commissari proprio fino alla gara ad Assen, almeno per quanto concerne la MotoGP. Ma soprattutto, si tratta di una decisione che né Quartararo né il suo team hanno accettato, dimostrando il proprio disappunto sia in maniera informale che formale.
Lunedì Quartararo si è esposto tramite un post sul suo profilo Instagram, parlando in toni chiaramente ironici: “Beh… sarà una lunga attesa per la prossima gara. Ora non si può più provare un sorpasso perché pensano che si è troppo ambizioni. Sin dall’inizio dell’anno alcuni piloti hanno causato “incidenti di gara”, ma a quanto pare il mio era troppo pericolo. Congratulazioni ai commissari per il fantastico lavoro che stanno facendo. La prossima volta non proverò nemmeno un sorpasso per evitare di subire una penalità. Buone vacanze ed arrivederci a Silverstone”.
Lin Jarvis, team principal del team Yamaha factory, ha poi aggiunto il carico da novanta: “Fabio Quartararo, il team Yamaha Monster Energy e Yamaha stessa si sono sempre battuti per la correttezza e la sportività. Siamo delusi nel constatare l’iniquità col quale queste penalità vengono applicate dal collegio dei commissari FIM”.
“Volevamo appellarci alla decisione degli steward durante la domenica alla pista di Assen, ma questo tipo di penalità non offre spunti di discussione o appello. Poi volevamo sollevare il problema, come principio, col CAS (la Corte Arbitrale dello Sport), ma ugualmente queste questioni non è possibile appellarsi. E’ proprio per queste ragione che decisioni corrette, bilanciate e consistenti dovrebbero essere prese in primis dai commissari ed eseguite nei tempi corretti e ragionevoli”.
Oltre ciò, il comunicato Yamaha recita le due motivazioni per cui reputa sbagliata la decisione presa:
- in primis la visione dell’incidente, giudicato come un contatto di gara dalla squadra anche in riferimento alla condotta passata del pilota che, secondo il team di Iwata, viene visto come un pilota pulito e senza precedenti pericolosi. L’errore stesso è stato definito come un errore senza intenti malevoli;
- in secondo luogo gli effetti del suo errore, che ha sì pregiudicato la gara di Aleix ma non in maniera severa quanto successo in altri episodi accaduti quest’anno.
- La Casa dei Tre Diapason si sta probabilmente riferendo agli incidenti di Francesco Bagnaia e Jorge Martín in Qatar e al contatto multiplo alla partenza causato da Takaaki Nakagami; in entrambi i casi i colpevoli, Bagnaia da una parte e Nakagami dall’altre, sono stati assolti senza penalizzazioni. Tuttavia, dopo gli eventi del Montmelò i piloti erano stati convocati dalla Safety Commission e potrebbe essere che la tolleranza di questi incidenti sia stata ridotta proprio in seguito a quanto visto nel GP di Catalogna.
Vedremo come si evolverà la situazione in questo mese di pausa estiva per il Motomondiale.
Fonte immagine: yamahamotogp.com
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