Jorge Lorenzo si è concesso ai microfoni di Sky Sport. Tra i tanti temi, anche il suo futuro
Il Motomondiale vive l’assenza di Jorge Lorenzo in griglia da ormai due stagioni. Il cinque volte campione del mondo ha appeso il casco al chiodo a fine 2019 dopo un anno difficile con Honda, passando da pilota ufficiale a tester senza squadra.
Yamaha lo ha riaccolto nel 2020, ma la pandemia da Covid-19 ha spazzato via tutti i programmi riservati a lui. L’addio tra le parti, con queste premesse, è stato inevitabile.
In un’intervista a Sky Sport, Jorge Lorenzo ha parlato di alcuni temi. Tra questi c’è il suo futuro, viste le recenti voci che lo vedevano pronto a diventare tester di Aprilia.
“Conosco Massimo Rivola (amministratore delegato Aprilia Racing, n.d.r.) da quando era in Ferrari. Ci siamo seduti al tavolo, ma la trattativa non è andata in porto. Sono fermo come tester, ma ho progetti più importanti per il futuro al di fuori della pista.”
La possibilità di vedere Lorenzo ai margini della MotoGP non è remota. Come lui stesso ha ammesso, sta prendendo in considerazione l’idea di rimanere nel paddock in altre vesti, come hanno già fatto alcuni dei suoi ex colleghi.
“Potrei pensare di fare il telecronista in televisione, ma potrei anche fare da manager per un pilota giovane, approfittando della mia esperienza accumulata nel corso della mia carriera.”
Incalzato sul suo ex compagno e rivale Valentino Rossi, Lorenzo si è detto sorpreso del suo passaggio in SRT Petronas, parlando anche delle possibili aspettative stagionali del nuovo binomio della casa di Iwata.
“Personalmente sono rimasto sorpreso della decisione di Yamaha di spostare Rossi in Petronas. Per lui non cambierà tanto: abbiamo visto come Quartararo e Morbidelli, con una moto teoricamente un po’ inferiore, abbiano ottenuto gli stessi risultati se non migliori dei piloti ufficiali. In termini di competitività della moto, Rossi non avrà un handicap. Mediaticamente è stata una notizia sorprendente, ma Yamaha, come ogni azienda, deve guardare al futuro con i piloti giovani, come fece con me quando fui ingaggiato nel 2007 per il 2008.”
Infine, Lorenzo ha espresso la sua considerazione in merito alle recenti dichiarazioni di Andrea Dovizioso e Gigi Dall’Igna, due personalità con cui lui ha vissuto le stagioni 2017 e 2018 in Ducati.
“Quando una relazione si rompe, è normale che ci siano delle frizioni tra le due parti; ognuno pensa che sia colpa dell’altro e viceversa e ci saranno sempre due versioni differenti sulla questione. Andrea difende il suo orgoglio e la sua immagine, mentre Ducati, in questo caso Dall’Igna, fa lo stesso. Penso che sia stato un matrimonio di successo, visto che Ducati è tornata a lottare per il mondiale dopo tanti anni di digiuno. Deve esserci una soddisfazione reciproca su questo, ma da fuori è difficile capire il motivo di determinati scontri.”
Immagini: motogp.com
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