Anche Johann Zarco ha finalmente una sella per il campionato MotoGP 2020, ma è praticamente certo che quella ottenuta non sia né la moto da lui prevista, né tantomeno quella auspicata. Dopo le tante voci susseguitesi per il suo passaggio in Honda Repsol al posto del ritirante Jorge Lorenzo, il bicampione del mondo della Moto2 pareva pronto ad affiancare Marc Márquez nel team più forte attualmente in campo. Zarco ha però dovuto radicalmente rivedere i suoi piani quando, nello sgomento (e anche nel dubbio) generale, la scelta del secondo pilota HRC è ricaduta su Álex Márquez, campione della Moto2 nell’annata appena conclusasi.
Alla fine, Zarco è riuscito a trovare una sella, ma dal team più forte della classe regina ha dovuto ripiegare su uno clienti, per giunta forse quello meno competitivo attualmente in griglia, ovvero Reale Avintia Racing. Il francese passa quindi, nel giro di due sole stagioni, dal guidare una Yamaha a passare su una Ducati privata GP19, dopo la fallimentare esperienza con KTM e le tre gare come sostituto sulla Honda LCR Idemitsu.
Il contratto che lega il #5 alla Ducati (direttamente la casa madre, a quanto detto dallo stesso pilota in un’intervista) è di un solo anno, con l’annuncio arrivato dallo stesso Zarco tramite il suo account Instagram. Come compagno avrà Tito Rabat, suo avversario in Moto2 nella corsa al titolo del 2015.
Le motivazioni che hanno spinto Zarco ad accettare questa difficile prova sono da ricondurre sia alla mancanza d’alternative, poiché l’unica possibilità rimasta oltre questa era di tornare in Moto2, sia per ciò che potrebbe riservargli il futuro in Ducati: l’anno prossimo tutti i quattro piloti che utilizzeranno la GP20 avranno il contratto in scadenza e chissà che per Zarco non si aprano le porte per una moto semi-ufficiale o addirittura factory al 100%.
Fonte immagine: motogp.com
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